Le labbra scesero a quel punto a baciarle il collo in particolare alla clavicola sentendola respirare affannosamente...
Trattenendo i gemiti..
> disse lui sussurrando sulla sua pelle continuando a baciare delicatamente la clavicola stimolandola anco...
Il vento solleticava i capelli del ragazzo mentre osserva dalla finestra della sua camera, tutte le persone divertirsi in piscina. Non riusciva mai a comprendere come potessero le persone divertirsi in un modo così stupido. Per non parlare di quelle che vanno in discoteca, quelle che si ubriacano è così via.
Molto probabilmente il motivo per cui non riesce a capirlo è proprio perché lui è diverso dagli altri. Non riesce a fare quelle cose che farebbero gli altri. Non perché non sarebbe in grado di farle ma perché non si divertirebbe ugualmente.
Ad un certo punto le braccia di qualcuno lo avvolsero da dietro, stringendolo forte. Facendolo quasi sussultare per lo spavento essendo che non se lo aspettava.
<<Ti sei spaventato...>> disse la ragazza ridendo leggermente
<<Non ti ho sentito alzarti..>> disse lui cercando di guardarla anche se era impossibile
<<Beh ci credo...eri concentrato a guardare lì giù.>> disse lei staccandosi per poter guardare anche lei <<cosa c'è di così tanto interessante?? Stavi guardando qualcuno vero??>>
<<Non stavo guardando nulla di particolare. Stavo solo osservando quanto io sia diverso da loro.>> disse lui leggermente triste
Julia smise di fare la finta gelosa e si voltò verso di lui. Capiva quella sensazione. Perché anche lei era diversa da loro.
<<Tutti noi siamo diversi. Però capisco cosa vuoi dire...molte volte anche io mi rattristo guardando gli altri vedendo che io non riesco ad essere come loro>> ammise lei
<<Più che altro...sono proprio stupidi. Come fanno a divertirsi in quel modo??>> disse più che chiederlo
Lei fece spallucce. <<Siamo diversi. Magari loro si divertono perché vedono cose che noi non riusciamo a vedere..>>
Chishiya sorrise a tale affermazione. Era così fortunato ad aver trovato una persona come lei. Non voleva perderla per nulla al mondo.
Ma poi il ricordo dei suoi genitori gli ritornò in mente. Nel mondo reale aveva così tante responsabilità. Doveva sposarsi con una donna del suo stesso rango.
All'inizio non gli importava, anche perché non credeva nell'amore. Ma ora aveva conosciuto lei. E non poteva fare a meno di voler passare tutta la vita insieme a lei.
Non le aveva ancora detto nulla riguardo ai suoi genitori e onestamente aveva paura. Molta paura.