29 - Giuro che è colpa della lampadina!

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Hyunjin's Pov

Salii le scale con il cuore in gola, quella sarebbe potuta essere la mia ultima occasione di parlare con Haru prima di giovedì, quando avrebbe incontrato Changbin.

"E allora saranno guai"

Mi ero presentato davanti alla sua porta in anticipo, sperando di poter parlare con lei e di avvertirla di quello che avrebbe potuto fare il mio compagno.

Bussai, e dopo un gran trambusto mi aprí la porta.

Ma non era Haru.

Gianmaria indossava una maglietta leggera bianca, un paio di pantaloni comodi sopra le ciabatte in gomma

-Ciao! Aria, è arrivato il tuo amico!-

Non ci ho capito nulla di quello che ha detto, e lo odio.

"Chissà che ci fa già qui, conciato in quel modo, con quella faccia da schiaffi"

Mi si strinse il petto per un istante, poi entrai.

Erano già tutti riuniti, si aiutavano a vicenda: chi cucinava, chi apparecchiava, chi puliva quello che gli altri sporcavano.

Si muovevano con la stessa armonia che avevo notato in Haru, quella mattina al locale.

-Ciao Hyunjin!- si girò lei, con le mani occupate ai fornelli

La salutai a mia volta, togliendo le scarpe e facendomi un po' più avanti

-Vieni qua, non posso muovermi al momento-

Mi avvicinai, infilandomi negli stretti spazi non occupati dagli altri.

Mi afferrò per il polso, mi diede il cucchiaio in legno e mi guidò per mescolare il contenuto (dubbio ma dall'odore invitante) della pentola

-Data la tua buona volontà di prendere il mio posto, io me la svigno~-

In un balzo attraversò la cucina, mentre mi guardava ridendo

"E poi non è una bastarda..." pensai, ricordando l'altro giorno

-Provo a sentire Yeongseo per vedere com'è messa, ma non dovrebbe partire tra molto- avvisò tutti in inglese

Uscì un attimo lasciando la porta semiaperta, ma nemmeno in un minuto quel Gianmaria uscì a sua volta.

Riconobbi le due voci per un istante prima che iniziasse un fracasso di piatti.

-Yeongseo arriverà tra circa un'ora- rientrò lei, da sola -Possiamo mettere le lasagne in forno, allora-

Di colpo, mi accorsi di un'unica cosa che non mi quadrava.

Mancava uno di loro.

E non era il palo della luce antipatico che era sceso prima, ma quell'altro.

"Oddio, come si chiamava?"

E non solo lui, anche un'altra...

L'altra era...

Era... Alice!

Ma il ragazzo proprio non me lo ricordavo.

Vorrei poter dire "parli del diavolo e spuntano le corna", ma invece ad entrare è stato quell'altro, con delle bottiglie in mano.

-Ho portato le birre!- esclamò sollevandole

Per Giulia fu come rivedere il sole dopo mesi di pioggia

Si materializzò davanti a lui, le servì a tavola e si aprì una bottiglia in un istante, bevendo direttamente da lì.

-Fresca è sempre più buona!-

Healing us ~ Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora