Verità

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Mi sono presentato alla centrale di polizia

Poliziotto – Buongiorno signore

G – salve, potrei fare una domanda

P – emh... va bene

G – vorrei delle informazioni sull'arresto di Clay Wastaken

P – non posso dare informazioni su un nostro detenuto, mi dispiace...

G – non voglio sapere di lui, ma della persona che lo ha sbattuto dentro

P – signore le ripeto che non-

G – la pago

Il silenzio cade tra noi, poi sospira

P – non voglio i suoi soldi... è stata una donna a denunciare dei comportamenti strani mentre lavora, noi abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo indagato e abbiamo le prove che ha avuto dei rapporti con altri ragazzi

G – sapete anche chi sono questi altri ragazzi?

P – no, ma probabilmente sono quelli che vanno nei locali per gay

G – capisco

P – posso chiedere come mai è interessato?

G – è stato il mio testimone di nozze... volevo sapere cosa ho rischiato

P – capisco... ora è al sicuro

Dice sorridendo, saluto con cortesia ed esco dalla centrale. 

"una donna" è stata davvero Nicole...

Arrivo a casa

G – NICOLE

N – dimmi tesoro...

G – siediti dobbiamo parlare

N – mi fai preoccupare così

G – siediti

Si siede sul divano e io accanto a lei. 

Con tutta la calma possibile inizio a parlare

G – devi dirmi qualcosa?

Non risponde

G – Nicole... sono stato alla centrale che ha arrestato Clay... te lo chiedo di nuovo... devi dirmi qualcosa?

N – no, io non c'entro niente

G - oh davvero? Perché l'agente mi ha detto che è stato una donna a denunciarlo

N – potrebbe essere chiunque...

G – quindi tutte le volte che gli hai dato del frocio non devo contarle?

N – ero solo preoccupata per te...

G – NICOLE

Sospiro dopo l'urlo

G – dimmi la verità

N – io dovrei dirti la verità? E tu quando me la dirai?

G – QUANDO SMETTERAI DI CERCARE DI ROVINARMI LA VITA

La sua voce inizia a tremare

N – io non c'entro niente

mi alzo e inizio a camminare per la stanza cercando di controllare la rabbia

G – hai cercato di portare via da me la persona che mi ha reso felice più volte... e ora pretendi che io creda alle tue parole

N – tu non hai idea di quanto possa far male sentire che la persona che ti rende felice... non sono io... tua moglie... 

G – se vuoi rendermi felice... dimmi. Cosa. Hai. Fatto.

Sospira e poi inizia

N – davvero non sono stata io a denunciarlo... ma penso di sapere chi sia stato

La mia attenzione aumenta.

Nicole racconta:

prima del matrimonio stavo parlando con la mia amica di infanzia... sai con lei ho sempre condiviso tutto... mi ha chiesto di Clay e di come mai lo hai scelto come testimone. 

Tra un discorso e l'altro ho parlato dei miei dubbi sul suo orientamento e mi ha chiesto "perché non lo denunci?" le ho spiegato che lo facevo per te... che avrei allontanato da te il tuo migliore amico e non lo avrei mai fatto... 

ma una mattina, la prima volta che vi ho lasciati soli... vi ho visti insieme, vi baciavate... e non ho resistito a dirlo a lei... mio marito mi tradisce con un altro ragazzo... fa ancora più male di essere tradita con un'altra donna. 

Probabilmente quando mi ha visto disperata per questa storia... ha reagito.

G – quindi è stata lei... solo per proteggerti...

N – un po' come Clay, farebbe di tutto per proteggerti...

G – non paragonarla a lui

Da quel momento mi sono chiuso in me stesso, cercavo di eliminare il pensiero di Clay chiuso in una cella e pensavo che un bambino nella mia vita mi avrebbe aiutato a superarlo... 

Nicole è felice che io finalmente sia convinto di volere un figlio anche se penso che sia consapevole che lo voglia più come una distrazione. 

Un piccolo segreto - DNFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora