(George in questo capitolo non è esattamente femminista... scusatemi se potrebbe darvi fastidio ma serve a me per rendere più realistico il tempo di ambientazione :/)
Un mese dopo... inizia agosto.
Io e Nicole conviviamo nel mio appartamento già da un po', ma è molto piccolo per pensare di far crescere dei bambini qui dentro, anche se stiamo tentando di averne già da ora; quindi, stiamo cercando una casa più grande che rispetti le nostre esigenze.
Tutto inutile, Londra sembra a corto di appartamenti per noi, e Nicole continua a non rimanere incinta.
Una mattina ci è venuta a trovare mia madre
M – avete trovato qualcosa?
G – no mamma, sembra che tutti siano passati prima di noi
N – non possiamo continuare a vivere in questa casa...
M – avete ragione a lamentarvi, questa casa andava bene quando George viveva da solo ma ora...
Il suo viso improvvisamente cambia, come se le fosse venuta un'idea
G – che hai in mente?
M – perché non vi trasferite a casa mia?
G – e tu?
M – potrei vivere qui
G – mamma non devi-
M – non preoccuparti per me, andrà bene, da quando Hannah è andata via non ho bisogno di quella casa
Guardo Nicole
N – potremmo provarci...
Annuisco
G – va bene, ma... mamma se qualcosa non ti piace qui dentro dimmelo
Annuisce sorridente.
Nei giorni successivi abbiamo comprato i mobili nuovi per la casa per poi montarli, Clay mi ha dato una mano per questo.
Una mattina, mentre stavamo montando l'armadio per la camera da letto mia e di Nicole
N – ragazzi... io vado a prendere delle cose che ho lasciato da mia madre
G – va bene tesoro, torni per pranzo?
N – non so, ma conosci mia madre, mi tratterrà sicuramente più di mezzora, vuoi che vi prepari qualcosa da mangiare prima che esca?
G – no, sta tranquilla
Nicole esce dalla stanza socchiudendo la porta per non far arrivare la polvere dal trapano nelle altre stanze, sentiamo il portone della casa muoversi, è andata via.
D – siamo soli?
G – così sembra
Dico sorridendo, allunga una mano verso di me e mi da un pizzicotto sul culo
G – AIA!
D – non urlare
Gli accarezzo la guancia
G – perché non ti piace quando urlo?
Ridacchia e poi mi bacia stringendomi a sé e strizzando con una mano la stessa chiappa che prima aveva pizzicato.
Si sente un altro rumore dal portone, ci allontaniamo immediatamente.
G – vado a controllare
Velocemente faccio un giro della casa, non c'è nessuno.
Torno da Clay
G – forse era qualche altro portone... qui non c'è nessuno...
Mi prende una mano
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Un piccolo segreto - DNF
Fanfictionsiamo negli anni 50, quando le persone omosessuali non erano libere di essere se stesse a causa della forte discriminazione che caratterizzava la società, Clay e George vorrebbero amarsi come fanno tutte le persone "normali" ma per loro non sarà cos...