T/N

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“Cristo” è la prima parola che mi venne in mente quella mattina; non avevo idea di dove fossi o di che ore fossero, capì solo dopo che la sera precedente mi ero ubriacata :“Cazzo, sembro rincoglionita” pensai.
Mi ritrovai sotto un ponte come se fossi una barbona, vomitai all’instante.
Mi trovò un ragazzino bassino insieme a ad una ragazza dai capelli rossi. Mi portarono in casa loro con tutta la confidenza del mondo, ma che cazzo volevano? Mentre mi portavano mormoravo diversi versetti strani;questo era quello che mi raccontarono una volta dopo essermi ripresa.
Mi portarono a casa loro, una topaia devo dire, ma d’altronde siamo nel South Side.
Nonostante non mi piacessero particolarmente gli sconosciuti che cercavano qualcosa da me, quella sensazione mi piaceva, sentivo le attenzioni su di me, sarà perché la mia famiglia è una merda e non ho mai ricevuto ciò che meritavo.
Appena mi ripresi leggermente, ancora mezza ubriaca, mi diedero delle spiegazioni, e cercavano di riceverne anche da me.
“Ma che cazzo avete da fissare ?” Dissi. Certo non era la miglior frase da dire in quanto mi stavano aiutando.
La ragazza mi spiegò, con molta pazienza, che loro volevano aiutarmi e che erano abituati a questa situazione per il padre. Me ne doveva fregare qualcosa? Mio padre è peggio e non mi interessa sentire le loro situazioni tragiche, ma non dissi nulla, feci finta di dispiacermi.
“Perchè mi state aiutando?” Chiesi, con tutta la famiglia attorno a me.
“Perchè ci siamo passati.” Risposero in coro.
Non che me ne sbattessi il cazzo, ma apprezzai il loro gesto.
Con voce abbastanza squillante esclamai “Ma allora voi due non siete fidanzati” Indicando i ragazzini di prima. Lui fece una faccia schifata e io guardandolo mi misi a ridere.
La mia risata venne interrotta da un ragazzo rosso, accanto ad un altro, immagino suo fratello, che concluse la conversione con un:“Ma no, siamo fratelli.” Lanciandosi occhiatacce tra di loro. Confermò le mie teorie.
La sorella maggiore mi disse che potevo restare là finché non mi sarei sentita meglio, io annuì con la testa mentre il resto della famiglia stava uscendo dalla porta. Inoltre lei, prima di uscire dalla porta posteriore mi sussurò “ Poi mi devi delle spiegazioni.” Mi fece l’occhiolino e mi sorrise dolcemente. Ci penserò, sembrano brave persone, ma non gli dovrei spiegazioni di nulla, sono degli sconosciuti in fondo.

-in questa parte ho usato il passato ma dalla prossima userò il presente

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