ghallager,ti amo.

Noi cosa siamo?

Debbie comincia a parlare:“Senti T/N, io ti voglio molto bene ed è per questo che dobbiamo chiarire.” Non capisco di cosa stia parlando.
“Ian sembra strano ultimamente. Non voglio che tu lo faccia soffrire...” Cristo,speravo non volesse parlare proprio di quello. Incrocio le braccia guardandola dritta negli occhi.
“Avanti, dimmi cosa provi per lui.” Continua.
“Debs, non lo so neanche io. Mi sento al sicuro quando sto con lui,sono felice con lui.” Debbie annuisce. Non ho detto molte cose che avrei voluto dire, perché non accetto il fatto che quel mandarino mi piaccia,forse.
“Vabbè T/N,provate a parlare e capite cosa volete essere.”
Lei esce dalla stanza lasciandomi finalmente sola, mi addormento in poco tempo.
La mattina mi sveglio con un forte mal di testa per cui non credo di poter lavorare.
Quando cerco di scendere le scale mi sento male. Inizio a provare molto caldo e lentamente tutto intorno a me diventa buio, barcollo,sento fischiare le orecchie, cado per terra facendo un gran rumore.
Mi risveglio su un letto con una pezza bagnata in fronte ed Ian che mi guarda, ero sul suo letto.
“Cos'è successo?” Gli domando ancora un po' stordita.
“Sei svenuta, probabilmente.” Lo guardo stranita.
Lui si alza dal letto e mi afferma:“Se hai bisogno di qualcosa chiamami.” Lui cerca di uscire dalla stanza ma non glielo permetto :“Carota aspetta” Lui mi guarda. Lo ringrazio per esserci sempre, lui apprezza il mio ringraziamento facendo un sorriso, un sorriso che io amo e che mi fa vedere le stelle. Appena cerca di uscire un’altra volta lo interrompo nuovamente facendogli segno di sedersi sul letto,lo fa. Gli chiedo:“Noi cosa siamo?” Ride esclamando :“Ma sei fatta?!” Notando che non ricambio la risata capisce che io sono serissima e il suo sorriso sparisce. “Beh si,siamo amici,immagino.” Dice. “Oh sì certo,amici.” Ribatto. Diciamo che avrei preferito un’altra risposta.
Esce dalla stanza grattandosi la testa.
Faccio un sospiro.