Capitolo 3

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Una settimana dopo

È passata una settimana da quella cena. Eros non lo devo dall'ora, ogni giorno mi alzo presto, preparo la colazione per tutti e poi ritorno in camera per continuare a leggere il mio romanzo preferito.

Sarà passata un ora e sento bussare alla mia porta. Mi chiedo chi stia bussando e per togliermi ogni dubbio faccio entrare la persona a me sconosciuta fino al momento della sua entrata nella mia camera.

La persona che stava bussando era Eros, rimasi per un attimo spiazzata e con tante domande perchè lui era qui? che voleva da me?

E così dissi <Eros perché sei qui?> lui mi guardò per un attimo negli occhi, dove io ormai mi ci stavo perdendo, non so perchè ma lo vedo diverso, ora era maturo e non quello stupido ragazzi di diciotto anni che non mi voleva far fare nulla con lui e i suoi fratelli.

Lui mi rispose <sai pulce mi è mancato infastidirti in questi anni> mi ha davvero chiamato pulce come quando eravamo bambini, mi ricordo ancora quando mi attribuì questo nomignolo infantile.

Sette anni prima

Vedevo Eros, Enea e Lucas giocare a calcio in giardino, andai da loro e gli chiesi <posso giocare insieme a voi?> Eros si fermò e di conseguenza si fermò anche il gioco. Mi disse <no pulce non puoi giocare con noi, perchè sei ancora una bambina>
che maschilista non voleva che io giocassi a calcio perché ero una femmina e quindi non era un gioco adatto a me.

Era ingiusto io volevo giocare, non poteva decidere lui quindi chiesi <Enea, Lucas voi siete d'accordo con Eros?>.

Lucas rispose subito <si sono d'accordo con Eros, sei una bambina non puoi giocare a calcio>.

Enea invece disse <sì puoi giocare, ragazzi non so se siete informati ma ad molto tempo esistono anche le squadre femminili di calcio>.

Così mi lasciarono giocare, io feci la linguaccia ad Eros, ed a lui spuntò un sorriso.

Presente

Gli dissi <ancora con questa pulce, siamo cresciuti ormai dovresti smettere con questo nomignolo. Lui sorrise alla mia affermazione e mi disse <per caso ti da fastidio che ti ho dato questo nomignolo? a me piace> perché doveva essere così infantile anche dopo sette anni, ma io mi chiedo che cosa vuole ora da me.

E così gli richiesi <forse il tuo cervello non comprende la mia domanda, ma ti ho chiesto che ci fai qui?> lui si avvicinò a me e si accomodò sul letto a fianco a me.

Prese il libro che stavo leggendo e mi disse <davvero? colpa delle stelle, sei troppo prevedibile pulce mi aspettavo qualcosa di meglio da te>. Io gli risposi dicendo <colpa delle stelle, è un bellissimo libro sei tu che non capisci niente> alla mia affermazione Eros sorrise.

Disse <pulce come mai non ti ho visto per tutta la settimana, mi ha dato fastidio e se non venivo io qui oggi non ti avrei vista> ero sbalordita da quando in qua lui voleva vedermi.

<sei tu che stai saltando i pasti in questa settimana, io non sto evitando proprio nessuno caso mai e l'opposto> dissi, lui mi guardò e si avvicinò ancora di più ormai la distanza tra noi era quasi inesistente e mi disse <pulce forse non ti è chiaro, io sarò sempre presente anche quando non lo sono>.

Io ero un pò confusa, come poteva essere presente quando non lo era fisicamente. Lasciai perdere questo particolare e gli dissi <a me non interessa, voglio che tu te ne vada da camera mia>.

Lui azzerò le distanze tra noi, e mi baciò appassionatamente, questo non me lo aspettavo, era un bacio travolgente, era difficile staccarsi, e io non lo volevo farlo così continuai a baciarlo.

Ci staccammo soltanto per mancanza d'area, io non potevo crederci avevo baciato Eros, e non solo gli avevo dato il mio primo bacio, strano vero? ho vent'anni e ancora non avevo dato il mio primo bacio, non lo avevo ancora dato perché non mi sentivo pronta e anche perché non trovavo un ragazzo giusto.

Lui mi disse <Come è stato il tuo primo bacio?> aspetta un attimo come sapeva che ancora non avevo dato il mio primo bacio. Io rossa in volto gli dissi <scusa, come fai a sapere che questo è stato il mio primo bacio?>.

Lui mi disse <ho i miei informatori> si certo i suoi informatori sicuramente glielo aveva detto Enea lui oltre a mia madre era l'unico che sapeva che io non avevo dato ancora il mio primo bacio.

Così dissi <e io scommetto che il tuo informatore si chiama Enea> lui sorrise alla mia affermazione, il che mi fece capire che avevo centrato in pieno.

Vidi che si stava dirigendo verso la porta e disse <ti aspetto a cena pulce, a stesera ho una sorpresa per te>.

Io sorrisi ancora rossa in volto e con mille domande che mi frullavano nella mia mente.

Arrivò la sera e io scesi al piano inferiore per cenare, appena arrivai nella sala da pranzo vidi un unico posto libero, quello di fianco a Eros.

Ero in ansia per quello che mi aveva detto, che sorpresa aveva per me? che cosa significava? ma a breve avrei potuto mettere a tacere le mie domande.

Mia madre servì la cena che era composta da una fettina di carne accompagnata dagli spinaci.

Vidi Eros alzarsi e disse <volevamo comunicarvi una cosa> così riuscì ad ottenere l'attenzione di tutti i presenti.

Continuò dicendo <Io ed Esperanza ci stiamo frequentando> cosa? io e lui ci stavamo frequentando? e da quando? ci eravamo scambiati soltanto un bacio e poi prima di prendere questa decisione perché non parlarne prima con me.

Ero sconvolta senti mia madre parlare con Esmeralda <hai visto io te l'ho sempre detto che Eros e Esperanza sarebbero diventati una coppia> ora capivo perché Esmeralda settimana scorsa mi chiese se avevo intenzione di sposarmi.

Ero sconvolta, ma riuscì a riprendere lucidità. Mi alzai di scatto dalla sedia facendola cadere ed essa fece un tonfo, nella sala da pranzo calò un silenzio assordante.Presi per il braccio Eros e lo trascinai fuori dalla sala da pranzo.

Iniziai a dire <ma cosa ti salta in mente? ma poi da quando in qua io e te stiamo insieme. A me mi pare che mi hai dato soltanto un bacio innocuo> lo vidi rabbuiarsi e mi disse <per me quel bacio valeva molto, ma a quanto pare non vale per te la stessa cosa> non aveva capito nulla e questa frase me l'aveva soltanto confermato.

Così dissi <certo che valeva quel bacio, ma non mi aspettavo che dopo solo un bacio vai a dire che ci stiamo frequentando>.

Lui controbatte dicendo <ci conosciamo da tanto, tu mi piaci da quando ti ho incontrata la prima volta, e vero eri ancora una bambina, ma già stavo provando qualcosa>.

Io dissi <se devo essere sincera, la prima volta che ti ho visto mi piacevi ma dopo aver conosciuto un po 'il tuo carattere no> lui facendo il finto offeso e avvicinandosi a me disse <quindi ti piacevo fisicamente ma non caratterialmente> si avvicinò ancora e aggiunse <pulce ora ti farò amare tutto di me>.

Azzerò le distanze e mi baciò, mi accarezzo i miei capelli rossi fuoco che avevo ereditato da mia madre. Per mancanza d'aria dovetti staccarmi e quando aprì gli occhi lui disse <quanto mi piacciono i tuoi oggi color cielo> e riprese a baciarmi.

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Care lettrici,
Mi scuso in precedenza di eventuali errori.
Sono molto curiosa di sapere un vostro parere su questa storia.
Vi ho svelato un paio di caratteristiche della nostra protagonista, in questo capitolo abbiamo potuto notare che ha dato il suo primo bacio e si sta innamorando del nostro bellissimo Eros.
Mi auguro che vi sia piaciuto questo capitolo.
Dalla vostra Faby.

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