Simone aveva sognato quella mattina d'estate da mesi e finalmente era giunto il primo di luglio. Aveva fantasticato così tanto da non credere che quel giorno fosse arrivato.
La sua estate stava per cominciare davvero.
Aveva finito gli esami e ora si poteva rilassare mettendo da parte i libri fino a fine settembre.Ah, che bella sensazione.
Simone non era felice solo di questo, piuttosto ciò che lo elettrizzava era il fatto di poter passare tutto il tempo con il proprio ragazzo senza avere fretta di andare a lezione o a lavorare.
Manuel, il suo fidanzato, si era preso un anno sabbatico e aveva iniziato a lavorare presso un meccanico. La sua passione per le moto, però, non superava quella per la sua filosofia.
Da tempo lo allettava l'idea di recarsi in università facendo insieme il percorso in vespa ogni mattina. Già vedeva Manuel sbrigarsi per non fare ritardo e nonostante ciò urlare nel traffico della grande Roma.
Matematica e filosofia, due materie diverse con del terreno in comune.
Simone era felice e orgoglioso della scelta di entrambi.Quel sabato di luglio Manuel si era svegliato prima di Simone e in punta di piedi, cercando di non fare rumore, era sceso al piano di sotto.
Nel tragitto aveva incontrato nonna Virginia che lo aveva salutato affettuosamente con un bacio sulla guancia e il suo solito sorriso.
Dante e Anita, invece, erano partiti l'altro giorno per andare una settimana in vacanza.
Superata la porta d'ingresso, rapidamente aveva recuperato le chiavi della moto e si era allontanato silenziosamente con la propria moto canticchiando allegramente il ritornello di un tormentone estivo di qualche anno fa.
Sotto il pesante casco l'aria mattutina era già calda, ma a lui non importava. Si sentiva bene e guidò con il sorriso sulle labbra per le strade romane già trafficate.
Recuperata la colazione dal migliore bar di Roma, tornò impazientemente a casa e sull'uscio di casa non trovò il viso assonnato del suo amore.
La sera precedente erano crollati stanchissimi sul letto e si erano addormentati stretti senza fare l'amore come d'abitudine.
L'estate, però, era lunga e loro avrebbero recuperato le sere che avevano rimandato.Dalla cucina prese un bel vassoio e vi adagiò il bottino che aveva comprato quella stessa mattina. Per lui un cornetto al cioccolato e per il suo amore quello al pistacchio.
Simone aveva una vera e propria ossessione per il pistacchio.
Ma attenzione il pistacchio quello vero non quella crema verde radioattiva altrimenti brontolava irritato tutto il giorno come un vecchietto.Manuel aveva sentito così tante lamentele a riguardo.
Oltre ai due cornetti, aveva preso anche due enormi maritozzi ripieni di deliziosa e abbondante panna di cui entrambi andavano fori de capoccia.
La cosa divertente era che aveva persino litigato per quegli ultimi due maritozzi con una signora che voleva superarlo e prendersi prima di lui il malloppo.
Eh no signo', quelli so' pe' r ragazzo mio nun ce pensi manco pe' sogno.
Sul grande vassoio aveva riposto il tutto aggiungendo due caffè e un succo alla pesca, il preferito del suo fidanzato.
"Amore mio, ci sono i cornetti" aveva sussurrato dolcemente in camera e assieme al profumo di quella bontà lo aveva svegliato.
Simone aveva bofonchiato qualcosa di incomprensibile e si era seduto sul letto stropicciandosi una palpebra con il pugno.
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Fire on fire - Simuel
FanfictionFire on fire, una raccolta di one shots, racconti e tutto ciò che mi passa per la mente riguardanti Simone e Manuel.