10 agosto
Stasera è la notte di San Lorenzo. È sempre stata una delle mie sere preferite. Sin da piccola non ho mai saltato un 10 agosto per nessun motivo al mondo. Ogni anno dovunque mi trovi, con chiunque mi trovi io esco a guardare il cielo e tentare di riuscire a beccare una stella cadente e qualche volta le ho anche viste. Non lo faccio per un fatto di superstizione o per esprimere desideri, io mi soffermo ogni 10 agosto a osservare le stelle cadenti proprio perché mi affascina l'idea, mi ricorda di quanto noi siamo piccoli rispetto al tutto.
Ho cercato anche di spiegare la mia visione a Damiano, ma a lui non cambia niente è una sera come le altre, d'altronde posso renderlo romantico quanto voglio ma se uno nasce quadrato non può morire rotondo, ma non importa mi sono innamorata di lui proprio per come è.
In ogni caso, anche se non ci crede in queste cose ha comunque intenzione di rendermi contenta e passare la sera a guardare le stelle, perciò stiamo preparando tutto per rimanere in spiaggia fino a tardi.Arriviamo alla prima spiaggia libera che troviamo e ci sistemiamo il più comodi possibili, per ora fa ancora caldo e si sta ancora bene in pantaloncini e maniche corte. Mettiamo degli asciugamani per terra e in più abbiamo portato un paio di cuscini, due laterne e qualche birra e snack, non si sa mai.
Sono già le 22, in spiaggia ci siamo solo io e Damiano, lui sdraiato con un braccio dietro la testa e io che poso la mia sul suo petto ed entrambi osserviamo il cielo.
<Non capisco perché ti piaccia così tanto._bisbiglia.
>Non lo so, mi dà un senso di pace.
<A me terrorizza.
Mi alzo e lo guardo stranita.
<Si beh insomma, mi fa sentire impotente.
>Ma noi lo siamo.
<Lo so ma non mi piace pensarlo. E poi guardare le stelle mi mette paura. Mi ricorda l'incidente in moto che ho fatto. L'ultima cosa che mi ricordavo prima di perdere completamente la memoria era il cielo di quella sera. Talmente bello quanto buio. Io sdraiato sull'asfalto, dolorante mentre d'un tratto il buio di quel cielo si è colorato di luci rosse e blu ed erano quelle dell'ambulanza. Poi il nulla. Ecco perché non sono un amante delle stelle e tutte queste cose..
Lo guardo con occhi tristi e gli passo una mano tra i capelli: >Non mi avevi mai detto questa cosa.
Mi prende la mano e la bacia.
<Lo so, non mi piace molto parlare di questo lo sai.
>Se me lo avessi detto prima, non avremmo passato la serata così.
<Nono, ma va bene. Ora posso cambiare il ricordo, e lo posso sostituire con qualcosa di bello.
Sorrido.
<Sto parlando di te.
>Avevo capito scemo._ e si avvicina per baciarmi.
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Elisa pov
Teen FictionPremessa Questo Elisa pov non è una storia vera e propria come la precedente. Non vi aspettate dei veri e propri capitoli ma piuttosto dei brevi racconti di diverse giornate che vive Elisa. Mi scuso in anticipo per le cringiate che leggerete ma in q...