Capitolo 5

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Leggete l'angolo autrice è importante.

Mi ero appena svegliata, testai il letto ma sentì che era freddo. Senti una voce nel bagno e quindi capì che era Eros.

Mi avvicinai ma prima che potessi entrare, senti la voce di Eros alterata e senti solo dire <non posso dirglielo ora, non ora che si sta fidando di me> a chi si stava riferendo, cosa non poteva dire?

Senti dire ancora <no non lo pensare minimamente, io non posso lei non può saperlo così> lei chi? cosa non può sapere questa lei.

Ero molto confusa e la cosa non mi piaceva, io non ci sto capendo più nulla con chi stava parlando? a cosa si stava riferendo?

Senti ancora <come mi puoi chiedere una cosa del genere? tu sai bene che non agisco in questo modo, so che devo agire per le mie priorità, ma non così non farò a modo tuo> non capivo a chi si riferiva, sentivo solo lui rispondere a una persona a me sconosciuta.

Io volevo saperne di più, ma non potevo chiedere al diretto interessato lui non mi dirà la verità.

Ci rifletto su, certo come ho fatto a non pensarci Enea, lui è il mio migliore amico mi darà sicuramente una risposta alle mie domande, più tardi glielo chiederò.

Lo sentì di nuovo parlare <se solo ti azzardi a venire qua e sbandierare quello che stai dicendo, giuro che ti caccio a calci> disse infuriato, con chi stava parlando.

Io mi stavo trattenendo nel non aprire questa porta e farmi dare una spiegazione.

Ma non potevo, non avevo prove che stia parlando di me con qualcun altro.

Devo solo aspettare.

Senti <ora devo andare, ci sentiamo e cerca di non rompere più> io andai di nuovo nel letto cercando di far finta di dormire.

Lui pensando che stessi ancora dormendo mi venne vicino e mi disse <spero solo che quando saprai la verità tu non mi odierai> a cosa si stava riferendo si stava comportando in modo strano, questo mi agitava.

Devo solo aspettare.

Il tempo mi avrebbe dato le risposte.

Si fece pomeriggio, Eros era uscito con suo fratello minore Lucas così io avevo il via libera per parlare con Enea.

Lo cercai per tutta la casa, ma non lo trovai da nessuna parte,dove si potrà essere cacciato.

Si giusto come non pensarci, si era rinchiuso in palestra "voleva diventare muscoloso" a detta sua.

Il problema è che già lo era.

Andai in palestra, lo vidi allenarsi mi avvicinai e gli dissi <ti devo parlare>.

Lui si fermò e mi chiese <di che cosa?> non sapevo come dirglielo, <tuo fratello mi nasconde qualcosa> lui mi guardò come per dire continua e così feci < stamattina mi sono svegliata prima del solito e lo sentito parlare non so con chi ma stava dicendo cose strane come: "lei non può saperlo in questo modo" o "ma non così non farò a modo tuo"> presi una pausa per poi continuare < poi l'ho sentito dire non azzardarti a venire qui, e salutare la persona dall'altra parte del telefono>.

Mi presi un'altra pausa e continuai <mi sono fiondata a letto e feci finta di dormire, anche lui pensava che stessi dormendo infatti mi ha detto: "spero solo che quando saprai la verità tu non mi odierai" tu sai darmi una spiegazione a questo suo comportamento alquanto strano?>

Lui sembrò rifletterci e poi dirmi <non posso dirtelo, non spetta a me dirtelo, aspetta a lui dirti tutta la verità sappi solo che l'ha fatto prima di conoscerti e che io glielo avevo detto che era una stronzata> a cosa si stava riferendo, forse ho fatto un errore a venire da lui mi ha solo incasinato ancora di più i pensieri.

L'inizio Della Fine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora