14 agosto
>Oi Damiano, domani è ferragosto.
<Quindi?
>Quindi c'è organizzata una festa in spiaggia con un faló, insomma roba da film straniero, e noi ci andiamo.
<Ma Elisa, non conosciamo nessuno e magari non ci sono nemmeno italiani.
>Che importa? Dai l'idea mi entusiasma abbastanza, anche perchè non ho mai fatto nulla di simile e poi questa vacanza è stata pensata appositamente per questo no? Provare cose nuove giusto?
<Ma io con "provare cose nuove" intendevo altro..._si avvicina a me e mi mette le mani sui fianchi._Possiamo fare altro domani..
>Ah si? A cosa ti riferivi?_chiedo stando al gioco.
<A qualcosa di più divertente che un faló sulla spiaggia_mi sussurra all'orecchio, facendomi venire dei brividi per tutto il corpo.
Intreccio le mie mani con le sue e pian piano lui mi fa indietreggiare fino ad arrivare ai piedi del letto dove mi ci fa sedere e poi sdraiare.
<Vuoi vedere?_mi chiede e io annuisco impaziente e curiosa.
Si mette sopra di me e mentre mi bacia mi tiene bloccate le mani sul materasso con le sue.
Il suo profumo è intenso e dolce, si leva la maglia e subito dopo leva la mia. Mi bacia con leggerezza il collo e poi inizia con la lingua a fermarsi in alcuni punti, prima ai capezzoli poi all'ombelico fino ad arrivare all'elastico delle mutande. Le abbassa piano, così piano che non resisto, di impulso mi libero una mano e gliela poggio sulla testa stringendogli i capelli. Sento che si ferma e sorride ma poi continua con il suo giochetto perverso. Perdo il controllo della situazione, non trattengo nè rumori nè ansimi e mi lascio completamente andare. Quando credo che abbia finito e lo vedo sollevarsi, si slaccia i pantaloni e si leva i boxer e indossa un preservativo nel tempo record di un secondo probabilmente. Mi guarda, si avvicina e si infila dentro di me e ad ogni suo movimento io mi adeguo perfettamente, come se fossimo stati fatti apposta, come se stessimo eseguendo una coreografia.
I suoi occhi freddi sono aperti e mi fissano dolci, e nei movimenti i suoi capelli si muovono sul viso, è talmente bello da togliermi il fiato.
Ha le labbra leggermente socchiuse dalle quali fuoriescono respiri affannosi ad ogni spinta e d'un tratto, tra un gemito e l'altro, a fatica dalla sua bocca sento delle esatte parole che non aveva mai pronunciato fino ad ora:<Elisa, io ti amo.
D'improvviso lo sento più rigido e capisco che è sta per arrivare al culmine. Gli prendo il viso tra le mani e guardandolo negli occhi dico:>ripetilo.
<Ti amo Elisa.
Queste esatte parole, dette da lui in questo momento, mi fanno talmente felice che il sorriso sulla mia faccia mi si stampa in automatico.
>Dillo ancora.
<Io. Ti. Amo._Chiude gli occhi e si abbandona su di me mentre io gli accarezzo i capelli leggermente inumiditi dal sudore. C'è un lungo momento di silenzio e poi decido di romperlo sussurrando:>Anch'io ti amo Damiano.
Lui alza la testa e si solleva sui gomiti, mi guarda e mi bacia la fronte.
Poi accarezzandomi una guancia mi dice:<Hai visto allora che ci sono cose da fare più divertenti di uno stupido faló_sorride.
Ricambio la carezza e con sguardo dolce ma sarcastico rispondo:>Non importa, domani a quella festa ci andiamo lo stesso._gli faccio l'occhiolino e lui sbuffa ributtandosi su di me come se avesse perso le speranze.
Questa volta ho vinto io, anzi diciamo che abbiamo vinto entrambi.

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