"𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁à"
"tra poco viene Mohamed, dobbiamo parlare di alcuni pezzi" Zaccaria alzò finalmente lo sguardo dal telefono "oh, eccolo" si alzò e gli andò incontro
Girai gli occhi al cielo.
Per Mohamed avevo sempre provato una forte attrazione, contrasta dall'odio provato da lui verso di me, sfogato in mille modi, dagli insulti fisici, agli insulti sul mio contosalutò tutti
"ciao anche a te piccola peste" mi rivolse uno sguardo scocciato
"non ti preoccupare, la tua presenza disturba anche me" feci uno dei sorrisi più falsi di sempre mentre lui si avvicinò pericolosamente a me
"non iniziate a litigare voi due" Vale ci separò
ci risedemmo tutti
i ragazzi iniziarono a parlare dei loro progetti mentre io restai in un angolino a fumarmi la mia sigaretta
"che c'è piccola Maddalena, oggi non parli?" rise Mohamed
"non ce la fai proprio a chiudere quella boccaccia?" lo guardai interrogativa
"ma come cazzo ti permetti lurida troia!" mi mollò uno schiaffo in pieno volto
"sei solo una viziata del cazzo, pensi solo a te stessa, sei una fottuta falsa" venne bloccato dai ragazzi ancor prima che potesse continuare
lo guardai mentre gli occhi si facevano lucidi e le lacrime minacciavano di scendere
scesi dal muretto e me ne andai
salì in casa e subito scoppiai a piangere, non aveva nessun diritto di dire ciò senza sapere il mio passato
presa dalla rabbia iniziai a spaccare tutto
MOHAMED' S POV
"fra ma che cazzo fai?! ma sei diventato matto?" Zaccaria mi scosse
mi resi conto di ciò che avevo appena fatto.
Avevo appena tirato uno schiaffo ad una donna...la donna che amavo...e l'avevo fatta piangere"ma stai bene?!" Vale mi guardò incazzato
"i-io...non so cosa mi sia preso" mi passai una mano sul volto
"fra" mi bloccò Mattia
"potrebbe non sembrare ma io quella fottuta ragazza la amo...si, è vero, litighiamo sempre, ma ho sempre avuto una certa attrazione verso di lei" spiegai "e non so cosa mi sia preso"
"cazzo Mohamed l'hai appena fatta piangere" mi rimproverò Aziz
"i-io vado da lei" mi avviai
MADDALENA' S POV
mi fermai, il sangue correva lungo le mie
mani, i vetri continuavano a cadere a terra, lo specchio davanti a me era frantumato in mille pezzila porta di aprì rivelando Mohamed
"che vuoi? tentai di asciugarmi le lacrime
"che cazzo hai fatto? perché sei ridotta in quel modo?"
"che cazzo te ne frega? sono solo una troia viziata che pensa a se stessa, o sbaglio? parole tue" tentai di nascondermi voltandomi dall'altra parte
"i-io sono venuto a chiederti scusa" sospirò "e so bene che non vorresti fossi qui, ma ti prego ascoltami"
"ascoltarti per cosa Mohamed?! sono 5 anni che ci conosciamo e 5 anni che mi insulti, ti ostini a diri che sia una falsa e una viziata del cazzo senza neanche sapere la mia storia, e ti posso assicurare che nella mia vita le uniche qualità che non ho solo la falsità e l'essere viziata perché in famiglia era già tanto se c'era il cibo per pranzare...quindi prima di giudicare impara a conoscere la persona perché non tutti vivono un'infanzia felice! la tua storia la conosco molto bene e se non mi sbaglio non mi sono mai azzardata a giudicarti, neanche per scherzo, non lo farei mai, perché qualsiasi persona, anche quella che mi sta più sul cazzo tra tutte, non merita di essere insultato per il suo passato o la situazione che vive a casa, soprattutto se a giudicarlo è qualcuno che non conosce un cazzo sul suo conto" ero sfinita, stufa di quella situazione
scoppiai a piangere, tanto che il respiro venne quasi a mancarmi
"Hey Hey Hey, calma, vieni qui" mi avvolse tra le sue possenti braccia
non provai neanche a ribellarmi, ne avevo bisogno
"scusa per tutto quello che ho detto, per quello che ho fatto prima...non so neanche io il motivo per cui continuo a comportarmi così, ho capito che...lascia stare" si bloccò e sospirò
"che hai capito?" alzai di poco lo sguardo
"nulla...lascia stare"
"Mohamed voglio la 𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁à, che devi dirmi?"
"è difficile da spiegare perché probabilmente tu non crederai mai a ciò che ti dirò ora, e faresti bene, insomma, ti tratto male da sempre, non avresti motivo di credermi" fissò un punto indefinito
"Momo che devi dirmi?" posai delicatamente le mani sul suo viso in modo tale che potesse guardarmi negli occhi
"insomma...ti ho sempre trattata male ma col tempo mi sono reso conto che in realtà ho sempre avuto una certa attrazione verso te...sei sempre stata l'unica a tenermi testa, a riuscire a zittirmi, l'unica ragazza più bella che io abbia mai visto, e non solo fisicamente, anche caratterialmente.
Mi sono sempre ostinato a trattarti male, a sfotterti, a parlare male della tua famiglia quando in realtà della tua vita conosco ben poco, se non la tua data di compleanno e da dove vieni. Ho sempre cercato di instaurare un rapporto sano con te ma non ci sono mai riuscito, vederti così tanto attaccata agli altri mi dava alla testa e le uniche cose che alla fine venivano fuori dalla mia bocca erano insensate, solo dopo capivo che la tua reazione era la risposta ai miei comportamenti, sbagliati e ingiusti verso te.
So che non è la miglior dichiarazione d'amore che tu abbia mai sentito, e so bene che certe parole dette da me sono come acqua per te, ma credimi...penso veramente quello che ho detto" parole più sincere non ne avevo mai sentiteil mio sguardo passò dai suoi occhi alle sue labbra
iniziammo ad avvicinarci sempre di più
lo attirai a me facendo combaciare le nostre labbra dando vita ad un bacio casto, pieno di sentimenti
"Mad-" ci staccammo
lo baciai nuovamente, volevo che quel momento durasse per sempre
"zitto"
"Mad...ti amo" appoggiò la sua fronte alla mia
"anche io" sorrisi baciandolo di nuovo
STAI LEGGENDO
𝗢𝗻𝗲 𝗦𝗵𝗼𝘁 - 𝗥𝗮𝗽/𝗧-𝗿𝗮𝗽
Ngẫu nhiênBrevi storie sui ragazzi di: •San Siro •Lecco •Rozzano •Milano Ovest