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Il tempo era passato velocemente, in un battito di ciglia era arrivata l'estate e il sole d'agosto rendeva l'aria calda.
Yeonjun era uscito dall'ospedale e aveva deciso di frequentare ogni settimana uno psicologo, così da riprendersi del tutto dalla sua depressione e Soobin era veramente fiero di lui.
I cinque ragazzi avevano anche deciso di andare in vacanza tutti insieme al mare.

"Questo si che è relax, ragazzi." disse Beomgyu godendosi i raggi solari che gli scaldavano la pelle.
"Potrei seriamente rimanere così per il resto della vita." gli diede corda un Kai sdraiato sul suo telo con gli occhiali da sole a coprirgli gli occhi.
Quei due continuavano a dire quelle frasi da quando erano arrivati, quindi una settimana prima.
Yeonjun scosse la testa divertito e continuò a passare le mani sulla schiena di Soobin, mettendogli la protezione solare.

"Jun, ma quindi quando arriverà il risultato della tua audizione?" chiese Taehyun.
Yeonjun aveva ripreso la sua vita in mano e aveva fatto un'audizione per l'accademia di danza a cui sarebbe dovuto entrare prima della morte di sua madre.
"Da quello che sò dovrebbe arrivare entro metà settembre." rispose con entusiasmo.
"Se non ti danno la borsa di studio sono veramente incompetenti, te la meriti." disse Soobin, che da quando Yeonjun aveva fatto quell'audizione era più ansioso del corvino.

"Okay, ora basta con questa noia, vi voglio tutti in acqua, muovetevi." esclamò Beomgyu tirandosi in piedi e iniziando a trascinare verso l'acqua il fidanzato.
Yeonjun rise e si alzò dalla sabbia e porse la mano al più alto per aiutarlo ad alzarsi, ma una volta in piedi, Soobin lo prese in spalla e corse verso l'acqua buttandocelo dentro contro le sue urla di metterlo giù.
Da lì in poi i cinque si divertirono a schizzarsi, a prendersi in giro e a buttarsi in acqua a vicenda, spensierati e felici, come forse non erano mai stati.

Il corvino si fermò a guardarli e si emozionò un po', ma poi davanti a lui si parò il suo ragazzo, che gli prese le mani. Gli diede dei leggeri baci sulle cicatrici che aveva sui polsi, per poi dargli un bacio sulla guancia e poi sulle labbra. Quella dolcezza fece sorridere e imbrazzare il maggiore, che lo spinse in acqua e corse via.

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Era sera, i cinque ragazzi erano seduti su dei teli appoggiati sulla spiaggia in cerchio, con al centro un grande falò. Avevano cantato a squarciagola e arrostito marshmallow accompagnati da diverse bottiglie di birra.
Yeonjun non aveva mai riso tanto come quella sera, con un Beomgyu che continuava a cercare di fare gli acuti di Kai, ma senza riuscirci, quest'ultimo che lo prendeva in giro, Taehyun che li guardava esasperato e Soobin che rideva tenendo il corvino stretto a sè, mentre condividevano la coperta.

Era tutto perfetto, loro erano perfetti e Yeonjun non poteva desiderare un gruppo di amici migliore.

"Facciamo un gioco?" chiese d'un tratto Kai, incuriosendo tutti gli altri.
"Ognuno di noi dice qualcosa che non ha mai detto agli altri." propose e nessuno di loro sembrava in disaccordo, forse a causa della grande amicizia che li legava, nessuno aveva paura di partecipare.

"Ci sto, alla fine siamo tutti amici, ma visto che hai proposto tu, cominci tu." disse Beomgyu con un ghigno alquanto malefico sul viso.
Kai pensò un po' a cosa dire girandosi tra le mani la birra.
"Okay, ce l'ho, mi sto frequentando con una ragazza e non ve l'ho detto perché non ero ancora molto sicuro se fosse una cosa seria." disse imbarazzato.
"Oh no, abbiamo un etero nel gruppo, hai distrutto la nostra nominata come 'gruppo di gay fighi'." lo rimproverò scherzando Beomgyu, facendo ridere tutti gli altri.
"Vai Gyu." lo incitò Soobin.
"Bene, Kai, sai quella volta che eravamo venuti a giocare a casa tua e ti era scomparso un joystick? Ecco, l'avevo rotto giocando e mi sentivo in colpa quindi ho provato a portarlo a casa e ripararlo, ma ho fatto peggio. Mi dispiace amico." disse facendo gli occhi dolci all'amico che gli fece il dito medio.
"Io vi dico sempre tutto, ma se devo proprio dire qualcosa...Beomgyu, ti amo." confessò Taehyun per poi nascondersi dietro la sua lattina di birra.
Tutti gli altri si lamentarono della banalità dell'amico, ma vennero fermati da un Beomgyu emozionato.
"Non me l'aveva mai detto." spiegò e abbracciò il fidanzato, che cercò di scansarlo.
"Okay, io...sapete che sono un libro aperto, ma...insomma, se devo proprio. Sapete che vi parlavo di Yeonjun anche prima di conoscerlo, no? -ricevvete una risposta affermativa- Ecco, lo avevo notato ancora prima di dirverlo, ma ero troppo timido per fare un passo." disse in imbarazzo, causando il sorriso del suo ragazzo, che gli diede un bacio sulla guancia.
"Tocca a te Jun." gli disse Beomgyu e Yeonjun si grattò la nuca a disagio.
"Ecco...Soobin per me è stato il primo ragazzo, il primo bacio e il primo tutto." confessò velocemente abbassando sempre di più la voce.

Tutti lo guardarono sconcertati, tranne Soobin che era rosso in viso almeno quanto il corvino.

"Aspetta, quindi anche prima volta?" chiese Kai curioso e Yeonjun annuì, scatenando il caos da parte dei suoi amici.

"Oh, sarei curioso di sapere chi-" disse Beomgyu gesticolando e rendendo chiaro cosa intendesse, tanto che Soobin si coprì il volto con le mani e il maggiore radacchiò ancora più in imbarazzo.

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Ormai era inizio settembre, il caldo regnava ancora sovrano nell'aria, dando un senso di torpore al corpo di Yeonjun, che si lasciava baciare dai raggi solari e si crogiolava in quel calore piacevole.
Stava camminando come al solito da casa sua alla solita fermata dell'autobus, che non vedeva da un po' e che forse non avrebbe rivisto a breve. Poteva setire quasi una leggera malinconia per quella consapevolezza, non avendoci dato peso prima di allora.

Guardava i suoi piedi, non vedendo nessuna pozzanghera da schivare o la neve attecchita al suolo che prendeva forma delle suole delle sue scarpe a ogni passo. Forse era diventato troppo sentimentale ormai, ma poco gli importava, era più forte di lui.

Arrivò alla fermata e come d'abitudine aspettò il ragazzo alto dai capelli marroni e dagli occhi brillanti, come l'aveva sempre descritto.
Quando arrivò, però si guardò intorno per un po' prima di avvicinarsi a lui.

"È una bella giornata, peccato, se avesse piovuto ti avrei coperto con il mio ombrello." gli disse ricordando il loro primo incontro, almeno per il maggiore.
"Scusa, ci conosciamo?" chiese ironicamente e il minore lo abbracciò, aspettando così l'autobus.

Eccolo che arrivata, il bus delle 9:45, in perfetto orario, quell'autobus che non avrebbero più preso.

Salirono e si sedettero vicini, parlottando per tutta la durata del viaggio e tenendo le loro mani incollate, abitudine che avevano prima di stare ufficialmente insieme e che non si sarebbero mai e poi mai tolti.
Quando arrivarono alla fermata del solito parco scesero e si diressero al loro posto, quell'albero sotto il quale si erano seduti e stesi più volte.
Soobin si sedette con la schiena appoggiata al tronco e Yeonjun si stese poggiando la testa sulle gambe del moro.

"Bin, mi racconti una storia?" gli chiese ingenuamente, giocando con la mano dell'altro, più grande della sua.
"Vuoi la favola della buonanotte come i bambini?" lo prese in giro scherzando l'altro, per poi ricevere un pugnetto dal fidanzato.
"Dico sul serio, per favore." fece gli occhi dolci e il più alto cedette inevitabilmente.
"Mh, c'era una volta un ragazzo di nome Binbin. -iniziò a passare la mano libera tra i capelli del maggiore- Andava tutti i giorni alla solita fermata dell'autobus e dopo un po' notò un ragazzo dagli occhi tristi. Era il ragazzo più bello che avesse mai visto, vuoi sapere il suo nome?" chiese all'altro, che aveva già capito che stava parlando di loro due, ma che annuì comunque.
"Si chiamava Junie. Lui era davvero triste, così Binbin pensò egoisticamente di poter vedere gli occhi dell'altro brillare grazie a lui." terminò brevemente, ridendo leggermente per il modo ridicolo in cui aveva raccontato la loro storia.
"E alla fine? Binbin è riuscito a vedere gli occhi di Junie brillare per merito suo?" gli chiese Yeonjun, anche se sapeva la risposta.
"Certo, li sta guardando proprio ora, brillano almeno quanto una stella e sa che forse non è totalmente merito suo, ma solo vederli così luminosi gli addolcisce il cuore." disse guardandolo intensamente e l'altro si alzò dalle sue gambe, mettendosi seduto.

"Invece è solo merito tuo se brillano così." esclamò dandogli un dolce e rapido bacio sulle labbra.
"Ora facciamoci un sacco di foto, ho intenzione di riempire la nostra stanza di noi." disse tirando fuori il telefono.
"Sai che dovremo sopportare gli altri tre tutti i giorni, tutto il giorno, vero?" gli chiese Soobin, ricordando il loro imminente trasloco insieme ai loro amici.

"Si, ma ciò comporta che vedrò te tutti i giorni e tutto il giorno."

Da quel momento in poi ogni giorno sarebbe stato un capitolo aggiuntivo alla loro storia appena iniziata. Ci sarebbero stati liti, appuntamenti, mesiversari e anniversari da festeggiare, notti d'amore e giornate con gli amici. La loro vita sembrava piuttosto promettente e non potevano esserne più felici.

Parole: 1529

Nota autrice:
Eccoci giunti alla fine di questa breve storia, spero che vi sia piaciuta e il prossimo capitolo sarà per i ringraziamenti, che spero leggiate perché vi ho lasciato una domanda a cui vorrei che voi rispondeste.

9 and Three Quarters. -Yeonbin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora