.• CAPITOLO 23 •.

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- the woman you'll never have -

"You're delusional, you're delusional
girl you're losing your mind"

- Mariah Carey (Obsessed)

(AJAX'S POV)

"Chi è stata la tua prima volta? " Fu la prima domanda che potei sentire uscire dalle sue labbra, la mattina successiva, dopo qualche scarsa ora di sonno ristoratore. Presi a carezzarle con tenerezza i capelli, sentendo le ciocche bionde perdersi tra i miei polpastrelli mentre il suo flebile respiro urtava delicatamente la pelle nuda del mio torace. Spostai la mano sinistra sotto le lenzuola e sfiorai la superficie della sua schiena con un lieve movimento delle nocche, quasi scosso dalla bassa temperatura che il suo corpo emanava.

"Non vuoi saperlo." Sussurrai sorridendo, lasciando che le mie dita affondassero sulla sua nuca, inclinai il capo all'indietro, trovavo gradevole stuzzicarla, talvolta credevo di essere stato plasmato soltanto per quello specifico fine.

"Si invece, moltissimo." Insistette dolce, prima di poggiare le labbra sulla mia clavicola e lasciarci un piccolo bacio, per incitarmi a parlare in un modo fin troppo amabile da venire ignorato. Dunque feci mente locale, provai a ricordare la cronologia degli eventi e fui pronto per soddisfare la sua richiesta.

"Non ne ho idea- dissi serenamente- Quando ho compiuto diciotto anni, Rosalyne ha assunto una prostituta, diceva che era la cosa più corretta, era per farmi maturare. Ricordo poco e niente di lei, avrà avuto qualche anno in più di me e quando è accaduto non ho sentito niente. Dopo aver perso la verginità con una sconosciuta, non credo di aver provato desiderio carnale per anni. Dunque non sono il donnaiolo che credi." Mormorai con tono neutrale, provavo una certa non curanza circa quell'episodio, oramai apparteneva ad una piccola porzione del mio passato, la meno memorabile forse.

"Ma poi ti ho vista, sei stata l'unica donna che mi abbia davvero attratto. Quindi, mi piace definire te la mia prima volta.- continuai a coccolare la sua spina dorsale, tuttavia percepii della vaga pietà nel tocco che stava applicando sul mio petto, non pareva rassicurata e ciò mi fece rivalutare le mie capacità da marito decente.- Cosa c'è?"

"Provi risentimento verso di lei? Verso Rosalyne?" Domandò senza guardarmi, mi convinsi che proprio lei si sentisse in colpa a causa delle precedenti azioni della sua figura materna. Nonostante questo, mentirle avrebbe peggiorato le sue preoccupazioni poiché sarebbe stato incoerente non confessarle come quel giorno abbia turbato il ragazzo che ero stato e che avevo costantemente provato ad aggiustare.

"Beh, di certo non mi regalò un piacevole dono di compleanno cinque anni fa." Ribattei e provai a suonare il più scherzoso possibile, volevo davvero calmarla: desideravo farle sapere che stavo bene adesso, con lei.

"Mi spiace così tan-"
"Non ti permetterò di dirlo. Non sto mendicando la tua compassione Lumine." Il mio arto scivolò dai suoi capelli alla mascella, passandole il pollice sull'angolo delle labbra con lo scopo di non fare uscire da esse un altro suono impietosito.

"Da quanto tempo siamo qui?" Chiese a bassa voce.

"Dalle due del mattino, otto ore."

"Mi formicolano le gambe Ajax. Possiamo alzarci, per favore?" Io annuii, le diedi un veloce bacio sulle labbra per poi togliere le coperte dal materasso, Lumine si staccò dal mio addome e si allontanò maldestramente dal giaciglio. La vidi raccogliere l'intimo e il suo abito equando mise gli indumenti fu il mio turno di rivestirmi. Dopo pochi secondi fummo pronti per uscire da quella stanza, di colpo però notai del tessuto bianco celato sotto il letto, mi abbassai per scoprire sul pavimento le calze di Lumine. Mi scappò una lieve risata quando mi resi conto che avesse avuto l'ottima idea di nasconderle ieri notte, prima di iniziare.

.°○  DESIRE HER ○°. (Chilumi)⑅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora