2| Returns and goodbyes

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Skip time 6 anni dopo (2010)

Kalya's pov•

"Oh capisco, si si non c'è nessun problema si figuri, grazie lo stesso per avermi tenuta in considerazione. Buona giornata e buon lavoro" chiusi l'ennesima chiamata di rifiuto all'ammissione all'università, ormai avevo perso il conto di quante mi avessero rifiutato ed eravamo già a metà luglio, 'non riuscirò ad entrare neanche quest'anno' dissi tra me e me. Mi ero già presa un anno sabbatico ed era stato una vera noia. Al momento panico e frustrazione stavano prendendo possesso di me, non pensavo fosse così difficile essere ammessa all'università, tra l'altro con i voti con i quali mi sono presentata. Mi sdraiai sul divano e presi il telecomando della televisione, forse qualche programma interessante avrebbe catturato la mia attenzione in modo da distrarmi un pò. Iniziai a fare 'tap-tap' ma non vidi nulla di interessante se non un paio di quiz show alquanto stupidi e di poco successo, continuai per qualche canale fino a quando non mi imbattei in qualcosa che catturò immediatamente la mia attenzione, un'intervista dei Tokio Hotel in diretta da Washington. I ragazzi erano partiti da molto per il tour del loro ultimo album 'Humanoid' eppure non ricordavo ci fossero interviste in programma prima del loro ritorno qui a Berlino. Notai subito la noia nei loro sguardi, ma Bill come al solito cercò di mascherare il tutto con mille sorrisi, nonostante si vedesse lontano un miglio si stesse stancando delle solite domande scomode poste dall'intervistatore. Tutti nella band avevano cambiato look, ora non assomigliavano quasi per nulla ai piccoli 'Devilish' del 2004; Bill aveva lasciato crescere i capelli, ed ora li teneva acconciati in un alta e spessa cresta nera, ma il suo stile nel vestire non cambiò di molto, Gustav si tinse i capelli biondi di nero ed iniziò ad indossare un paio di occhiali da vista con la montatura del medesimo colore, devo dire che questo look gli donava ma mi mancava parecchio quella capigliatura bionda scompigliata, Tom abbandonò i suoi carissimi dreadlocks oramai lunghissimi per tingersi i capelli di nero ed acconciarsi i capelli in delle semplici treccine attaccate alla testa ma abbastanza lunghe, che davano molto vibes di piovra style, naturalmente indossando le sue solite bandane e berrettini insieme ai suoi soliti indumenti baggy di 3 taglie più grandi del necessario, Georg invece aveva fatto crescere i capelli fino a sotto le spalle, tenendo però lo stesso colore e la stessa riga in mezzo, indispensabile secondo lui, forse era l'unico che non era poi cambiato così tanto in 6 anni. Mi piacevano i nuovi Tokio Hotel ma ammisi a me stessa che mi mancavano i piccoli Devilish di una volta, i capelli viola di Bill, i piccoli dreadlocks biondi di tom, la spazzola biondina di Gustav ed i capelli mossi di Georg, ahimè però il tempo era passato ed anche i miei amici avevano cambiato aspetto, oltre a me. Ebbene si anche io ero cambiata, avevo tinto i capelli da un paio di mesi di un rosso non troppo acceso e li avevo lasciati crescere, in modo da avere adesso una lunga e folta chioma riccia in testa, mi truccavo più spesso ma nonostante tutto continuavo a vestirmi larga proprio come un tempo, richiamando lo stile del gemello del mio migliore amico, nonché anche lui mio migliore amico ma con Tom era da un pò di mesi che le cose avevano preso una piega strana, insomma fin da bambini non ci siamo mai avvicinati più di tanto, difatti sono sempre stata più affezionata a Bill, ma negli ultimi tempi mi sembrava come se Tom mi vedesse in modo diverso, lo sentivo più freddo nei miei confronti ma non capivo il motivo, sarà a causa delle sue continue """delusioni""" in amore? Non ne avevo la più pallida idea, ma lasciai correre dato che con Tom nulla era mai chiaro fino alla fine.
I miei pensieri vennero interrotti dal suono del campanello, il quale mi fece sussultare e che mi portò ad accendere subito lo schermo del mio piccolo telefono, segnava le 13:30 ed era appena arrivato il fattorino con il mio pranzo. Mi recai alla porta sgranchendomi per qualche passo, presi i soldi posti all'interno del portafoglio sopra il mobile all'ingresso ed aprì la porta pronta per pagare la mia pizza; mi ritrovai davanti un ragazzo più che carino a parere mio che mi porse gentilmente la scatola della pizza aspettando di ricevere il suo denaro, "ecco a te, oh puoi tenere il resto non preoccuparti" mi scomodai di lasciargli anche la mancia, in fondo anche l'occhio voleva la sua parte, "grazie mille e buon pranzo" mi congedò lui e con un sorriso sia da parte mia che da parte sua presi la mia pizza e chiusi la porta alle mie spalle, recandomi nuovamente verso il mio comodissimo divano difronte la tv.
Era ancora in trasmissione l'intervista dei ragazzi e mi sistemai meglio sul divano con la mia pizza per ascoltarla più attentamente.
Intervistatore: "dunque abbiamo alcune domande da parte dei vostri, o meglio delle vostre fan, vi dispiace rispondere?"
Bill: "oh si certo non c'è nessun problema" disse, accompagnando queste parole da un sorriso svogliato ma rassicurante per l'intervistatore.
"Bene dunque, prima domanda, come vi sentite ad essere tra le band più di successo di questo periodo?"
"Beh credo che non ci sia gioia più grande per noi in questo momento, insomma non ci saremmo mai aspettati un successo del genere, soprattutto a livello quasi mondiale, quindi si ne siamo molto fieri." Disse Bill accompagnato da parole d'approvazione dal resto dei membri della band.
"Si beh andiamo fieri anche degli splendidi regali che riceviamo dalle nostre fan" disse Tom ridacchiando alla fine della sua affermazione, provocando una risata generale sia tra il pubblico che tra gli altri membri della band e l'intervistatore.
Seguirono altre domande alle quali risposero anche Georg e Gustav ed infine prima di congedarli, l'intervistatore pose un ultima domanda ai ragazzi.
"La gente è curiosa di sapere se nella vostra vita sia presente qualche ragazza misteriosa, insomma al momento siete impegnati in qualche relazione?"
"Se possiamo essere sinceri ci aspettavamo una domanda del genere e credo di poter dare una risposta" disse Bill guardando il resto dei ragazzi.
"Georg è felicemente fidanzato con una ragazza magnifica e sono davvero una coppia invidiabile, per il resto mi sembra che tutto sia abbastanza statico" continuò Bill guardando sorridente il ragazzo dalla lunga chioma castana, che alla rivelazione arrossì leggermente.
"Ue Bill parla per te, io sono molto attivo altro che statico" parlò Tom, ridendo come al suo solito.
"Dunque possiamo confermare una seconda relazione all'interno della band?" Chiese l'intervistatore
"Non la chiamerei una vera e propria relazione ma di certo sono in movimento" rispose Tom.
Alla fine i ragazzi fecero un paio di autografi, salutarono il pubblico e si congedarono prima di uscire definitivamente dallo studio.
A quanto capì sarebbero tornati qui a Berlino tra una settimana circa, durante questo periodo non si fecero sentire molto, ma li giustificai dato che erano pieni di lavoro dopo il tour stancante che li aveva impegnati per mesi. Nel mentre finì la mia pizza, dunque buttai il cartone e mi diressi in camera mia per prendere dei vestiti e recarmi in bagno per fare una doccia, era pur sempre metà luglio e si moriva dal caldo.
Vivevo da sola da un annetto circa ed era qualcosa di meraviglioso andare a farsi la doccia a qualsiasi orario, ero in completa pace, soprattutto da quando i ragazzi erano partiti.
Poco prima che entrassi in doccia mi arrivò un sms che fece illuminare lo schermetto del mio telefono, provai ad ignorarlo ma ne susseguì un secondo dunque decisi di aprirlo e di leggere cosa contenesse e da chi provenisse. Mi stupì quando lessi che il mittente fosse Gustav che mi avvisava del loro ritorno anticipato.
"Ei Kalyy, ti volevo dire che torneremo a Berlino dopodomani pomeriggio, abbiamo deciso di anticipare la partenza perchè siamo davvero esausti"
Il secondo messaggio citava:
"Ah e volevamo chiederti un favore, dato che non ci è stato possibile prenotare delle camere per il rientro a Berlino, potremmo stare per un piccolo periodo a casa tua? Se non disturbiamo naturalmente."
Mi sorpresi a quella richiesta, infondo la mia casa non era grandissima ma per il mio gruppo di amici mi sarei arrangiata, di certo non li avrei lasciati senza letto, dunque gli risposi.
"Ei Gus, sono contenta del vostro ritorno anticipato. Comunque si certo che potete stare un pò da me, ci stringeremo e non preoccupatevi non disturberete. Fatevi sentire prima della partenza in modo da potervi venire a prendere all'aereoporto, un forte abbraccio e godetevi questi ultimi giorni a Washington." Spedì il messaggio ed attesi una sua risposta, che non tardò molto ad arrivare.
"Grazie mille Kaly sei la migliore, naturalmente ci faremo sentire, ci vediamo all'aeroporto. Ci manchi tantissimo e non vediamo l'ora di abbracciarti, Tom compreso anche se credo mi ucciderà dopo questa frase, a dopodomani ti voglio benee."
Alla penultima frase mi uscì spontanea una risatina e posai il telefono sul lavandino prima di spogliarmi completamente ed entrare in doccia, mi mancavano davvero tanto i ragazzi, in fondo mancavano da più di 2 mesi e ci eravamo sentiti raramente per telefono, sapevo avessero spaccato durante i concerti, poiché avevo guardato un paio di dirette in tv.
Mi lavai velocemente ed uscì dalla doccia per prepararmi, non avevo nulla di particolare da fare ma decisi che sarei uscita per fare una passeggiata attorno alle villette del mio piccolo quartiere. Mi truccai e sciolsi la mia rossa chioma riccia, mi misi dei cargo grigi molto larghi con una cintura in vita, rigorosamente bassa, un top a fascia nero e le mie amatissime converse nere platform ormai rovinate dal tempo. Presi le chiavi di casa e mi diressi verso l'esterno della mia villetta con le cuffie nelle orecchie.
Camminai per circa 15 minuti ininterrottamente fino a quando una chiamata distolse la mia attenzione dalle canzoni in riproduzione sul mio iPod, era un numero sconosciuto dunque non sapevo se rispondere, ma alla fine decisi comunque di farlo dato che aspettavo ancora delle chiamate da parte delle università alle quali avevo provato ad entrare. Difatti appena risposi dall'altro capo del telefono si sentì la voce di una donna che mi disse il nome di una delle università alle quali mi ero candidata, ed aggiunse di più, ero stata presa. Ero molto emozionata, poichè mi dissero che ero una delle candidate che più ritenevano idonee all'ammissione a quell'università. Mi misi a saltare dall'eccitazione senza però farlo sentire alla donna all'altro capo del telefono. Mi disse che sarei dovuta partire tra poco più di due settimane per stabilirmi al dormitorio prima dell'inizio dell'anno scolastico e che mi sarebbe stato pagato il biglietto di andata senza problemi. Le risposi che mi sarei presentata in struttura il giorno stabilito e mi congedai cordialmente dalla chiamata, ero al settimo cielo, ero entrata in una delle università alle quali più ambivo, tuttavia anche in una di quelle più distanti dal centro di Berlino, difatti sarei dovuta partire per per gli Stati Uniti tra poco più di due settimane. Realizzai solo dopo i miei incontenibili scleri che avrei dovuto salutare nuovamente i miei amici per un periodo d'assenza ancora più lungo del loro tour, loro sarebbero tornati e poco dopo io sarei partita per iniziare il nuovo capitolo della mia vita.
Decisi di non farmi scoraggiare e tornai a casa respirando a pieni polmoni quell'aria fresca e pulita del mio quartiere in verde. Mi misi a leggere uno dei libri che avevo iniziato in quel periodo e smisi di pensare al ritorno seguito dall'arrivederci che avrei affrontato pochi giorni dopo..

|Spazio Autrice|
Eccoci qua ragazz* con il secondo capitolo della storia, MOLTO più lungo del previsto ma ammetto che mi è piaciuto parecchio scriverlo. Fatemi sapere con dei commenti e delle stelline se vi è piaciuto, ci vediamo al prossimo capitolo, ciao ciaoo🫶🏼.

•REFLECTIONS• tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora