Chapter9: Jace.

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Jace's POV

Giocare da professionista, negli ultimi tre anni, mi ha permesso di viaggiare per tutto il mondo. Ho visto così tanti posti che ne ho persino perso il conto.

Eppure nessun luogo è mai riuscito a darmi quella sensazione di famigliarità e accoglienza che mi trasmette questa piccola cittadina poco fuori Los Angeles.

La prima volta che misi piede a Rosedale avevo forse cinque o sei anni. Ma ricordo ancora la curiosità con cui ammiravo ogni angolo di questa città, tenendomi stretto alla mano di mia nonna. Nulla in confronto alle strade del Bronx.

A Rosedale tutti erano amici di tutti, non vivevi col terrore di attraversare la strada per paura di finire nel mezzo di una sparatoria. Nell'aria c'era invece un forte clima di accoglienza.

Ogni angolo di questa città ha sempre gridato a gran voce casa.

Ma con la morte di nonna, ormai quattro anni fa, tutto è andato velocemente alla deriva. Improvvisamente mi sono ritrovato solo, senza qualcuno che condividesse il mio stesso DNA, senza una famiglia.

E la consapevolezza di essere solo al mondo è la sensazione peggiore del mondo .

Certo, avevo Nick. È stato il mio migliore amico dal primo giorno in cui sono arrivato qui. Eravamo praticamente inseparabili. Finché non l'ho pugnalato alle spalle innamorandomi di sua sorella.

Oltre ad essermi guadagnato un naso rotto, ho sgretolato la nostra amicizia.

Ho sempre avuto un debole per Ally, e sono sicuro che Nick se ne fosse accorto da tempo. Si assicurava che non rimanessimo mai soli e non perdeva occasione per ricordarmi che la sua sorellina era off-limits.

Ally era come il sole d'estate, radiosa e piena di vita. Aveva quegli occhi da cerbiatto che ti catturavano e un sorriso che poteva illuminare i giorni più cupi. Per quanto io cercassi di convincermi che provassi solo un sentimento fraterno nei suoi confronti, mi sono presto reso conto che il cuore che batte all'impazzata ogni volta che era nei paraggi non poteva essere riconducibile ad una semplice amicizia. Morivo dalla voglia di averla tre le mie braccia, sentire il suo corpo contro il mio, sentire il sapore delle sue labbra sulle mie.

E l'ho fatto.

Ed è stato bellissimo.

Ma per quanto fosse stato bello, la realtà mi ha colpito come uno schiaffo. O meglio, come un pugno.

Ci è voluto poco prima che Nick scoprisse tutto. In realtà sono stato io stesso a dirglielo, con la speranza che potesse capire. Non avevo considerato però l'eccessiva protezione che Nick ha verso sua sorella, per non parlare poi del suo carattere estremamente orgoglioso.

La tensione tra me e il mio amico, inevitabile ha influenzato anche il mio rapporto con Ally. Per quanto cercassi di farmi forza, sentivo il peso tutta situazione su di me.

Quindi, quando ho ricevuto la chiamata da un talent scout che mi offriva un contratto da professionista non mi ci è voluto molto per impacchettare le mie cose e lasciare lo Stato.

Non sono più tornato a Rosedale. Certo, spesso è capitato di venire a Los Angeles ma non ho più avuto il coraggio di mettere piede nella cittadina in cui sono cresciuto.

Non finché, qualche sera fa, non ho visto lei tra gli spalti della partita di beneficenza.

Qualcosa si è risvegliato in me.

Non ho smesso di pensare a lei, più volte ho avuto il desiderio di mettermi in contatto con Ally e Nick, solo per scoprire di essere stato bloccato su ogni social.

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