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"Fino a un anno e mezzo fa la mia vita era pressoché perfetta. Ero un ragazzo che frequentava l'ultimo anno di superiori, amante della danza, che si preparava per ottenere una borsa di studio presso una delle accademie di ballo più importanti al mondo. Avevo una famiglia unita, i miei genitori si amavano e amavano me. Io e mia madre condividevamo la stessa passione per il ballo, era la mia più grande fan, mentre mio padre, nonostante non sapesse nulla di danza cercava di darmi tutto il suo supporto. Mi supportarono anche quando dissi loro che mi piacevano i ragazzi, quel giorno, senza dire una parola, mi abbracciarono e basta.
Tutto è caduto a pezzi il giorno che venni a sapere che avevo ottenuto la borsa di studio, sarebbe dovuto essere il giorno più bello della mia vita e invece voglio solo rimuoverlo dalla mia memoria.
Dopo la bella notizia chiamai mia madre per dirle tutto, lei stava andando all'ufficio di mio padre perché aveva dimenticato il cellulare a casa e ricordo che mi disse che appena tornata a casa avremmo festeggiato. Non tornò mai a casa, morì nel tragitto, alle 9:45 del mattino a causa di un incidente e io penso di essere semplicemente morto con lei. Non è divertente? Che io ogni mercoledì mattina prenda l'autobus delle 9:45? Mi voglio evidentemente del male." rise amaramente guardando fisso davanti a sè.

"Sai cosa significa perdere la persona più importante della tua vita?" gli chiese dopo aver finito il racconto e Soobin scosse la testa con gli occhi lucidi per la storia che aveva appena ascoltato.
"Mi sento come un forestiero, come se fossi in una città che non conosco e non riuscissi più a trovare la strada di casa, ma la città in questione è la mia intera vita." disse appoggiando la testa contro il tronco dell'albero.
"Allora lascia che io sia la tua mappa, Yeonjun. Dammi l'opportunità di aiutarti." quasi lo pregò, sorprendendo il corvino che lo guardò, cercando di leggerlo dentro.
"Sono un caso perso Soobin, credimi." gli disse sciogliendo l'intreccio delle loro mani e distogliendo gli occhi da lui.
"Non è vero, solo che non hai nessuno che ti faccia riscoprire la bellezza della vita e io sarò la lente attraverso la quale ti mostrerò quanto può essere bello il mondo se solo provi a guardarlo con occhi diversi." gli promise, sorridendo dolcemente e Yeonjun si lasciò scappare una piccola lacrima perché Soobin gli stava davvero mostrando un altro lato del mondo che aveva completamente dimenticato.
"E se mi abbandoni anche tu?" chiese con voce tremante e il più alto gli asciugò con il pollice la piccola lacrima che gli scorreva sulla guancia candida.
"Non lo farò, non posso più abbandonarti ormai." rispose continuando ad accarezzare il viso del maggiore.

Yeonjun voleva gettarsi in quelle braccia amorevoli con tutto sè stesso, voleva seppellirsi sotto quel calore e morire felice.
Soobin era semplicemente troppo per il suo fragile e solitario cuore, per quanto volesse resistergli non poteva, non ne aveva la forza ed era proprio quella debolezza a spaventarlo.

"Bin, io e gli altri abbiamo deciso che per oggi l'università può andare a farsi fottere, quindi tu e Yeonjun verrete con noi." disse Beomgyu interrompendo il momento.

Soobin iniziò a lamentarsi e così l'amico lo trascinò dagli altri, mentre Yeonjun guardava la scena con sguardo dolce.

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"Dove stiamo andando esattamente?" chiese un Taehyun abbastanza irritato, facendo sbuffare il suo ragazzo in risposta.
"Camminate e basta." ordinò Beomgyu e così tutti continuarono a seguirlo senza fiatare.

Camminarono per un tempo indefinito, ma Yeonjun non si lamentò guardandosi solo intorno, sentendosi rilassato e finalmente nel posto giusto.
Arrivarono su un grande terrazzo che dava sull'immensa città di Seoul e vide Kai correre verso il parapetto aggrappandosi a esso per guardare l'orizzonte. Il corvino si bloccò a guardare la vista, ma sentì una mano accarezzargli il braccio e prendergli la mano, facendolo girare.
Soobin lo portò verso il parapetto dove erano gli altri ragazzi e si misero a guardare la loro immensa città dall'alto, sentendosi i re di un regno composto solo da loro cinque.

"Non è stupendo?" chiese Beomgyu facendo annuire i due più piccoli.
"È davvero bello Gyu, perché non ci hai portati qui prima?" chiese Soobin guardando l'amico, in quel momento leggermente imbarazzato.
"Vengo qui quando voglio stare solo, ma non è bello come quando sono con voi e poi pensavo che una persona qui tra noi ne avesse bisogno." rispose guardando Yeonjun e così fecero anche gli altri.

Il maggiore abbassò lo sguardo e si chiese perché quei ragazzi lo trattassero così bene, nonostante l'avessero appena conosciuto. Non era abituato a tutto quello, ma non riusciva a non sentirsi vagamente felice.

"Yeonjun, mi dai il tuo numero? Così potremmo vederci più spesso." gli chiese incerto Soobin e lui non potè fare a meno di annuire energicamente.
Il più alto gli porse il cellulare, Yeonjun salvò il suo numero e lo ridiede al proprietario.
"Allora ti scriverò. Magari potresti uscire ancora con noi, sei il benvenuto." lo informò.
"Si, esci ancora con noi Yeonjun, a noi piaci." disse un Kai entusiasta e il corvino annuì timido dopo quelle parole.
"Vorremmo conoscerti meglio, quindi sei più che benvenuto nel gruppo." continuò Taehyun, dedicandogli un piccolo sorriso.

Dopo tanto tempo qualcuno teneva a lui e voleva avvicinarsi, al diavolo le sue insicurezze e le sue paranoie, per una volta avrebbe rischiato.
Guardò Soobin e poi le loro mani unite, non sapeva cosa sarebbe successo, aveva paura di essere un peso per il più alto a causa dei suoi problemi, ma ci avrebbe provato. Forse avrebbe rovinato tutto o forse quel "tutto" lo avrebbe aiutato a riaprirsi alla vita, non lo sapeva.
Si perse in quel momento spensierato che stava vivendo, non lasciando che i suoi pensieri lo rovinassero. Appoggiò la testa sulla spalla di Soobin e chiuse gli occhi godendosi la brezza fredda sul viso.

Il più alto sentendo il peso sulla spalla sorrise, decidendo di non pensare al fatto che quel ragazzo complicato non avrebbe mai capito i suoi sentimenti e che non lo avrebbe mai ricambiato.
Andava bene così, andava tutto bene.

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9 and Three Quarters. -Yeonbin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora