28 - Il momento peggiore/migliore

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Hyunjin's POV  -  TW (Attacco di panico)

-Sono a casa!- chiusi la porta alle mie spalle.

Nessuno rispose, nemmeno un rumore di passi in avvicinamento. a quanto pare ero solo

Avendo cara la mia vita, era un sollievo non dover vedere Changbin con tutte le sue pretese (e la paura di non passarla liscia)

Mi appoggiai al muro e tirai un sospiro di sollievo, assieme ad un sorso della mia bevanda

La maniglia si abbassò.

-Hyunjin! Sei già qui!-

Il mio peggior incubo era appena entrato.

-Com'è andata?- chiuse la porta a sua volta.

La mascella mi cadde e spalancai gli occhi. Non sapevo che dire, e qualsiasi menzogna che mi potesse venire in mente non avrebbe mai retto con il mio coinquilino.

Abbassò lo sguardo alle mie mani, e notò il bicchiere in plastica

-Cosa. Hai. Fatto?- sputò rabbioso.

-Ho preso un caffè- mi ci nascosi dietro

-Mi prendi per idiota? So riconoscere un bicchiere, specialmente quando ha stampato il nome del produttore in maiuscolo!- iniziò ad urlare

-Non ho mai detto nulla del genere!- mi difesi vanamente

-È diverso! Non hai detto proprio nulla!-

-Qualcosa ho detto...-

-E sentiamo allora-

Mi zittii, il silenzio durò pochissimo, ma abbastanza da scatenare una seconda fiammata d'ira

-Ma ti sembra Hyunjin?! Perché non mi ascolti, non credi che ciò che ti dico e ti consiglio abbia importanza?-

-Ma certo che no, hyung-

-Non mi sembra! Giuro su Dio che se non cominci a tirare fuori le palle, vado io da lei e le urlo addosso di tutto e di più, non mi importa nulla di farla piangere.-

-Hyung ascoltami almeno...- scoppiai a piangere.

Sarà stata la forza delle sue urla, mescolata a tutte le sensazioni contrastanti che provo ora.

Nella mia testa non quadrava più niente, c'erano solo tanto caos e stanchezza-

-Smettila di piangere e tira fuori le palle.- si calmò, mantenendo comunque un'aria disgustata.

Gli squillò il telefono nella tasca.

-È Haru- mi guardò -Che faccio?- mi domandò con tono stanco

Scossi la testa dietro gli occhi gonfi, e tutto rimbombava

-Pronto?- rispose -Si, sono io...-

Si allontanò due passi più in là, oltre l'entrata malinconica

-Giovedì dici?- mi lanciò un'altra occhiata -Va bene, per l'orario ci mettiamo d'accordo più avanti, si... ci sentiamo.-

Riattaccò

-Hai tempo fino a giovedì. Ne parlerò anche con Chan. Ti conviene averla fatta finita-

Me ne andai in camera mia, mi nascosi sotto le coperte sperando di poter scacciare quel mostro chiamato confusione che non mi liberava i pensieri.

"Non può essere colpa sua, non lo farebbe mai!"

"Ne sei sicuro?"

"Sono i suoi amici dopotutto!"

Healing us ~ Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora