capitolo 3

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Sono le cinque e mezza, Harry sarebbe arrivato tra un'ora e mezza, ho pensato molto al modo di fargliela pagare e ora sono pronta a prepararmi. Per prima cosa però devo chiedergli dove mi porterà uno perché devo sapere come vestirmi, due perché mi serve questa informazione per il mio piano.




Da:me A:Harry

Dove dobbiamo andare questa sera?



Da:Harry A:me

Non te ne deve importare fatti trovare pronta e basta.



Lo odio, ma come si permette! Questa sera l'avrebbe pagata.



Da:me A:Harry

Te lo volevo chiedere per sapere come mi devo vestire e, se non me lo dici, verrò in tuta.



Da:Harry A:me

Andiamo in un ristorante ma nulla di speciale visto che devo portare te, ora lasciami in pace e fatti trovare pronta in tempo, odio il ritardo.



Che stronzo, non ha scelto un buon ristorante perché secondo lui non ne vale la pena per me, ma allora perché vuole che esca con lui se non gliene frega nulla? Comunque il ristorante è un luogo perfetto per fargliela pagare, sperando che ci sia un cameriere o un cliente maschio, giovane e carino; la mia idea infatti è di fargli capire che non sono sua flirtando con altri ragazzi. Non l'ho mai fatto in vita mia perché sono una persona abbastanza timida e non mi è mai interessato ma a mali estremi estremi rimendi. Vado in bagno, mi pettino e lego i capelli, mi trucco e mi metto un paio di pantaloncini che adoro, non so perché i pantaloncini mi piacciono ma le gonne no visto che entrambi scoprono le gambe, ma la penso così e non ci posso fare niente. Indosso una maglietta un po' scollata che mette in risalto il mio petto. Non mi piace che i ragazzi mi guardino la scollatura quindi non la metto mai ma in questo caso mi serve attirare più sguardi possibili. Sono le sette e venti e mi do un'ultima sistemata decidendo di sciogliere i capelli, sono carina quindi soddisfatta scendo in salone e guardo la televisione aspettando Harry.  


Harry's pov


Sono le sette e mezza precise e sono sotto casa sua, farà meglio ad essere pronta, non sopporto proprio i ritardi. Scendo dalla macchina e suono il campanello, sento dei passi e Martina viene ad aprirmi; è bellissima i capelli mossi le scendono lungo le spalle, i suoi occhi sono messi in risalto dal trucco, sulle sue labbra c'è un leggero strato di rossetto rosso che la fa apparire ancora più sexy. Ha un fisico da mozzare il fiato a chiunque con quelle bellissime gambe e i miei occhi non possono fare a meno di fermarsi sulla scollatura: ha delle tette fantastiche.


Dice qualcosa ma sono troppo incantato e non la sento, allora lo ripete più forte -"possiamo andare Harry?"-  chiede divertita, evidentemente si è accorta dell'effetto che mi ha fatto, ma non voglio che si monti la testa, ho visto ragazze molto più belle di lei "non è vero" dice una vocina nella mia testa che azzitto. La faccio entrare in macchina e senza dire una parola arriviamo al ristorante ed entriamo, sta sorridendo. Mi piace quando lo fa ma non capisco il perché -"Perché sorridi?"- le chiedo -" Nulla"- risponde lei e prima che potessi dire qualcos'altro arriva un cameriere. Ci invita a sederci ad un tavolo. Mi accorgo che sta guardando Martina e lei gli sorride, che cazzo vuole questo qui! Se non la smette di guardarle il culo giuro che lo gonfio di botte.

Troppo orgogliosi per ammetterlo [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora