Chapter11: Oh, shit. Again.

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Promemoria per me stessa: smettere di abbuffarmi di cibo quando mi sento giù.

Ho passato l'intera notte a mangiare gran parte dei muffin che avevo preparato la mattina, aggrovigliata in una coperta calda sul divano, mentre guardavo Friends in TV.

E adesso ho un dannato mal di pancia che si aggiunge al bernoccolo in testa regalatomi da mio figlio.

Mi ritrovo a girare per la cucina, gustandomi una spremuta di arancia, mentre sparecchio la tavola della colazione appena consumata.

La scorsa notte Oliver è rimasto a dormire con Nick a casa dei miei genitori. Mio fratello ha insistito per lasciarmi la serata libera. Ma poi libera da che cosa? Da quando Maggie ha chiuso la pasticceria non faccio che girare per casa nella speranza di trovare qualcosa da fare. Ho persino innondato il signor Connor con le mie mail, con la speranza che mi faccia tornare in ufficio il prima possibile.

Dato che é domenica, ho pensato che oggi potremmo andare a fare un giro al Luna Park. Olly non fa altro che parlarne da giorni, perciò credo che ne sarà contento.

Il telefono, posto sul bancone della cucina, inizia a vibrare e lo raggiungo pigramente solo per notare che Andy mi ha mandato tre nuovi messaggi in cui mi chiede se può venire anche lei al Luna Park, suggerendo che sarebbe un'ottima idea che anche Nick si unisca a noi.

Alzo gli occhi al cielo e sorriso debolmente. Questa ragazza è sotto un treno per mio fratello eppure non sembra voler fare niente a riguardo. Sembra che le basti anche solo stargli accanto e la trovo una cosa tenera, anche se terribilmente masochista.

Sto per rispondere al messaggio di Andy, quando il suono del campanello mi fa sobbalzare per lo spavento.

Quando apro la porta, il mio sorriso viene sostituito da un'espressione di totale smarrimento.

Davanti a me, con un paio di occhiali da sole che gli coprono il viso pallido, avvolto in una giacca di pelle e un semplice paio di jeans, c'è Jace.

Il cuore fa uno sbalzo nel petto nel momento in cui mi rivolge un debole sorriso.

Non riesco a fare nient'altro che rimanere imbambolata davanti a lui. In tutta sincerità, non capisco nemmeno se sto avendo un allucinazione da zuccheri o se è realtà.

"Hey." La sua voce arriva dritta alle mie orecchie, riportandomi alla realtà.

Non è un'allucinazione. Jace Donovan è davanti alla mia porta!

Con la realizzazione, un'ondata di terrore si impossessa di me e con la mano ancora saldamente attaccata alla porta, sto per chiudergliela in faccia e far finta che questo incontro non sia mai accaduto.

Ma Jace sembra prevedere le mie mosse perché riesce ad impedirmi di chiudere la porta.

"Che diavolo vuoi da me, Jace?" L'esasperazione è ben udibile nella mia voce.

Jace si inumidisce le labbra con la lingua, togliendosi gli occhiali da sole e incastrandoli nel colletto della camicia bianca che indossa sotto la giacca di pelle. E solo ora posso vedere i suoi occhi chiari contornati da occhiaie che poco si addicono al suo volto dolce.

"Penso che dovremo parlare." La sua voce è bassa e pare quasi implorare.

"Parlare?" Ripeto le sue parole, sorridendo amaramente. "Che bella faccia tosta. Non credi di essere qualche anno in ritardo?"

"Giuro Ally, tra te e Nick mi state facendo impazzire." Confessa passandosi una mano tra i capelli biondi e scorgo una sincera disperazione sul suo viso.

"Ti chiedo solo un po' del tuo tempo, Ally." Continua puntando i suoi occhi nei miei.

Mi mordo nervosamente il labbro inferiore, mentre le parole di Nick mi ritornano alla mente.

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