La sala era buia. I miei genitori e Lolò erano a dormire. Lotte era persa chissà dove. Lo stomaco mi si strinse. Un senso di turbamento mi fece girare la testa. Notai una persona a lato della stanza. Herman che si sporgeva. Sbattei le palpebre e lui scomparve. La nausea mi aggredì. Inspirai a fondo. Per quanto ancora?
-Vado a prendere i regali- Albert mi strizzò l'occhio.
-Ti aspetto- gli sussurrai io.
Albert mi sfiorò il fianco, mi baciò la guancia, si allontanò.
-Io voglio un cavallo- borbottò Adam.
-Addirittura un cavallo?- gli chiesi, abbracciandolo.
-Sì, un cavallo- mi stampò un bacio sulla guancia.
Notai che Julien si teneva in disparte. Gli feci segno di avvicinarsi. Lui ubbidì.
-Cosa vorresti ricevere?- gli chiesi, per renderlo partecipe.
Julien indugiò, distolse lo sguardo, lo riportò su di me. -Io... -
Adam lo spinse. Afferrai Julien prima che cadesse a terra. -Adam!- esclamai.
Mio figlio si strinse nelle spalle. -Non lo avevo visto-
Una chiara bugia. Sbuffai. -Potresti non ricevere il tuo regalo-
Adam divenne paonazzo. -Scusa- borbottò.
-Papà quanto ci mette?- Rose si aggrappò alla mia manica.
In effetti Albert ormai era via da parecchio. -Vado a vedere- decisi -e mi raccomando, fate i bravi, altrimenti non ci saranno regali per nessuno di voi- uscii dalla stanza.
Perché non arrivava? Andai verso la nostra camera. Il panico mi serrò la gola. Una strana sensazione mi fece tremare. Affrettai il passo. Spinsi la porta che si spalancò con un boato. Mi sembrò d'impazzire.
Albert era piegato in avanti, un foglio stretto in mano. Notai subito la sua espressione. Tesa, la mascella contratta. C'era qualcosa... poi compresi che foglio era. La lettera di Herman!
Albert aveva trovato la lettera di Herman. Perché non me n'ero sbarazzata? Perché l'avevo tenuta? Balzai in avanti e gliela strappai dalle mani. Non poteva averla letta tutta, pensai. Mi misi a parlare e le bugie uscirono naturali dalle mie labbra. Io, che non avevo mai saputo mentire, improvvisamente divenni un'ottima bugiarda.
-Quella lettera era per Lotte, mi ha detto se potevo conservarla- spiegai.
Albert mi fissò a lungo. -Lotte? Ama Lotte, beh, questo non mi sorprende- mi credette. Non ho mai saputo se le mie parole lo convinsero o fu la sua mente a farlo. Forse neppure m'importa. -Quindi perfino Herman è rimasto affascinato da Lotte- tentò di scherzare.
-Ehm sì... tutti restano affascinati da lei- e così, per l'ennesima volta, mia cugina diventava il capro espiatorio perfetto. Io mi odiai. Non che potessi farci molto.
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La principessa e la cocotte III: per amore e per vendetta
Fiksi SejarahTerzo libro della serie "La principessa e la cocotte". La guerra è finita e tutto sembra essere tornato come prima. L'apparenza però spesso inganna. Viola è divisa tra il bisogno di aiutare la famiglia e il pensiero di Herman. La situazione economic...