Qualcuno impostò la sveglia alle otto del mattino, non vi dico nemmeno quanti santi sono usciti dalla bocca di Tom.
Cercammo questa maledetta sveglia, che suonava all'impazzata, per tutta casa.
Ero così assonnata, e pensare che la sera stessa sarei partita.
Mentre scendevo le scale, inciampai tra uno scalino ed un altro, rotolai giù subendomi ben quindici gradini.
Mi feci un male tremendo.
Bill vide la scena e scoppiò a ridere, come al solito.
Ride per ogni cosa.
<<Bill ma che ti ridi, dammi una mano>> affermai con un sorrisino in volto.
La scena faceva al quanto ridere ma io mi feci davvero male, nulla di insopportabile ovviamente.
Tom stava continuando a cercare la sveglia che ci svegliò, si accorse di noi solo quando passò nel corridoio.
<<Ma... Che mi sono perso?>> disse tom aggrottando la fronte e con un sorriso sul volto.
Stava per ridere anche lui.
Potevo accorgermene dal sorriso sempre più tirato e dall'espressione buffa che aveva in volto.
<<Allison è caduta dalle scale per trovare questa maledettissima sveglia>> Disse Bill ridendo come un matto.
La risata di Bill era buffa, visto che fumava quasi un pacchetto al giorno.
Era una risata a polmoni aperti.
Il che faceva riderissimo, specialmente a Tom.
Iniziammo a ridere tutti e tre, ancora con la sveglia che suonava ed ancora mezzi assonnati.
Tom scese al piano di sotto e mi porse una mano per aiutarmi ad alzarmi.
Quando mi alzai, sentii il forte rumore della sveglia nelle vicinanze, mi avvicinai al divano letto e mi abbassai per vedere se c'era la sveglia ed infatti era proprio li sotto.
<<Che ci fa una sveglia sotto al divano?>> chiesi mostrando a tutti la sveglia rossa per poi spegnerla.
Tom guardò Bill con un occhiata complice.
<<Sarà stato sicuramente Bill stanotte, è il solito sonnambulo di sempre>> disse con un smorfia in volto.
Non mi ero mai accorta che Bill fosse sonnambulo e pure conviviamo insieme da quasi un anno.
<<Quindi deduco che la avrà anche impostata>> chiesi curiosa guardando i due.
<<Io non saprei come risponderti visto che non ricordo niente di tutto ciò>> affermò Bill con espressione seria.
Con una risata mi alzai ed andai a fare colazione, ero un po' traballante dopo la caduta ma riuscii ad arrivare facilmente in cucina.
Presi il latte e lo versai in una tazza e poi presi i cereali e li versai dentro.
I due si sederono a tavola con me e copiarono le mie azioni.
Durante la colazione non facemmo altro che ridere e scherzare, per non parlare delle battutine che dissero i due coglioni per la mia caduta al quanto discutibile.
È in quel momento che mi resi conto di essere fortunata ad avere degli amici così, prima di venire qua avevo pochissime amicizie rivelatesi false ed in rispettose nei miei confronti.
Con il mio arrivo a Berlino, la mia vita cambiò in meglio e per ciò, questa città, questa gente, questa casa avranno sempre una parte del mio cuore.
Ma soprattutto ì gemelli Kaulitz che mi sopportano e supportano.
Non li dimenticherò mai.
<<Ragazzi, visto che è l'ultimo giorno che rimango qui, che ne dite se andassimo in piscina?>>
Chiesi con speranza che i ragazzi mi dicessero di sì.
<<Va bene, però facciamo venire anche Gusta e Georg>> affermò Tom. Dovevo assolutamente parlarci, non potevo andarmene così.
In fondo i miei sentimenti non sono cambiati.
<<Si anche per me va bene, ci divertiremo>>
Disse bill entusiasta della mia proposta.
Tom avvisò gli altri della giornata che a breve trascorreremo insieme, e ci andammo a mettere i costumi.
Misi semplicemente un pareo bianco con degli infradito neri.
Tom mise solo un costume rosso senza maglia.
Il rosso gli donava.
Era bellissimo anche in costume, soprattutto in costume.
Andammo in macchina di Bill per poi prendere a Gustav e Georg ed andare in piscina.
Per tutto il tragitto cantammo le canzoni della loro Band e spettegolammo a più non posso.
All'arrivo in piscina, pagammo per poi buttare le asciugamani al suolo e fare dei tuffi "olimpionici".
Per prima cosa buttai Gustav in piscina con uno spintone fortissimo e poi spinsi anche Bill che mi mandò a fanculo.
Tom vide la scena e per ripicca mi prese in braccio a mo dì principessa e ci buttammo insieme, e per ultimo Georg che accidentalmente tirammo le gambe dal bordo piscina e cadde.
In piscina ho il dovere morale di affogare tutti, a quale scopo? Non lo so, mi diverte vedere i miei amici affogare.
Tom mi prese sulle spalle e Bill prese in braccio Georg, Gustav faceva l'arbitro.
Iniziammo a picchiarci senza un domani, io lanciavo alcuni schiaffi da far paura ma anche Georg, con i suoi spintoni, era forte.
Decisi di usare la sua stessa moneta così gli diedi uno spintone con una forza innata e con la complicità do Tom che diede uno sgambetto a Bill e caddero tutti e due nell'acqua.
L'unione fa la forza d'altronde.
Dopo questa folle battaglia andai a prendere un po' di sole sul lettino e Tom mi raggiunse, eravamo intrecciati l'uno con l'altra.
Quindi persi definitivamente le aspettative di un bel corpo abbronzato.
Ci rilassammo così tanto da addormentarci sotto al sole.
Dopo poco ci risvegliammo tutti sudati, i nostri corpi si stavano fondendo del tutto.
Io mi alzai per prendere un'asciugamano e metterla sulla visiera del lettino in modo tale da coprirci per un po' le facce.
Dovevamo parlare.
Lo raggiunsi di nuovo girandomi con il viso verso di lui.
<<Come mai hai messo l'asciugamano? Vuoi fare qualcosa di sporco eh?>> disse tom con una smorfia in volto.
<<No scemo, dobbiamo parlare prima che me ne vado.>>
Tom incupì lo sguardo e i suoi occhi ad un tratto parvero vuoti.
Credevo non volesse parlare perché sennò avrebbe ricordato che fra meno di cinque ore sarei partita.
<<Non abbiamo nulla di cui parlare, le nostre strade si separeranno.>> disse infastidito.
Non capivo perché si infastidì, credeva che me me sarei andata senza nemmeno rivolgergli la parola?
Beh, io non sono quel tipo di ragazza.
<<Stronzo, volevo solo lasciarti con un immagine più dolce visto che sono la solita stronza. Ma in confronto a te...>> dissi incazzata.
Si può parlare così alla propria ragazza?
<<Mi lascerai con un immagine ancora più bella di "dolce". Mi lascerai con tutti i bei momenti passati insieme, di tutte le risate, i pianti. Mi lascerai con l'immagine di "Migliore donna che io abbia mai incontrato", migliore inquilina, con le migliori scopate e soprattutto con un cuore migliore. E questo non me lo ricorderai con una semplice chiacchierata perché ormai tutto quello che abbiamo passato insieme rimarrà nel mio cuore.
Adesso sta zitta e baciami>>
Io obbedii alle sue parole e lo baciai.
Sentivo i nostri respiri unirsi, le nostre lingue intrecciarsi ed il suo battito accelerato.
Quando mi baciava entravo in un mondo parallelo.
Li volevo sempre di più, ne diventavo ingorda.
<<Ehi piccioncini, dateci un taglio>> disse Georg alzando l'asciugamano che divideva la fantasia dalla realtà.
<<Dio, lasciali stare, non si vedranno più>> disse Gustav rimproverandolo.
Arrossimmo tutti e due.
Si fece l'orario di cena e ci trovammo costretti a tornare a casa.
In macchina schiacciai un pisolino perché ero molto stanca e alle 22:00 mi sarebbe aspettato il volo per francoforte.
Dovevo essere piena di energie.
Al nostro ritorno mi andai a fare la doccia per poi frami la valigia.
Uscita dalla boxer doccia mi avvolsi in un accappatoio ed iniziai ad asciugarmi.
Sfilai dalla cassettiera un reggiseno uno sleep ed un paio di calzini per poi prendere d'armadio un Top rosso con un pantaloncino nero.
Appoggiai la valigia sul letto e la aprii, misi tutto quello che c'era nei mobili, armadii eccetera.
L'unica cosa che rimasi li fu il mio profumo.
Sapevo che a Tom gli piaceva, per questo gli feci un piccolo regalo per ricordarsi sempre del mio odore.
Lo avrei messo sul suo comodino quando non era presente in camera.
Per chiuderla fu un impresa infatti Bill mi venne a dare una mano.
Stavo letteralmente scivolando per chiudere quella dannata valigia.
Dopo un po' riuscimmo finalmente a chiuderla e la trascinai giu per le scale.
Tom era in cucina che preparava dei tost per cena, così sfruttai il momento per posargli il profumo sul comodino.
Salii al piano di sopra e aprì la porta della camera di tom, posai il profumo e gli lasciai un biglietto.
"Così non ti dimenticherai mai di me, Ti amo"
In fin dei conti sono una romanticona.
Scesi in cucina e mangiammo tutti e tre questi amatissimi Tost, fatti con tutto l'amore è l'impegno di Tom.
<<Ragazzi, sono le 21:31 credo sia il momento di andare>> dissi con un espressione cupa in volto.
In fin dei conti ero triste, faticavo a lasciare quei die casi umani da soli.
Tom e Bill non dissero una parola, raggiunsero la macchina e ci mettemmo comodi per andare all'aeroporto.
Arrivammo li in perfetto orario, mancavano esattamente due minuti all'arrivo del volo.
Mi salii un'angoscia indescrivibile ma parliamo del mio futuro.
Se io non mi garantisco un futuro migliore chi lo farà per me?
Iniziai con il salutare Bill.
Mi avvicinai a lui e presi il suo volto, rigato dal trucco sciolto, fra le mani e appoggiai la sua fronte alla mia.
<<Bill, prenditi cura di te stesso, prosegui per la tua strada e non farti abbattere da nessuno. Ti ho amato come un fratello e continuerò a farlo.>> dissi piangendo.
<<Ti voglio bene sorellina, dimostra al mondo la donna che sei>> affermò Bill.
Mi abbracciò e mi baciò la guancia bagnata dalle lacrime.
Per ultimo salutai Tom.
Corsi da lui e lo abbracciai forte, appoggiando un orecchio sul suo petto.
<<Abbi cura di te, Tom. Ti auguro di trovare una donna che ti ami più di quanto io ti abbia amato.
E mi raccomando, non dimenticarti della promessa fatta da piccoli, prenditi cura di Bill.>>
Dissi queste parole con il sottofondo del pianto di Tom, singhiozzava.
Ci tiene davvero tantissimo a me.
<<Non cambiare per nessuno e fatti valere, sempre!Sai che non sono bravo con le parole ma Ti amo.>>
Le mie pupille si dilatarono e il cuore mi uscii dal petto.
<<Anch'io, più di qualsiasi cosa>> dissi con gli occhi rossi per il pianto.
<<L'aereo è arrivato, buon viaggio Sally.>> disse Bill.
<<Buon viaggio Sally>> disse Tom con una mano sul cuore.
<<Arrivederci coglioni.>> dissi per sdrammatizzare.
Prima di salire li salutai per l'ultima volta con un cenno con la mano per poi affrontare il mio futuro e salire in aereo.
Oggi, 7 luglio 2020 c'è stata la fine dell'era più bella della mia vita.Abbiamo chiuso tutti quanti una porta per sperar di aprire un portone.
Con Bill e Tom spero che non sia un "addio" ma bensì un "arrivederci" perché ormai convivere ci ha costretti a legare tutti e tre da un filo sottile e non voglio che si spezzi.
La nostra connessione ci dovrà sempre essere.
Specialmente quella fra me e Tom.
Con lui ho passato un anno meraviglioso, abbiamo imparato a conoscerci, a fidarci l'uno dell'altra, a sostenerci e a difenderci.Siamo sempre stati io e lui contro il mondo.
Lo amo più di me stessa e spero che trovi in qualche altra ragazza la felicità che con me ha trovato.Fine.
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Spazio autrice❤️🩷
Heii ragazzi/e purtroppo It's Him and I e ufficialmente finito, da come avrete letto.
So di essere stata un po cattivella con questo finale inaspettato ma ho trovato giusto che, sia Tom che Allison abbiano intrapreso strade diverse.
Se vi state preoccupando per una prossima storia, vi rassicuro dicendo che fra pochissimo tornerò con una nuova storia, ovviamente su Tom.
Vi posso soltanto dire che sarà mille volte più bella di questa, piena zeppa di colpi di scena, momenti spicy e molte altre cose.
Se la volete leggere, troverete la storia a breve sul mio profilo.
Bacii💕
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It's Him And I {Tom Kaulitz}
RomanceAllison ha 17 anni ed è una bellissima ragazza dai capelli biondi, gli occhi marroni, labbra carnose ed un fisico da urlo, tutto racchiuso in un metro e sessantuno di altezza. Le sue passioni sono quelle di guidare la sua moto, disegnare e farsi le...