25 agosto pt2
Esco dalla vasca e mi metto un asciugamano addosso mentre ne cerco una anche per Damiano in camera mia.
<Ma dove vai resta qui_mi chiede supplicante.
>Meglio asciugarsi e vestirsi che i miei arriveranno adesso presumo_dico ad alta voce dall'altra stanza. Rientro in bagno e Damiano è ancora nella vasca, gli porgo un asciugamano pulito e continuo_ ci è fin troppo andata di lusso che non siano ancora tornati.
<E che lusso_bofonchia Damiano mentre mi squadra nell'asciugamano bianco che mi copre.
>Dai esci da lì scemo_sorrido.

Mentre mi vado a vestire in camera, Damiano resta in bagno a cambiarsi rimettendosi i vestiti che aveva quando è arrivato e che ha lasciato sul tappeto del bagno prima di entrare in vasca.
Mi sto infilando dei jeans quando mi sento chiamare da lui con voce piuttosto alta.
<ELISA.
Mi giro e me lo ritrovo sulla porta di camera mia mentre mi mostra il mio telefono.
>Cosa c'è?_rispondo mentre mi abbottono i pantaloni.
Mi porge il telefono con aria disgustata e con disprezzo nella voce mi dice:<tieni, ti è arrivato un messaggio da Marco, rispondigli pure.

M: Sei scomparsa?

Quando è arrivato Damiano mi sono completamente scordata di rispondergli.
>E esattamente perchè ora saresti incazzato?
<Mi prendi per il culo vero?_dice.
>No sono seria.
<Elisa tu a volte mi sembri stupida! Mi fai esasperare.
>Ti sembro stupida?
<Ti scrivi con quel coglione della Grecia senza dirmelo, che per colpa sua abbiamo litigato e mi chiedi pure perchè sono incazzato.
>Non mi sembra il caso di incazzarsi.
<Ma porca troia, Elisa! LEGGI, GUARDA. Gli hai mandato l'ultimo messaggio 5 minuti prima di scopare con me!
>Ma cosa cazzo ne potevo sapere io che saresti venuto! Damiano questo discorso non sta in piedi, questa volta non ci casco nei tuoi giochetti di gelosia. Marco non l'ho cercato io. Mi ha scritto lui per sapere se fossimo partiti e poi l'ho continuato a sentire solo perchè non avevo niente da fare e tu sei sparito come sempre senza dirmi niente. Non me ne frega un cazzo di quel ragazzo e non me ne è mai fregato, te l'ho già detto. Però ora la devi finire di comportarti così, ti devi fidare. Vuoi leggere cosa ci siamo detti per una settimana? Io parlavo di te, sempre. Toh guarda se non ci credi._allungo la mano e gli restituisco il cellulare finendo così il mio monologo innervosita e grintosa e vedo sul suo viso un' espressione attonita e sorpresa, probabilmente non si aspettava questa reazione da parte mia, ma mi sono stufata di essere ragionevole e pacata perchè a quanto pare con lui non serve.
Un po' timidamente prende il telefono e scorre per leggere le poche conversazioni che ho avuto con Marco e ben nota che effettivamente non gli ho mentito perchè è vero che ho parlato spesso di Damiano a Marco.
<Ok.._sbuffa.
>OK? Tu hai fatto tutto sto casino e mo sai dire solo ok?
<Si ok ho esagerato lo ammetto._dice seccato.
>No no no carino. Non ti permetto di fare lo scocciato!_ironizzo mentre mi avvicino.
Gli prendo il viso tra le mani e lo tranquillizzo:
>Facciamo così, tu la smetti di fare ste scenate di gelosia, di picchiare gente a caso e di sparire per giorni senza farti sentire e io in cambio ti prometto che smetto di scrivere a Marco se è lui che ti da fastidio.
<Si.
>Si cosa?
<Lui mi innervosisce parecchio.
>Va bene allora è un patto? Te l'ho detto non mi importa nulla né di lui né di nessun altro.
<Ci sto._ mi lascia un bacio sulla fronte e due secondi dopo sentiamo la porta di casa aprirsi e mia madre che urla dal piano di sotto:<Elisa siamo tornati.

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