Capitolo 12 - Caos

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"Aspetto che l'alba salga
Per dirti certe cose, di cui ho un po' paura
Te ne prendi cura tu
E dimmi che sei sincera
Spogliati che è primavera
E il freddo ce l'hai solo dentro
Come neve in un incendio.
Il tuo carattere è difficile, difficile da digerire
Per uno come me che non vuole più soffrire."
- Lacrime di piombo, Blanco.

***


Mi perdo nel guardare Sara e Alessandro che si stanno scatenando da due ore nella pista da ballo senza sosta, sorridendosi tra loro come fossero una cosa sola nel mentre che io gioco con il ghiaccio ormai quasi sciolto del mio secondo drink.

Studio le persone attorno a me cercando una testa riccia tra la folla, affondando nel divanetto sulla quale sono seduta, quando Riccardo finalmente mi raggiunge con in mano due drink.

"Sono entrambi per te, vero?" Cerco di farmi capire mentre mi consegna il bicchiere, ma lui sillaba con la bocca un 'non ti sento' picchiettandosi un orecchio.

"Ho detto, sono entrambi per te vero?" Mi avvicino a Riccardo scandendo le parole così che possa udire la mia voce sulle note di una canzone reggaeton.

"Offro io, non puoi rifiutare!"

"Non so se reggo anche il terzo, ho appena finito questo!" Ridacchio quando fa spallucce. "Però ti ringrazio!"

Decido di lasciarmi andare nonostante bere alcool non sia una cosa che mi faccia esattamente impazzire. Ho sempre il timore che possa rendermi vulnerabile agli altri e non voglio permetterlo, non dopo tutti questi anni trascorsi nel costruire la corazza che mi tiene ancora in piedi oggi.

Riccardo si avvicina a me gustando il suo cocktail analcolico, posizionando il braccio lungo il divano per accarezzarmi la spalla scoperta in un tocco talmente dolce che quasi risulta impercettibile.

Mi lascio coccolare mentre i drink bevuti procedono senza pietà nell'alterare le mie intenzioni. Serro gli occhi appoggiando il capo sul petto caldo di Riccardo, godendomi questo surreale momento. Se non fosse per il fatto che non reggo per niente bene l'alcool probabilmente non sarebbe successo ciò.

Purtroppo ci pensa il ragazzo dal viso angelico a riportarmi alla realtà. "Ti senti bene?"

"Mai stata meglio." Riesco a percepire come persino la mia voce sia cambiata.

"Usciamo a prendere una boccata d'aria?" Annuisco alla sua richiesta. Diamo un ultimo sguardo ai nostri amici, decidendo di non interrompere il loro divertimento.

Lo prendo per mano per non perderlo in mezzo alla massa di persone nel locale, sforzandomi con tutta me stessa di camminare dritta.

Nel mentre che raggiungiamo finalmente l'esterno la musica si attutisce ed un'improvvisa ventata d'aria fresca mi costringe a rabbrividire. Riusciamo a raggiungere un angoletto dove poterci sedere in tranquillità.

Continuo a sorseggiare il drink aspettando che sia lui a parlarmi, perché io mi sento troppo brilla per poter iniziare un discorso di senso compiuto. Al momento ho talmente tante cose che mi passano per la testa e non riesco a riordinarle come si deve.

"Bianca." Mi riporta alla realtà, costringendomi a voltarmi verso di lui. "Ti senti bene? Potresti ballare con Sara dopo. Non hai accennato a volerlo fare in tutta la sera."

"È tutto ok. Sento solo che mi ha preso tutto l'alcool che ho ingerito." Mi massaggio la testa socchiudendo le palpebre. "Sì magari dopo potrei ballare con lei. Oppure con te, no?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 30, 2023 ⏰

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Verso l'Antartide || Riccardo ZanottiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora