Hyunjin's pov:
Era estate e come tutti gli anni la passavo con mia nonna in Australia.
Io e i miei fratelli adoravamo l'estate, perché stavamo lontano da quel verme di mio padre, se si può definire tale.
Quella mattina era iniziata come sempre, tranne per il fatto che andai al mare da solo perché mia nonna andava in giro con delle sue amiche, Yeji e Ni-ki stavano allo studio di danza a cui eravamo abbonati durante quei 3 mesi di vacanza mentre Jooyeon era alle prove della sua bend che d'estate ci seguiva in Australia.
Quindi dopo un'ora e mezza di mezzi pubblici mi ritrovai in una specie di piccola oasi che separava a la spiaggia dalla strada.
Erano 2 mesi che stavo lì in Australia e non mi ero ancora mai fatto il bagno, il solo pensiero che a qualcuno potesse cadere un occhio su di me mi dava fastidio, non levavo neanche la maglietta, perciò quando andavo lì al mare mi fermavo in quel piccolo pezzo di prato sempre sotto la stessa palma, a leggere.
Passavo le ore la seduto, perso nelle parole del mio libro.
Ero arrivato lì alle sette del mattino e quelli che a me sembravano pochi minuti in realtà erano ore e in un battito di ciglia si era fatto mezzogiorno passato.
Stavo posando il mio libro con l'intento di prendere qualcosa da mangiare all'interno del mio zaino, finché...
«AAAAHHH» non vidi un ragazzo con la faccia molto simile a quella di un quokka scappare da un'altro ragazzo tanto basso quanto muscoloso che in pochi secondi raggiunse quello che stava diventando uno scoiattolo volante perché scaraventato a terra.
In primo luogo quella mi sembrò una scena molto divertente ma poi il mio entusiasmo si spense quando mi accorsi che quelle erano persone che avrebbero potuto rivolgermi la parola da un momento all'altro.
Dopo pochi secondi in cui ho un vuoto di memoria probbabilmente perché ero troppo impegnato a pensare a tutti gli scenari che sarebbero potuti capitare, accadde esattamente quello che temevo.
Il ragazzo muscoloso si avvicinò a me accovacciandosi vicino al telo su cui ero seduto e mi rivolse la parola...
«Hey, ciao, scusa la scenata ma quella sottospecie di scoiattolo si è mangiato il mio panino» mi disse mettendo un broncio che mi avrebbe fatto ridere se non fossi stato troppo inpanicato dal fatto che un essere vivente che non fosse un mio famigliare mi stesse rivolgendo la parola.
«comunque io sono Changbin e quella cosa a terra che si dispera si chiama Jisung» e mi tese una mano per invitarmi a stringerla.
Io non risposi, non perché non volessi ma perché non sapevo come farlo.
«giuro che non mordiamo» disse Jisung che si era appena rialzato tenendosi ancora il fianco dolorante «va bè, come ti chiami?» chiese Changbin ritraendo la mano
«H-hyun-jin» risposi sul orlo di un attacco di panico,«cadi a pennello Hyunjin, stavamo giusto cercando qualcuno che venisse con noi per fare un gioco» disse il quokka «noi siamo dispari e per giocare bisogna fare squadre da due» continuò Changbin.
Non sapevo che rispondere, non riuscivo neanche più a pensare lucidamente, avrei voluto rifiutare ma poi sarei sembrato maleducato.
«Hey, ci sei?»
«chi tace acconsente bin»
Così Jisung mi prese la mano e mi portò via da quel posto tanto tranquillo.In men che non si dica mi ritrovai davanti una spiaggia piena di persone, Changbin prese a correre immezzo a tutta quella gente e io iniziai a tremare quando Jisung iniziò a tirarmi attraverso quel putiferio.

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•My Savior• {Hyunlix}
FanficHyunjin è ragazzo di 19 anni, con una famiglia che purtroppo non può essere definita tale. lui e i suoi 3 fratelli soffrono dalla nascita, ma un giorno l'incontro con un ragazzo dalle gote piene di costellazioni potrebbe salvare sia lui che i fratel...