5 - Manca poco

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-Yeongseo-unnie! Sono arrivata!- chiamai

-Haru! Vieni qui, veloce!-
Quest'ordine mi preoccupò, iniziai a pensare diversi scenari terribili: la macchina del caffè si era rotta e l'acqua sporca si era propagata su tutto il pavimento oppure la vetrinetta dei dolci era crollata o, lo scenario peggiore, avevano derubato il negozio.

Misi un piede al di là della porta e uno scoppio improvviso mi colse di sprovvista.
Gridai dallo spavento.

-Ma siete matti!- risi vedendo che mia madre, il capo e Yeongseo sorreggevano dei laciacoriandoli.

-A cosa devo questa sorpresa?-
Una tavola era apparecchiata con una tazza di caffè, un piatto di pancake e una busta sigillata con ceralacca. I coriandoli che i tre avevano appena sparato erano sparsi ovunque e creavano un oceano colorato tra i miei capelli.

-A cosa devo quell'urlo!- si portò una mano all'orecchio sinistro -Mi farai diventare sorda così!-

-Nella mia mente c'erano gli scenari peggiori! Pensavo avessero derubato il negozio o che la macchinetta del caffè si fosse rotta di nuovo o che- -

-Si vede che sei una brava impiegata, mia figlia ti ha scelta bene. Proprio per premiare questa tua propensione al lavoro abbiamo deciso di farti una sorpresa, prima che ci lasci- iniziò il presidente.
Mi porse la busta
-Hai iniziato a lavorare qui quasi tre anni fa, dapprima facevi solo le domeniche, poi il weekend intero, metà settimana ed ora passi qui tutti i giorni di apertura. Ti sei dedicata pienamente al mio locale nonostante gli studi universitari e una madre a cui badare. Per il tuo impegno, la tua fedeltà e la tua dedizione ho deciso di premiarti-

Strinsi la busta tra le dita. Lo sguardo della mia amica sprizzava una gioia luminosa e brillante, mia madre usava il suo sguardo fiero, lo stesso di quando sono riuscita a trovare lavoro, a diplomarmi e a entrare nelle selezioni nazionali. Quello sguardo mi ha accompagnata nei momenti migliori della mia vita, quelli in cui ho cominciato a costruire la mia storia, il mio passato, il mio presente, il mio futuro.
Aprii la busta. In un biglietto con stampato "ci mancherai" c'erano parole direttamente dalla mia migliore amica coreana.

"Cara Haru, so che non dovrei dirtelo, ma i fatti sono così.
Non voglio che tu te ne vada. Sei diventata parte della famiglia da quando hai messo piede qui dentro la prima volta. Mi ricordo quel giorno, mi chiedesti "accettate altri dipendenti?" con uno sguardo spaesato. Allora ti chiesi se potessi tornare la sera, dopo la chiusura. Rimanesti li, fuori ad attendere per tre ore intere. Non avevo capito perché, ma non volevo domandartelo. Allora ti chiamai dentro, presi due tazze di tè caldo e ti feci accomodare di fronte a me. Appena ti invitai a berlo tu annusasti subito il profumo e aggiunsi "mi spiace, il Vanilla Bellini non mi piace". Solo da questo avevo capito che tu eri la persona più adatta per prendere quel posto vacante. Forse addirittura più adatta di me. Iniziai a farti domande e scoprii del tuo percorso scolastico. Allora ti offrii di fare una sola giornata, ma per intero.
Sin dal primo servizio hai dimostrato capacità e diligenza. Sei stata cortese anche con clienti a cui avrei voluto rompere un piatto in faccia. Poi ho scoperto che tu sei gentile nell'animo.
Ho scoperto che sei la persona che mi da la carica per venire a lavorare qui tutti i giorni, che mi sostiene quando sono in crisi (molto spesso al mattino), che condivide una passione e che mi aiuta a conoscere ciò che amo con immenso piacere. Nel tuo periodo con noi hai fatto passi da gigante e hai aperto nuovi orizzonti.
Sono fiera della persona che sei.
So che te ne dovrai andare prima o poi, la tua carriera è un'altra, la tua strada è un'altra. Ma mia mancherà immensamente sentirmi chiamare "unnie" dalla tua voce, sentirti ridere quando i nostri cari clienti abituali fanno battute di cattivo gusto, sentire la tua presenza ogni volta che entro qui e mi fa andare avanti con più forza, perché so che ci sarai.
Volevo ringraziarti per tutto, dal primo all'ultimo momento.
E quale modo di ringraziarti se non con un premio?
Guarda nella busta e scoprilo.
Dalla tua Unnie
Yeongseo"

Avevo le lacrime agli occhi.
Mancava poco tempo alla mia laurea e già avevo richieste da agenzie di fisioterapia sparse per tutta Seoul. Sapevo che non sarei rimasta qui per sempre, ma non pensavo che avrei potuto affezionarmi a questo locale così tanto. Nonostante mancasse ancora tempo. Già sentii che un pezzo di me rimaneva qui, dietro il bancone, a preparare ordini su ordini da mattina a sera o a sistemare i tavoli alla chiusura.

-Come lo dico al signor Wong che tu non verrai più?-

-Unnie- la chiamai. Una lacrima le rigò la guancia -Pensandoci bene, non voglio lasciare questo posto. Anche se avrò un lavoro fisso, non mi occuperà tutti i giorni, vero? Posso sempre tornare qui quando sono libera-

-Sarebbe un onore continuare ad averti, ma adesso, guarda nella busta-

Sotto ordine del capo, aprii la busta e controllai l'interno.
Un mazzo da 700.000 won.

-Consideralo un ringraziamento da parte di tutti, i nostri clienti compresi.- concluse il capo

Spalancai gli occhi, non mi sembrava vero.

-Ma sono troppi! Potreste comprarci una nuova macchina del caffè con questi! No, davvero, non posso accettarli.-

-È questo che intendevo quando dicevo che sei gentile nell'animo. Per questa volta, metti te stessa davanti. Quei soldi usali per aprire il tuo studio di fisioterapia. Certamente non sono abbastanza, ma è già qualcosa. Vogliamo aiutarti a realizzare il tuo sogno.-

Iniziai a piangere, non sapevo come altro reagire.
Mi lanciai contro Yeongseo, abbracciandola.

-Non so come ringraziarvi, siete diventati la mia seconda casa. E parte integrante della mia famiglia.-

Unnie ricambiò

-Anche tu, grazie-

-Sono così grata di avervi trovati, qui, in quel preciso istante. Quando sono arrivata qui ho dovuti affacciarmi con una cultura che credevo di conoscere, ma che in realtà mi era nota solo in parte. Ero e sono tutt'ora in un posto che sento distante dalla mia definizione di casa. Ma grazie a voi, questo Travaglio è stato meno doloroso, nonostante i miei ideali non siano cambiati. Mi dispiace dire che il mio cuore vive in Italia, e forse mentirei se non dicessi che parte si è trasferita qui, tra di voi. Avete reso la mia angoscia meno oppressiva, la mia tristezza meno lancinante. Mi avete dato conforto quando le mie speranze sembravano vane. Vi ringrazio di tutto, e mi auguro che questo mese e mezzo che ci aspetta fili liscio, senza intoppi o problemi. Spero che sia così per tutta la vita di questo locale.-

Applaudirono e iniziammo a sistemare. Avevamo passato l'orario di apertura pomeridiana da un po', fuori c'erano un paio di persone ad aspettare. Allora salutai mia madre e mi misi il grembiule.
Uno dei miei ultimi turni stava per iniziare.

-x-x-x-x-x-

Tornata con un nuovo capitolo, che ne pensate? A questo punto il percorso scolastico della nostra Haru sta volgendo al termine. Ci sono parole gentili e tanto affetto. Continuo a farvi conoscere la nostra protagonista e il piccolo mondo che le sta attorno.

La storia non sta avendo molto seguito, ma non importa, magari prima o poi arriverà il suo momento di brillare.
Magari quando qualcuno farà le conoscenze giuste...
Non dico più nulla. Dalla qui presente è tutto, alla prossima!

Healing us ~ Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora