Capitolo 4

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Io: vorrei crederti, ma non ce la faccio. Cioè il mondo mi sta cadendo addosso. Non riesco nemmeno a fidarmi di me stessa. Scusami. Sono una pessima amica.
R: Non dirlo nemmeno per scherzo. Avrai anche i tuoi problemi, ma sei una MERAVIGLIOSA amica. Sei la persona che mi rende felice. Che non mi fa ricordare quello che ero, ma mi fa presente di quello che sono. Grazie Mer.
Io: Grazie a te.

Passammo il pomeriggio a chiacchierare del più e del meno... e anche spettegolando un po'. Hahaha.

Ore 19:30
R: Ti acconpagno a casa. Non voglio che ti succeda qualcosa.
Io: Ok. Però prima devo dirti che...
E iniziai a fargli il solletico. Stavamo ridendo come matti, quando ad un certo punto mi prende per un braccio e mi si alza la manica.
R: Oddio. Mercedes Lambre che cosa hai fatto ?!
Io: Rugg ti prego. Ero cosi depressa in quel momento. Volevo solo dimenticare tutto.
R: Come fai a dimenticare facendoti del male ? DIMMELO.
Io: Non lo so. Ti prego. Non farmi la predica. So che ho sbagliato. Ti prometto che non lo farò mai piu.
R: Voglio crederti. Non voglio diventare l'amico prudente che fa sempre strani discorsi. Hahahaha!
Io: Già meglio di no.
Scoppiammo in una fragorosa risata.
Poi però ci ricordammo che ore erano e dovemmo andare.

Quando arrivai a casa, Rugg mi disse: Resta sempre quella che sei perché cosi sei PERFETTA.
Quella frase mi faceva ricordare i nostri primi incontri. Quando eravamo semplici conoscenti. E via via MIGLIORI AMICI. Come adesso.
Perché mi dovevo innamorare di lui. Non potevo innmmorarmi di qualcun'altro ?
La risposta è scontata NO.
Entrai in casa. Andai in cucina mi feci un panino e me ne andai a dormire. Ero stanchissima per la faticosa giornata trascorsa.
La mattina seguente suonò il campanello. Sapevo chi era. Ruggero. Aprii la porta e Ruggero entrò tutto di corsa.
R: Scusa ma mi stava rincorrendo.un cane.
Io: Hahahaha o mamma mia. Il mio Ruru ha paura di un cagnolino. hahahahaha
R: Non è divertente. Disse facendo il finto arrabbiato.
Io: Se permetti mi vado a preparare per andare a scuola.
R: Vada pure PRINCIPESSA.
Io: Arrivo subito.
5 minuti dopo ero pronta.
Io e Ruggero uscimmo e ci diriggemmo a scuola.
Era tardi quindi entrammo subito in classe e ci scusammo per il ritardo.
Prof: Ragazzi per questa volta chiudo un occhio, ma che non succeda più.
Io e R: Ok. Prof.
Io al banco ero vicina a Tini, solo che in questo periodo era dovuta andare dal padre in Venezuela. Non ho capito bene il motivo.
Perciò il banco era vuoto fino a che...
Prof: Ragazzi oggi entra allo Studio un nuovo alunno. Lui è Javil.
Oddio! Quanto è bello. Ha dei capelli e degli occhi mozzafiato!
Prof: Javil mettiti vicino Mercedes, in quel banco vuoto.
Io, assorta nei miei pensieri su Javil, non avevo ascoltato. Poi quando mi si sedette a fianco stavo per svenire.
J: Ciao. Tu sei Mercedes giusto ?
Io: Si, ma chiamami Mechi.
J: Ok Mechi.
Io: hahahaha.
R: Prof. Posso andare in bagno ?
Prof: Vai pure. Ma fai presto.
Ruggero ha una faccia strana. Chissa che cosa ha.

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