18 agosto
Io e Damiano non ci siamo più rivolti la parola da dopo la discussione di ieri.
Sono le 9:14 e stiamo preparando le ultime cose per poi ripartire. Abbiamo il volo oggi alle 10:30.

Sta notte mi è sembrato di dormire con uno sconosciuto. Non mi ha guardato, non mi ha parlato ed è rimasto dalla parte opposta del letto senza mai avvicinarsi. Gelido come se fosse un pezzo di ghiaccio. Non mi sono mai sentita così distante da lui da quando ci conosciamo, nemmeno quando non sapeva chi io fossi.

<Sei pronta?
Sono le prime parole che sento uscire dalla sua bocca e le dice senza neppure guardarmi in faccia.
>Si._rispondo a bassa voce.
<Allora dai chiudiamo la casa e iniziamo ad andare all'aeroporto.

Dopo quelle parole non l'ho sentito più parlare fino alla fine del viaggio. Sull'aereo silenzio di tomba. Ha passato tutto il tempo a guardare fuori dal finestrino con le cuffie alle orecchie. Ho provato a prendergli la mano ma l'ha tolta subito. Ho lasciato perdere.
Ora stiamo aspettando un pullman per riportarci a casa. Siamo alla fermata e lui sta fumando.
Si gira verso di me, aspira e trattiene un po', poi butta fuori e mi parla:<Quando saremo arrivati, tu scenderai alla fermata per casa tua, entrerai e ti inveterai qualche scusa per il nostro rientro anticipato, dirai che va tutto bene.
>Ma non va bene in realtà, non è così Damiano?
<Devo stare da solo per un po'.
>Damiano io ti amo davvero.
<Sta arrivando il pullman._ dice facendo un ultimo tiro. Lancia la sigaretta e appena il pullman si ferma sale.
Il tragitto in pullman dall'aeroporto a casa è di qualche minuto ma mi è sembrato ancora più lungo che quello in aereo in sè.
Scendiamo entrambi alla fermata, che dista poco da casa mia. Damiano prende le valige dal pullman che appena scaricate lascia la fermata.
Non c'è in giro anima viva, siamo solo io e lui, in silenzio che decido di rompere.
>Allora?
<Allora niente, siamo d'accordo? Entra e di ai tuoi che è andato tutto bene.
>Si ma mi chiederanno perché siamo tornati prima.
<E allora digli che gli hai fatto una sorpresa, che ne so.
>Va be mi inventerò qualcosa. E io e te invece?
<Noi.. Non ti preoccupare, mi farò sentire. Ciao Elisa._dice con voce bassa.
>Ciao Damiano.

Entro in casa e c'è uno strano silenzio. Mio fratello è ancora in vacanza con Vic, hanno scelto di fare un interrail perciò ora non so in che città siano.
Vado verso la cucina e trovo mia madre che sta impastando qualcosa.
<Elisa! Che spavento! Oddio ma come mai sei qui? È successo qualcosa?
>Nono mamma tranquilla, non è successo niente di che, a cena vi spiego tutto._mento.

Alla fine ho detto ai miei che io e Damiano abbiamo deciso di tornare prima perchè c'è stato un problema col pagamento della casa, non sapevo che altro inventarmi ma diciamo che se la sono bevuta. Ho improvvisato qualcosa e li ho tranquillizzarli.
Damiano ovviamente non si è fatto vivo ma me lo aspettavo. Conoscendolo si prenderà del tempo e finchè non capisce cosa vuole fare, non si farà sentire. Ma non mi importa, io aspetterò.

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