Grazie

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George pov

quando mi sono svegliato ero solo in casa... forse è meglio così... posso stare un po' da solo senza che nessuno mi dia fastidio. 

Le ore passano ma nessuna notizia di Nicole arriva, inizio a preoccuparmi... nonostante tutto le voglio bene. 

Preparo la cena, anche per lei... ma ancora non tornava, mangio, aspettandola, ma niente... stavo quasi iniziando a pensare il peggio. 

Mi metto sul divano sperando che sarebbe tornata presto e che non gli fosse successo niente. 

La porta poco dopo di apre, mi alzo di scatto

G – Nicole dove sei-

Non riesco a finire la frase che dalla porta spunta Clay, i miei occhi diventano lucidi e quasi scoppio a piangere

G – non... non è possibile... ho le allucinazioni

Da dietro le spalle di Clay compare Nicole, sorridente

N – George... voglio rimediare ai miei errori...

La guardo confuso

G – mi stai dicendo che è reale?

Dico indicando Clay, lui ridacchia

D – si che sono reale...

Con una mano tocco il suo petto per essere sicuro di non star sognando... inizio a piangere e cerco di parlare

G – come è possibile?

Clay mi abbraccia dicendo che non c'è più bisogno di piangere, che ora è qui con me e ci sarà per sempre

N – i soldi posso fare di tutto...

G – sei stata tu?

Annuisce, mi allontano da Clay per poterle parlare

G – perché?

N – George... anche se non sono ricambiata, e lo so, io sono sempre stata innamorata di te... speravo di poterti rendere felice... ma quando ho parlato con Clay, mi sono resa conto che io non sono nessuno nella tua vita... anzi, sono solo un intralcio per la persona che vuoi davvero... Clay...

G – pensavo che mi avessi portato via Clay perché mi volessi solo per te...

N – quando ho parlato con la mia amica... non credevo che facesse un gesto del genere... io soffrivo... ma ti vedevo così tanto felice che quasi dimenticavo quello che tu facessi con il tuo ragazzo... quando poi te lo hanno portato via... ho visto un George che non avrei mai pensato di vedere... i tuoi occhi spenti, le tue parole fredde e le lacrime versate ogni giorno... mi sono sentita la persona più di merda della storia... e sono andata a prendere Clay

Quasi riiniziavo a piangere per il gesto di Nicole ma volevo sapere di più

G – ti hanno permesso di portarlo via?

N – non è stato così semplice... ho dovuto pagare una cifra assurda e dichiarare che mi sarei presa cura di lui e della sua mente "perversa"... per questo sono scomparsa tutto il giorno

La abbraccio

G – grazie

N – voglio solo vederti felice...

Mi allontano da lei e guardo Clay negli occhi poi lo bacio... e finalmente posso rivedere quel suo magnifico sorrido...

G – ora non penso che tu debba rimanere in questa casa...

Dico a Nicole

G – infondo è mia...

Il suo viso si inscurisce...

N – ti prego fammi restare...

G – perché dovrei?

N – sono una donna sterile e presto divorziata... quale uomo mi prenderà al suo fianco? Non vi darò nessun fastidio... ma fammi rimanere qui... ti prego

Guardo Clay

D – penso che dovremmo concederglielo...

Annuisco

G – va bene... ma delle cose che succedono in questa casa non si farà parola, ok? Non ci vorrai mica mettere in pericolo?

Scuote la testa

N – sarò muta... e farò solo la donna di casa, ok?

G – va bene...

La nostra vita è andata avanti per il meglio... nessuno ha più parlato di Clay in modo negativo, è potuto tornare a lavorare nel suo amato bar e io ho potuto amare lui al meglio.

* quaranta anni dopo *

Io e Clay abbiamo rispettivamente 66 e 63 anni... 

I tempi sono cambiati e solo ora possiamo amarci anche in pubblico... 

A Londra è arrivato il pride e, nonostante la nostra età avanzata, noi siamo sempre presenti ogni anno. 

Ci teniamo per mano e ci baciamo ovunque, senza più nessuna paura... io e Clay siamo una normalissima coppia ora. 

Nicole ci ha lasciato qualche anno fa... è stata colpita da un cancro al seno che non è stato preso in tempo... ma non finirò mai di ringraziarla... alla fine di tutto è riuscita a rendermi felice... non sono mai riuscito a ringraziarla davvero, e questo un po' mi fa male, l'ho fatta soffrire e quasi non me ne è fregato niente, sono stato così egoista, ma Clay mi ripete sempre che lei sa quello che ha fatto e sa che io le sono grato. 

Clay, al contrario, sente sempre uscire dalla mia bocca le solite parole

G – grazie di avermi accompagnato in questa vita, e grazie di avermi regalato la felicità

E lui risponde sempre

D – grazie a te di esistere...

Per poi darmi un bacio... 

E grazie "piccolo segreto" per avermi portato fin qui.

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fine... sono soddisfatta di questa storia? Non lo soooo... ho deciso di iniziarla in un momento parecchio brutto e ci ho messo una vita a finirla...

datemi voi il vostro parere in un commento o lasciate semplicemente una stellina se vi è piaciuta :]

ci sentiamo alla prossima storia ;)

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Un piccolo segreto - DNFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora