Capitolo 11

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Io: Dove sono ?
Aprii gli occhi vedevo tutto molto sfocato e non distinguevano bene le persone.
Dott: Sei in ospedale. E ti ci ha portato questo bel giovanotto.
R: Esatto...
Riconoscendo la voce scoppiai a piangere.
Io:Vai via. Non voglio più vederti. Vattene.
R: Perché? Cosa ho fatto di male ?
Io: Cosa hai fatto ?!?!?!?
Hai baciato quella strega dai capelli rossi. Ecco cosa hai fatto.
R: Aspetta... ma io non l'ho baciata. Cosa stai dicendo ?
Io: Quello che ho visto.
R: Non ti sarai sbagliata ?
Io non ero con Candelaria, anzi, non sono mai stato con lei.
Io: E allora chi era quel ragazzo che era molto simile a te e che la stava baciando ?
R: Non lo so. Ma te lo posso giurare che non ero io quello.
Io: Non so se crederti. La mia testa dice di non fidarsi, mentre il cuore vorrebbe che mi buttassi tra le tue braccia.
Dott: Scusate l'interruzione, ma la signorina Lambre può tornare a casa. Però si ricordi di non fare sforzi eccessivi.
Io: Ok.
R: Visto che sono l'unico qui, che ne dici se ti accompagno ?
Io: Va bene... comunque... ti credo.
Gli dissi sussurando nel suo orecchio.
A lui scappò un gemito un po' contenuto.
Lo amo da impazzire e non posso essere la causa della nostra rottura. Perciò ho deciso di perdonarlo.
R: Ti amo.
Io: Ti amo anche io.
Tornammo a casa.
Io andai in camera mia e Rugge andò a fare qualcosa da mangiare.
Ad un tratto mi squillò il telefono.
Leggo sul display e c'era scritto:
'Numero sconosciuto'
Risposi. Magari era qualcosa di importante.
Io: Pronto ?
X: Ciao Mercedes.
Io: Chi è ?
X: Sai benissimo chi sono.
Io: Cosa vuoi ?
X: Voglio te e se ti rifiuterai ti renderò la vita un inferno. Hai 2 giorni per decidere. Poi riceverai una mia telefonata e mi darai la risposta.
E attaccò.

Ho paura. Non voglio ritornare a vivere quella vita orrenda.
Meglio non dire nulla a Ruggero. Chissà come la potrà prendere.

La porta si aprì delicatamente e spuntò Ruggero. Aveva in mano un vassoio pieno di biscotti e due tazze di tè fumante.
Posò il vassoio sulla scrivania e venne verso di me con quel suo fare sexy e mi cominciò delicatamente a baciare.
Prima sulla bocca, poi sulla guancia e infine sul collo.
Era un momento magico. Solo io e lui.
Quando si staccò da me, aveva uno sguardo malizioso.
Io sapevo dove voleva arrivare, ma gli ricordai del tè.

Angolo autrice❤
Ecco il nuovo e frizzante capitolo.
Vi ringrazio per tutte le visualizzazioni che sto avendo.
Spero vi piaccia.
E... al prossimo Capitoloooo.

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