"𝗧𝗵𝗶𝗮𝗴𝗼"
Bussai a casa di mio cugino, Andrea, dato che lui doveva andare ad un live io avrei dovuto tenere Thiago, il figlio del mio e del suo migliore amico, Agostino
Appena la porta si aprì vidi Andrea venirmi addosso tutto sorridente per poi abbracciarmi e stringermi forte
"piano Andre" risi stringendolo
"va bene, va bene, allora? cosa mi racconti?" mi fece entrare e poi chiuse da la porta dietro di noi
"nulla di che, forse domani mi arriva la lettera della nazionale, mi fanno sapere se sono stata presa oppure no" sorrisi
"è fantastico Gle" mi baciò la guancia
"Thiago?"
"è di là con agostino, tra poco arrivano, gli stava dando da mangiare, ma probabilmente non ne vuole sapere"
"non deve essere semplice crescere un bambino così"
"in che senso?"
"nel senso che sua madre ultimamente non c'è mai Andre, prima passano tanto tempo insieme, poi parte per dei mesi, i bambini hanno bisogno di una figura materna, non solo di quella paterna, lei potrà volergli tutto il bene del mondo, ma se non è presente non può pretendere chissà cosa, poi è ovvio che se passa molto tempo con lei e poi lo lascia tanto con il padre lui non vuole fare nulla"
"hai ragione anche tu, ma noi non siamo nessuno per giudicare" mi guardò negli occhi
Dalla cucina sbucò Agostino per mano con Thiago
"Andre io non so più che fargli, non vuole mangiare" disse Ago esasperato
"facci provare me" lo guardai
Mi abbassai sulle ginocchia e guardai Thiago
"amore ci vieni da zia?" allargai le braccia e Thiago a piccoli passi venne da me sorridente, abbandonando finalmente quella faccia piagnucolante
"com' è che con me non funziona mai?" disse Agostino
"fra non la porti" rise Andrea
"amore vuoi la pappa di zia?" sorrisi accarezzando la piccola e paffuta guancia del bambino che annuì sorridendo
Andammo in cucina e gli presentai la stessa ed identica cosa che Agostino aveva cucinato per lui, facendo finta di averla cambiata di qualcosa.
Lo misi sul seggiolone e dopo averlo imboccato un po' di volte il piatto era completamente pulito e Thiago non aveva fatto nemmeno un capriccio.
Vidi la faccia di Agostino cambiare e dall' essere esasperato passò all' essere sorridente"ci stai proprio fare con i bambini eh"
"generalmente odio i bambini, ma Thiago è diverso, è un po' come suo nipote" indicai Andrea
"va bene, noi andiamo Gle, sennò facciamo tardi, fatti sentire" disse Andrea lasciandomi un bacio sulla guancia
"va bene, a dopo ragazzi" sorrisi
Agostino si avvicinò a Thiago
"fia il bravo con zia Glenda, che dopo mi dice se gli fai qualche dispetto" baciò il piccolo e poi inaspettatamente lasciò un bacio all' angolo della bocca anche a me
Andrea mi guardò sorridendo, bramanedo già qualcosa da dire la mattina seguente, come praticamente ogni giorno
Sapeva bene quando Agostino mi piacesse e quanto io mi trovassi bene con lui, faceva di tutto per farci passare molto tempo insieme ed a detta sua anche io piacevo ad Agostino.
Non era il tipo di ragazzo dalle grandi dimostrazioni d'amore, e neanche io, quindi per lui eravamo la coppia perfetta.
Più volte avevamo litigato per qualche stupida scenata di gelosia, fatta sempre da parte sua, ma pian piano quella cosa iniziava a piacermi ed ero contenta qualvolta succedesse.
Dopo tanti anni sentivo di riuscire ad amare nuovamente.
Avevo solo due relazioni fino ad allora, la prima mi aveva traumatizzata, la seconda era stata una via di fuga.
Il mio primo ragazzo era un egoista traditore, dopo due anni di relazione avevo scoperto avesse un' altra vita con un' altra ragazza, fantastica, che dopo aver scoperto dalla relazione con me lo lasciò.
Il secondo era per tentare di scordarmi tutto ciò che avevo passato con lui, ma alla fine ero fuggita per la troppa paura di rivivere ogni istante.
Ormai l' amore mi faceva paura e temevo di poter rovinare tutto nuovamente, ma sentivo comunque che con Agostino ci sarebbe potuto essere qualcosa che ci avrebbe uniti per sempreLi salutai nuovamente e quando uscirono da casa feci scendere Thiago dal seggiolone e lo feci vagare per la casa alla scoperta di cose nuove.
In un età così precoce era giusto esplorare e conoscere cose nuoveMi sedetti sul divano con Thiago attaccato, mi tolsi la felpa e rimasi con il top
Scrissi ad Agostino e ad Andrea che sarei andata a dormire e poi spensi il telefono lasciandolo sul piccolo tavolino davanti a me
Mi stesi completamente occupando tutto il divano e portai il piccolo sopra di me in modo che potesse stare comodo.
Lo strinsi tra le mie braccia come per cullarlo e in poco ci addormentammo entrambiAGOSTINO'S POV
Entrai dentro casa seguito da Andrea e subito non vidi nessuno, andai nel panico
Iniziai a girovagare per casa passando per il corridoio e guardai ogni stanza
Le mani di Andrea finirono sulle mie spalle e con forza mi indirizzò verso il salotto, nonostante le mie lamentele
Vidi Thiago dormire beatamente, steso sopra a Glenda, stesa sul divano, in tutta la sua bellezza
Andai verso di loro e accarezzai il volto alla bella addormentata
Con uno sguardo d'intesa vidi Andrea prendere Thiago e portarlo in camera con se, mentre io presi Glenda a mondi sposa e la portai in camera mia
La adagiai sul letto e dopo essermi messo comodo mi stesi di fianco a lei coprendo i nostri corpi con le coperte
Si girò verso di me e pian piano aprì gli occhi
"ago che ore sono?" la sua voce impastata dal sonno era qualcosa di indescrivibile
"le tre e mezza" parlai mezzo addormentato anche io
"quando siete tornati?"
"poco fa"
Iniziammo a guardarci negli occhi e ci avvicinammo sempre di più fin quando le nostre labbra non combaciarono
Ci staccammo e subito feci per parlare ma le sue mani finirono tra i miei capelli e mi attirarono a se per dare vita ad un bacio passionale
"ti amo ago"
"anche io gle, non sai quanto" sorrisi sulle sue labbra
Era tutto così inaspettato...
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𝗢𝗻𝗲 𝗦𝗵𝗼𝘁 - 𝗥𝗮𝗽/𝗧-𝗿𝗮𝗽
De TodoBrevi storie sui ragazzi di: •San Siro •Lecco •Rozzano •Milano Ovest