(CHILDE'S POV)
"La Tsaritsa richiede di vederti" Sentivo le precedenti parole di Pierro flagellarmi la mente, rimbalzavano dalla mia materia grigia al talamo del cervello, senza sosta. Osai farmi avanti al cospetto della divinità, il rumore del mio calpestare il pavimento si espandeva nell'area circostante, creando una sequenza di rumori secchi e lenti. Tre metri di distanza mi separavano dall'illustre presenza della Tsaritsa, con lentezza mi chinai, poggiando un ginocchio sul marmo antracite, mi inchinai a lei con il capo del tutto abbassato.
"Vostra maestà, sono profondamente onorato di essere dinanzi a voi" La salutai formale, pentendomi di aver enunciato parola senza il suo permesso, dunque mantenni la mia posizione, percepii il suo sguardo studiare la mia postura.
"Tartaglia, alzati" Mi ordinò la sua voce fredda, perfettamente raffinata, eseguii il suo comando, non mi presi lo stesso la libertà di alzare la testa. Attesi con pazienza il suo avviso privato.
"Ti chiederai il motivo del mio ricevimento inatteso- disse, di conseguenza io non mossi un muscolo, intendevo ascoltare ogni sua minima sillaba- Sarò diretta, Tartaglia, nell'assemblea precedente, Pierro ti avrà esposto il mio desiderio di approvare l'alleanza con l'Abyss Order. Suppongo di non starmi sbagliando"
"Certamente no altezza" Risposi scuotendo gentilmente il capo.
"Bene, poiché sia io che la sovrana dell'abisso troviamo saggio fornirci di aiuti militari, ho scelto di accettare la sua proposta. Eppure, non intendo basarmi su un documento scritto, ossia un contratto per esprimere un concetto di tale importanza" Pronunciò il termine contratto con tono sprezzante, ipotizzai si trattasse di un modo per contrastare la forte politica economica dell'archon geo.
"Le ho annunciato che stabiliremo la pace tramite un matrimonio, ebbene se è dotata di ragione non esiterà a sposarti Tartaglia" A quell'affermazione fulminea deglutii, mandando giù il nodo che mi intasava l'esofago. Mi aveva affibbiato una sconosciuta per la vita.
"La questione ti disturba?" Domandò notando la mia evidente esitazione, non mi era una sorpresa gradita di certo, ma sarebbe stato deplorevole per la mia coscienza negare un comando della Tsaritsa, mettendo al primo posto il mio egoismo che la benevolenza della mia regina.
"Ritengo giusta ogni vostra scelta maestà e farò del mio meglio per rispettare quest'ultima" "Eccellente"
"Domani la principessa raggiungerà il palazzo Zapolyarny, dato che tra trenta giorni si svolgerà la cerimonia. Purtroppo non posso costringere l'amore tra voi due, ma tu rappresenti la mia figura e per questa precisa motivazione mi auguro che tu abbia la maturità di accoglierla con cortesia" Non avevo sollevato gli occhi dalle piastrelle del pavimento neanche una volta, talvolta sapevo dello sguardo tagliente che mi aveva rivolto, una lama priva di metalli ma ricolma di aspettative che non avrei deluso.
"Senz'altro altezza, porterò alla principessa assoluto rispetto"
"Sei congedato" Dichiarò interrompendo il nostro colloquio, dopo un altro inchino veloce feci come mi era stato richiesto.
Mi recai nel corridoio principale, con il cuore bloccato nella trachea. Quella sensazione, era la consapevolezza di essere stato usato come pedina da gioco, per vantaggiare colei che mi manovrava in quella odiosa scacchiera che tanto la aggradava.
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.°○ DESIRE HER ○°. (Chilumi)⑅
Fanfiction[ESTRATTO DAL TESTO] Rimase immobile, lì ad osservarmi, pareva contenta della mia reazione, entusiasta dello scempio in cui mi aveva trasformato: ero diviso in due e la mia mente era in guerra. Il disprezzo che provavo per quella donna che veniva co...