CAPITOLO 4

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Lanciai il telefono sul divano e aprii il freezer, tirai fuori una fetta di pizza che avevo congelato qualche giorno prima, la misi in forno e lo accesi. Dopo un quarto d'ora la tirai fuori e la mangiai poi andai a scegliere come vestirmi. Feci una doccia poi indossai un vestitino aderente lungo fino a metà coscia verde chiaro, glitterato. Delle scarpe col tacco bianche. Poi mi truccai in modo semplice e feci i boccoli ai capelli. Orami erano le 9e50 così scesi al piano di sotto, diedi da mangiare a Dogo e lo salutai, presi la mia borsa, le chiavi di casa, il telefono e una bustina di droga.

In quel momento sentii il clacson, mi affrettai a spegnere la luce e uscire di casa, alla guida c'era Gustav, accanto a lui bill e dietro io e tom.

aly: dov'è Georg?

gus: non è potuto venire

aly: ah peccato, comunque grazie per avermi invitata

Mi voltai verso tom, mi stava fissando torturandosi il piercing al labbro. Mi squadrò soffermandosi qualche secondo di troppo sul mio seno. Arrivammo al locale, l'enrata era riservata. Subito ci dirigemmo ad una piccola zona riservata con dei divanetti neri di pelle e delle luci led azzurrine soffuse, io mi sedetti e tom mi si sedette affianco. Mi si avvicinò all'orecchio sfiorandomi la coscia

tom: sei molto sexy vestita così

Il suo piercing freddo mi sfiorò l'orecchio facendomi rabbrividire, lui rise

tom: che sfigata

Io lo guardai male, poi mi alzai e andai a prendere da bere, mi si avvicinò un ragazzo molto carino e mi chiese di ballare. Io iniziai a ballarci e a strusciarmi su di lui, Tom dall'area riservata ci fissò. Io lo guardai negli occhi sorridendo per poi iniziare a limonarmi quel tipo, dopo un po' mi stufai e tornai nell'area riservata. Tom mi guardò tutto il tempo

aly: come mai non ti sei ancora fatto nessuna?

tom: oggi non mi va ma poi cosa te ne frega?

aly: mi chiedevo solo perché un puttaniere come te stia tutto il tempo seduto

Appoggiai la mia borsetta sul tavolino, Tom mi si avvicinò incuriosito. Io tirai fuori la bustina.

tom: dove l'hai presa?

Disse togliendomela di mano.

aly: non toccarla è mia stronzo, e poi non sono affari tuoi

Gliela tolsi dalle mani e lui mi guardò male. La aprii e iniziai a dividerla, me ne feci una striscia.

tom: posso?

aly: come si dice?

tom: stai scherzando?

aly: no

tom: uffa, per favore posso?

aly: molto meglio

Gliela passai e anche lui ne sniffò un po'

tom: cazzo è roba buona

aly: lo so

tom: mi sta già prendendo

aly: io ne tiro un altro po'

Dissi e tirai, lo sballo iniziò ad arrivarmi al cervello, ebbi un capogiro e mi sedetti accanto a tom, lui mi circondò le spalle col suo braccio e io mi appoggiai alla sua spalla. Guardai Bill ballare con una ragazza e sorrisi. Lui mi vide e mi fece l'occhiolino

aly: DACCI DENTRO BILLLL

Lui mi sentì e si mise a ridere

tom: cazzo ti urli stronza?

TOM KAULITZ - (tomxalyse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora