Capitolo 4

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Mi ero appena svegliata e mi ritrovai abbracciata a Eros, ieri sera abbiamo parlato tanto di quello che avevamo fatto in questi anni che non ci siamo visti.

Sono felice che lui ora stia gestendo l'azienda del padre, mi ha raccontato che a vent'anni ha fatto un viaggio, la destinazione era la Grecia.

Bella la Grecia e un posto che vorrò visitare un giorno, ora lui sta ancora dormendo cerco di togliere la sua mano stretta nella mia vita e così scendo giù in totale silenzio. Voglio preparargli la colazione, preparo l'impasto per le crepes e le preparo e ci metto della nutella al suo interno.

Preparo un vassoio e ci metto le crepes e il latte e porto tutto sopra, lo vedo seduto con il telefono in mano, sembra agitato ma quando mi vede lo spegne e lo appoggia al comodino.

Quando mi avvicino lui mi fa un sorriso e mi dice <hai fatto tutto per me?> io gli risposi <si, mi sono svegliata prima per fartelo>.

Appoggiai il vassoio e mi misi vicino a lui che mi dice <non vedendoti stamattina di fianco a me ho pensato che te n'eri andata> io sorrisi alla sua affermazione e risposi <come posso andarmene da te> e lo baciai.

Il bacio diventò sempre più passionale tanto da spogliarci e finire a fare l'amore. Lui era passionale e dolce all'inizio, mi fece male essendo la mia prima volta, ma dopo questo dolore si trasformò in passione pura e continuammo per tutta la mattina.

Ero distesa sul letto, ormai sfinita lui si era andato a fare la doccia vidi illuminarsi il suo telefono ma non ci diedi molta attenzione, poi lo senti squillare risposi pensando che era importante.

Così dissi <pronto> senti una voce femminile dall'altra parte <scusa ma chi sei?> rispose. Io un po' perplessa e confusa dissi <hai chiamato al telefono del mio ragazzo tu chi sei> lei dopo questa affermazione staccò il telefono.

Ero molto confusa, vidi Eros uscire dal bagno e mi chiese  <cosa ci fai con il mio telefono in mano?> io gli risposi <hanno chiamato e io ho risposto pensavo che fosse una questione importante, ma ha risposto una ragazza e poi ha staccato> lui si incupì.

E mi disse <non rispondere più alle chiamate che mi arrivano> era diventato freddo, io mi avvicinai a lui e lo baciai e finimmo di nuovo a fare l'amore.

Ogni volta che lo facciamo diventava sempre più passionale, amo questo lato di lui, amo quando riesce a farmi sentire sua.

Dopo aver fatto l'amore, lui si addormentò, il suo nome era unico Eros il dio dell'amore, lo rispecchia lui era la passione erotica, la pulsazione di unirsi a lui, attraeva. Esistono molte leggende come Amore e Psiche, una storia affascinante lei affronta tutto per farsi perdonare da lui.

Inizia tutto quando la fanciulla Psiche era molto venerata come una dea, talmente tanto che la madre di Eros Venere non lo accettava e così disse al figlio di farla innamorare di uno mostro.

Eros andò da lei per farla innamorare di  un mostro, ma quando la vide lui si incantò e si butto la sua stessa freccia nel piede.

Dopo poco il padre di Psiche vide che non c'erano più pretendenti per la figlia e le sorelle di Psiche erano già sposate.

Così il padre consultò un oracolo che gli disse di buttare la figlia dal dirupo, così fece non sapendo però che il dio del vento la portò da Amore.

La giovane li viene servita da servitori invisibili, la notte Psiche viene raggiunta da Amore che si dimostra uno sposo innamorato, ma non le rivela mai la sua identità, trascorre la notte con lei e le comunica che i loro incontri saranno al buio e che lei non dovrà mai cercare di scoprire la sua identità.

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