Prologo

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VERSO L'ANTARTIDE

Scritta da dreamer4ever.

* * *

Per Riccardo Zanotti, il mio orgoglio bergamasco.

Per Luca, la mia persona speciale.

Per chiunque sia alla ricerca del suo posto nel mondo.

La dedico a voi.

* * *

Percorro a testa bassa la strada su cui si adagiano le suole delle mie scarpe, cercando di non calpestare quelle righe sporche che separano l'asfalto, creando diversi quadrati asimmetrici.
È sempre stato un vizio sin da quando ero bambina, a volte persino in casa evitavo le fughe del pavimento quando mi annoiavo, per ammazzare il tempo.

Ma in questo momento non sono ne ossessionata dal farlo ne annoiata.
Sto semplicemente cercando di placare il mio nervosismo e questa è come una sorta di calmante per me.
So che può sembrare parecchio strano, le persone normali a Bergamo credo si fumino semplicemente una canna in compagnia, in qualche angolo lontano da occhi indiscreti.

"Fai un respiro profondo, Bianca. Forza." Cerco di ripetere a me stessa a voce alta, noncurante della gente che mi sta fissando stranita.

Sarà che sono struccata, che non ho le solite lenti a coprire i miei occhi azzurri che odio, che indosso una felpa fin troppo grande per il mio esile corpo che mi fa sembrare una scappata di casa, i leggins rovinati all'altezza delle ginocchia sbucciate.

Per ultima cosa, ma non meno importante, i miei capelli bianco perla sono raccolti in due trecce basse disordinate.
Ho sempre odiato legare i capelli in una coda o crocchia alta, soltanto perché le mie orecchie mi imbarazzano assai.

Come il resto del mio corpo, d'altronde.

Insomma, conciata così sembro appena tornata da chissà dove.
Soprattutto per il problema con cui sono nata, sono abituata ai frequenti sguardi della gente, specialmente perché ci sono venticinque gradi all'ombra ed è strano che una ragazza circoli per le strade della città vestita come se fosse inverno.

Osservo delle ragazzine mentre ascoltano la musica e scherzano tra loro, vestite bene, truccate da favola e con occhi e pelle perfetti.

Io invece sono la solita sempliciotta seduta sulle mura di Città Alta, che ascolta tutti i rumori che giungono alle sue orecchie.
Questa città è così viva, sembra non dormire mai.
La amo perché qua nonostante tutto posso concedermi di essere me stessa, lontana dai posti dove nessuno ha mai visto la vera me siccome mi nascondo tramite stupidi trucchetti per sentirmi normale.

Ma ecco all'improvviso ad interrompere la mia quiete il telefono che comincia a vibrare.

Una leggera velatura di amarezza mi accompagna mentre rispondo, forse sono solo delusa dal nome sullo schermo, forse mi aspettavo il suo.

"Baffo?" Il soprannome che gli ho dato esce cone un sussurro dalle mie labbra. Aspetto una risposta da Elio, consapevole però che non arriverà mai.
Immagino voglia delle spiegazioni per quello che è successo.
Torturando una ciocca candida, mi faccio coraggio e decido di parlare. "Ho il timore che la mia vita sia appena giunta al termine."

Eri serio quando dicevo che sono bella come Bergamo, non è vero, Riccardo?

Sento il suono che annuncia il termine della chiamata, rimanendo confusa mentre guardo lo schermo del telefono.

"Non è finito proprio un bel niente e se ti azzardi a fare delle cazzate ti strappo, a malincuore, quei bellissimi capelli che c'hai in testa." Sobbalzo lasciando quasi cadere il cellulare non appena sento una voce, la sua voce, appena dietro di me. "Sono stato chiaro?"

"Direi trasparente..." Sussurro, non poi così convinta dalle mie parole, quando sento del calore inaspettato appena le sue braccia mi circondano forti.

"Non volevo farmi vedere così da te. Scusa se sono scappata via." Alzo le mani cercando di tastare i suoi ricciolini, avvertendo dal tremolio del suo corpo che potrebbe piangere da un momento all'altro. "Adesso sai la verità."

"Anche così, tu resterai sempre bellissima come casa mia."

* * *

We guys eccomi ad iniziare una nuova storia, un po' diversa dalle mie solite.
Qua la protagonista ha molte cose in comune con me, partendo dal nome.

Bianca soffre di albinismo, credo che tutti conosciate questa malattia. Io non ho niente a che vedere con ciò ma ho cercato di informarmi moltissimo e tengo molto ai problemi che le persone albine ad oggi devono affrontare, come ad esempio la discriminazione e la convivenza con questa malattia.
La nostra protagonista soffre parecchio il sentirsi "diversa" dagli altri e il suo albinismo è una questione fondamentale per la storia!

La prima volta che ho sentito parlare dei Pinguini è stato verso la fine del 2018, dove vedendo Riccardo ospite in un video di Space Valley, ho cominciato ad informarmi e ascoltare qualcosa.

Voglio impegnarmi per scrivere questa storia al meglio, ho già un sacco di idee e spero di riuscire a terminarla anche in fretta per non lasciarvi con l'amaro in bocca ad ogni aggiornamento a distanza di troppo tempo.

Per adesso ho deciso di pubblicare questo prologo che introduce già il carattere della nostra protagonista, e che si ricollegherà ad un episodio che accadrà più avanti nel corso della storia. ♪

Intanto vi invito ad aggiungere la storia alla vostra biblioteca, condividerla in giro oppure leggerla come buonanotte al vostro animale domestico.

Detto questo, io vi saluto e ringrazio tanto per avermi dedicato parte del vostro tempo per leggere anche questo spazio autore!
Mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali o verbali, scrivo spesso di sera e quindi essendo più stanca sono anche più capra. Rip.
Correggetemi ma non siate cattivi plz.

Zao ♥

Verso l'Antartide || Riccardo ZanottiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora