23 luglio
Sono passati due giorni e abbiamo già occupato tutta la casa, a vederla è come se ci vivessimo da sempre. L'abbiamo già fatta nostra e il pensiero che è a nostra disposizione per un altro mese mi da una sensazione così rassicurante e calda che non mi aspettavo. Sta andando meglio del previsto e sono molto felice.
Siamo disordinati, un po' troppo direi, strano da parte mia ma non mi sto per niente preoccupando di sistemare, penso solo a godermi ogni secondo e assaporare ogni momento con lui. Ci stiamo dando all'ozio vero e proprio e facciamo il minimo indispensabile tanto per non dover convivere nel lerciume ma effettivamente solo a guardare la camera da letto ci sono vestiti ovunque, le lenzuola scombinate ma tutto questo mi fa sorridere.
La casa è molto spaziosa e abbiamo anche la piscina.
<A cosa stai pensando?_ arriva Damiano da dietro e mi abbraccia facendomi sentire la sua stretta sui miei fianchi e mi gira a sè.
>Che siamo molto disordinati_rido.
<E chissene frega_mi solleva buttandomi sul letto e inizia a farmi il solletico.
È così felice. Mi riempe il cuore di gioia vederlo così spensierato. È un ragazzo tenebroso e solitario ma con me no. È bello sapere che io conosco tutte le sue sfaccettature e non solo quella che vuole dare a vedere ossia quella del cattivo.
Quando smette di giocare con me si ferma a guardarmi e mi scosta i capelli dal viso:<Mi fai stare bene davvero Elisa._dice sottovoce.
Si attorciglia una ciocca dei miei capelli intorno alle dita nel mentre che lo dice.
>Ah si?
<Si. Non avrei mai pensato di dirlo.
>Cioè?
Si gira sul letto mettendosi di fianco a me a pancia in su guardando il soffitto:<Tutto questo per me è una novità. Non sono mai stato bravo nell'impegnarmi con una sola ragazza per così tanto tempo. Solitamente io sceglievo la ragazza da portarmi a letto, la scopavo e poi sparivo senza farmi più sentire. Ma tu. Cazzo tu mi hai sconvolto i piani. Tu mi fai sempre venire voglia di aspettare il giorno dopo per rivederti, e rivederti ancora e ancora.
Non mi importava di quello che pensassero le altre, per me erano tutte uguali, i loro pensieri non mi interessavano, non le ascoltavo nemmeno quando parlavano, facevo finta di essere interessato solo per secondi fini. Invece con te è diverso. Voglio sapere ogni singola cosa che ti passa per la testa. Cosa ti spaventa e cosa ti rende felice. Voglio sapere anche le cose più inutili e frivole di te. Questa volta, per la prima volta, spero davvero di non rovinare tutto._
Le sue parole mi sorprendono positivamente. Mi giro verso di lui e prendo il suo viso tra le mani:>Ehi guardami, sono qui con te ora e sono la ragazza più felice al mondo, non vedi?
<Lo so, ma questo lo dici ora. E se poi succede che combino qualcosa?_
Lo zittisco e lo bacio.
>Ora devi solo stare zitto.
<Agli ordini capo.

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