Hyunjin's POV
Il pomeriggio prima parlammo per ore.
Per quanto mi avesse mentito, mi sono sentito in colpa di aver dubitato di lei.
"Quando sarai qui, ti presenterò qualcuno~"
Stavo arrivando al locale, le avevo promesso che sarei passato non appena finito di sistemarmi.
Con il cuore in gola, la osservavo qualche passo più in là della vetrina, aspettavo qualcosa, un gesto, uno sguardo, un segno che mi avrebbe dato la sicurezza di entrare e di affrontarla.
Haru scambiò due parole con Yeongseo, prese un vassoio e si avviò verso un tavolo.
Era il momento.
Feci dei passi dubbiosi verso la porta, la cercai di nuovo con lo sguardo.
E lei mi ferì di nuovo.
Appoggiando il vassoio sul tavolo, si sedette in braccio dello stesso ragazzo dell'altra mattina.
Di nuovo sentii le orecchie fischiare mentre il mio mondo crollava.
"-Senti, amico mio. Ora come ora è normale sentirsi così. Cosa credi di risolvere scendendo adesso, ridotto come sei e senza la certezza di trovarla ancora lì?-
-Niente.-
-Bene. Allora fermati qui, riprenditi, esibisciti mostrandole quanto tu veramente vali e falle pentire di essersi comportata così. Non appena torneremo, andrai lì e le chiederai spiegazioni esaustive, chiaro?-"
Dovevo fare l'uomo, così mi aveva detto Changbin più e più volte in questi due giorni e mezzo di viaggio.
Mi feci coraggio ed entrai.
Haru era già di nuovo in piedi, portava il vassoio vuoto al bancone e ci si nascondeva dietro.
-Un americano d'asporto-
Da accucciata che era, spuntò fuori con un sacco di chicchi di caffè
-Hyunjin!- mi sorrise con i due meravigliosi lumi che la impreziosivano.
Fece ancora una volta il giro della cassa e mi abbracciò stretto. Ero felice e sollevato da quell'abbraccio. Ma allora perché qualcosa non tornava, perché sembrava che un pezzo mancasse?
-Vieni- si staccò e mi trascinò per il polso fino alla tavola dei ragazzi di prima
-Raga, lui è Hyunjin, il tipo di cui vi parlavo l'altro giorno-
"Che ha detto?"
Non avevo inteso una sola lettera di tutto ciò. Che fossero stati i suoi amici italiani?
-Hyunjin, loro sono i miei amici, quelli di cui ti ho tanto raccontato- mi parlò in un idioma più comprensibile.
"Solo amici?"
-Dai, presentatevi!- disse di nuovo a loro.
-Piacere- si alzò il ragazzo sospetto, porgendomi la mano -Mi chiamo Gianmaria-
Il ragazzo era altissimo, poteva far invidia al palazzo in cui vivo, o peggio, all'edificio della JYP. Aveva un sorriso largo e antipatico, gli occhi grandi e odiosi
Solo guardarlo mi dava il voltastomaco e mi faceva risalire la bile.
-Piacere mio- strinsi a mia volta, provando non poco disgusto -Il mio nome è Hyunjin, ma potete chiamarmi Sam- guardai tutti gli altri
-Sam?- Si stupì Haru
-Si, è il mio nome internazionale-
-Wow, è veramente da te-
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Healing us ~ Hwang Hyunjin
FanfictionHaru era stata separata dalle sua terra madre e combatteva per fare della Corea del Sud un nuovo posto sicuro e costruirsi una nuova vita. Era tutto difficile, fin quando non arrivò lui, che cambiò il significato della parola casa Disclaimer: questa...