capitolo 8

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Oggi Harry sarebbe venuto per vedere la partita insieme a me. 

A me del calcio non interessa nulla ma lui non mi voleva lasciare sola questa sera, visto che mia madre farà il doppio turno in ospedale, però voleva vedere la partita, io avrei preferito un film ma nulla da fare, ha vinto lui. 

Sto preparando i popcorn quando sento il campanello. 

Vado alla porta e la apro, è appoggiato allo stipite con le braccia incrociate..è molto sexy..gli si vedono i muscoli sotto la maglietta bianca aderente, cazzo quanto è figo!...Martina! Si accorge che lo sto fissando -"vuoi per caso una fotografia?"- dice divertito, faccio una smorfia e mi scanso per farlo passare, ma non posso farci nulla, oggi è bellissimo, quei jeans poi...gli stanno benissimo, però non mi va giù il fatto che se ne sia accorto che praticamente stavo sbavando per lui..voglio ricambiarlo della stessa moneta, sperando che il mio corpo gli faccia lo stesso effetto che il suo ha su di me.

 -"vado a mettermi il pigiama"- dico, fa un piccolo cenno e va verso il divano. Corro in camera mia, cosa mi metto..cosa mi metto??! Tutti i pigiami che ho sono enormi e morbidi ma non sexy..voglio farlo soffrire....ho trovato! Ne prenderò uno in prestito da mia madre. 

Vado in camera sua e apro la cassettiera, mi salta subito all'occhio un camicia da notte un po' trasparente e corta con alcuni dettagli in pizzo e intimo abbinato, è perfetta! Mi sbrigo a cambiarmi per poi osservarmi allo specchio...mi vergogno troppo all'idea che mi vedrà così scoperta ma sono curiosa della reazione che gli provocherò, sperando che ci sarà...lui ha visto tantissime donne nella sua vita molto più belle di me.

Penso di cambiarmi e lasciar stare ma alla fine decido di non farlo e di scendere lo stesso, male che va non gli provocherò nessuna reazione. 

Scendo giù un po' titubante con una vestaglia di seta addosso allacciata larga così che si veda perfettamente il mio pigiama. 

La partita non è ancora iniziata e trovo Harry con i piedi sul tavolinetto davanti al divano e la ciotola di popcorn affianco. 

Mi avvicino e gli levo i piedi da tavolo -"ti ho già detto di non mettere i tuoi luridi piedi qui sopra!"- non mi risponde ma rimane come un ebete a fissarmi a bocca aperta, faccio un ghigno soddisfatta e gli chiudo con la mano la bocca -"attento che ti entrano le mosche"- mi sto divertendo da matti anche se non mi piace molto che mi fissi come se mi volesse stuprare da un momento all'altro. 

Si riprende -"ma-ma tu vai a dormire sempre vestita c-cosi? "- balbetta -"sì, perché? Cosa ho che non va?"- chiedo innocentemente aprendo ancora di più la vestaglia e guardandomi. Dalla sua espressione da ebete passa ad un sorriso malizioso -"l'hai fatto apposta!"- conclude -"Cosa?"- dico facendo finta di non capire -"di conciarti così per provocarmi"- si fa più vicino a me -"beh... ci sei riuscita"- ora sta molto vicino. 

Gli metto le mani sul petto allontanandolo -"ok, ok se ti distraggo in questo modo vado a cambiarmi"-  -"No!"- risponde impulsivo ma poi si ricompone -"mi piaci vestita così e poi la partita sta per cominciare"-.

Ci mettiamo seduti sul divano né troppo vicini né troppo lontani e io dopo un quarto d'ora già mi sto annoiando. Comincio a dargli fastidio solleticandogli il braccio ma niente, neanche se ne accorge, è troppo assorto a guardare quella maledetta partita. 

Prendo un popcorn e glielo lancio, questa volta sembra accorgersene e me lo rilancia -"Marty ti prego sto cercando di seguire"- mi supplica -"ma io mi sto annoiando a morte"- dico stendendomi -"ok.."- sembra pensare a cosa fare -"raccontami cosa è successo in questi giorni che non ci siamo visti"-.  

Gale è la prima cosa che mi viene in mente ma non posso dirglielo, impazzirebbe -"ok, sono andata al cinema con Giulia e le altre a vedere un film stupendo..non ricordo il nome me lo farò dire così potrai andartelo a vedere"- mi ha prestato attenzione per i primi tre secondi ma ora fa solo finta facendo qualche cenno e dicendo un "davvero" ogni tanto, mi sta facendo innervosire, poteva starsene a casa sua! -" sono andata a nuoto"- niente, mi ignora, odio essere ignorata mentre parlo, ho deciso: gli racconto di Gale, vediamo se si sveglia -"sai poi ieri quel ragazzo che tu stavi per picchiare mi ha invitato ad uscire ma io l'ho respinto"- -"davvero?"- mi dice fissando lo schermo ancora assorto nella partita -"si"- continuo maligna -"poi quando sono andata al bagno mi ha seguita, spinta al muro e ci ha riprovato"- niente, non mi caga -" e poi un suo amico mi ha portato con una scusa in un ripostiglio e c'era lui e per andarmene sono stata costretta a baciarlo"- a quella parola vedo che si riprende dal suo stato di trans -"TU HAI BACIATO CHI?!"- chiede quasi urlando -"se fossi stato attento ora lo sapresti ma visto che ti importava più della partita che di me ora non te lo ripeto"- dico velenosa -"Martina cazzo chi hai baciato?!"- è arrabbiatissimo, gli occhi sono più scuri e la mascella serrata -"non ripeto le cose due volte"- mi giro e mi metto a guardate la tv che ora dà la pubblicità.

Troppo orgogliosi per ammetterlo [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora