Capitolo 10

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Eravamo sull'aereo è un aereo privato della famiglia Evans, Eros mi ha detto che Niki ha paura dell'aereo lui voleva mostrarsi forte davanti a me.

Vedendolo in difficoltà cercando di mettersi la cintura l'aiutai, mi sedetti e mi allacciai la cintura di sicurezza, misi il braccio in modo che lui lo potesse stingere.

L'aereo decollò e Niki mi strinse la mano, quando l'aereo si rimise dritto lui lasciò la mia mano.

Io mi slacciai la cintura e la stessa cosa feci con Niki che si sporse verso di me per farsi prendere in braccio e lui si addormentò subito.

Andai verso Eros e gli chiesi <Perché l'hai chiamato Niki> lui mi guardò e rimase sorpreso dalla mia richiesta e mi rispose <L'ho chiamato Niki perchè significa combattente o anche vittoria, per me lui per nascere ha combattuto e ha vinto per questo l'ho chiamato Niki, molti erano contrari della mia decisione non me ne importava è mio figlio e decido io per lui>.

Io sorrisi e guardai il mio piccolo combattente.

La nostra destinazione è l'Italia, Luciana era Italiana e quando Eros si era trasferito in Italia l'aveva conosciuta.

Eros mi guardò e mi disse <perché non metti Niki sul divano così sta più comodo?> io sorrisi e gli risposi <Niki mi ha detto esplicitamente prima di partire che se dormiva io dovevo stare con lui a qualunque costo anche in braccio a me>.

Eros mi sorrise e disse <certo così io e te non possiamo passare più tempo insieme> io gli sorrisi <possiamo passare del tempo insieme quando Niki starà dai Nonni>.

Eros si incupì quando nominai i Nonni materni di Niki e gli chiesi con tono dolce <che succede perchè ti sei incupito quando ho nominato i Nonni materni di Niki, so che Niki non vuole stare con loro, ma a te che succede?>.

Lui mi guardò negli occhi e mi rispose <I genitori di Luciana non mi sopportavano sin dall'inizio perché dicevano che io non l'amavo, avevano ragione ma ormai già era incinta, anche se allora pensavo che fosse un errore ora che ho conosciuto mio figlio lo rifarei altre tremila volte. Non so come reagiranno quando sapranno che io mi sono fidanzato con te e che Niki ti chiama Mamma>.

Ecco perché era diventato cupo, gli dissi < Mi dispiace non so se i genitori di Luciana sanno quanto e accaduto tra noi, ma a me non interessa il loro parere se Niki mi ha chiamato Mamma allora mi reputa come tale, non è giusto che non ti sopportano solo per i tuoi errori, anche lei ne ha commessi come quando non voleva tenerlo> mentre parlavo accarezzavo il mio combattente.

Lui mi guardò e mi baciò e io ricambiai, ma ci dovevamo contenere c'era Niki con noi.

Mancava poco all'atterraggio meno di venti minuti, erano passate ora da quando ho parlato con Eros, dopo lui si è messo al lavoro e anch'io con in grembo Niki.

Cercai di svegliare Niki che per tutto il viaggio aveva dormito, lui non aveva proprio intenzione di svegliarmi ma doveva, dovevamo atterrare.

Quando si svegliò dalla sua bocca uscirono dei versetti e si stropicciò gli occhi, si guardò in torno ed infine posò gli occhi su di me e quando notò che ero io disse <Mamma> e si appoggiò al mio petto, con dolcezza gli accarezzai i capelli.

<Amore dei sederti al tuo posto dobbiamo atterrare> appena gli disse questo lui strabuzzò gli occhi io lo incoraggia dicendogli <amore tu sei forte e poi hai la Mamma con te puoi tenermi il braccio quanto vuoi> lui mi sorrise.

Io lo adagiai sul suo sedile e gli allacciai la cintura e la stessa cosa la feci con me.

Mi girai alla mia sinistra e vidi che anche Eros stava facendo la stessa cosa, mi girai di nuovo verso Niki e gli misi a disposizione il mio braccio in caso di paura.

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