Nosmagiés avvertì la presenza del suo padrone. Scese dal letto, in cui si era appisolato, srotolandosi dalla coperta in cui si era avvolto. Andò verso il suo principale, notando che le guardie erano scomparse e che Kasday era solo, con la bambina.
"Siete tornati..." parlò il Messaggero.
"Sì. Siamo qui!" rispose la piccola Celeste.
"Tieni questo libro, Nosmagiés" ordinò l'Alto "Momoia sta cercando tutti i volumi simili a questo per distruggerli".
"Sissignore".
La Celeste correva per casa: "Ora aiuterai la mia mamma!" gridava "Ora aiuterai la mia mamma!".
"Ora ti butto giù dalle scale, se non la smetti di fare casino! E, da terra fino all'entrata di casa mia, ci sono un sacco di scalini!" brontolò Kasday, agitando le sue code.
"Signore..." disse l'angelo "...vi ha cercato Momoia". "Per?" chiese l'Alto.
"Non ne ho idea".
"Ha detto quando torna?"."Prima del tramonto".
"Che palle...chissà che vuole adesso. Vabbè...vieni qui, Celestina. Diamo un'occhiata alla tua lettera". La bambina gliela porse, con un largo sorriso.
"Cosa dice?" domandò, appena l'Alto ebbe fra le mani la busta.
"Che impazienza! Me la lasci aprire?!" protestò Kasday.L'Alto rigirò l'unico foglio fra le dita della mano di vetro, trasparente e lucida, dalla quale si poteva vedere ogni singola vena di magia azzurra. Con la mano di metallo e roccia aprì il libro "La luce dei Celesti" che Nosmagiés teneva fra le braccia. Non toccò il volume ma sfogliò le pagine con l'uso della magia, senza nemmeno sfiorarle. Cominciarono a scorrere velocemente, facendo sobbalzare l'angelo. I simboli sul libro si illuminarono ed uscirono dalla carta, come degli ologrammi, fluttuando a mezz'aria. Iniziarono a combinarsi con i segni riportati sulla lettera della bambina, mutando, con un comando di Kasday, la scrittura dei Celesti e rendendola comprensibile al padrone di casa.
"Oh! Ora capisco!" esclamò il Messaggero, sbirciando.
Kasday tornò ad osservare la lettera in pergamena. Era stropicciata e sbiadita, scritta in inchiostro oro. Annusandola, l'Alto capì che non era inchiostro ma sangue magico. Evidentemente i Celesti lo avevano di quel colore, così lucente e particolare.
"Sono delle indicazioni" spiegò, dopo aver letto. "Indicazioni?" volle sapere l'angelo.
"Sì. Servono ad individuare un luogo preciso, una casa o una piccola foresta. Comunque un luogo ristretto e rintracciabile, fra gli Universi dei Celesti".
"Cosa può essere?" si chiese Nosmagiés.
"Piccola..." iniziò Kasday "Piccola, questa lettera l'ha scritta tua madre, giusto?".La bambina annuì.
"E ti ha detto qualcosa?" continuò l'Alto.
"Solo che tu, triplice Dio dal triplice occhio, ci avresti aiutate". La divinità dai capelli corvini sospirò, con espressione pensosa."Forse vi sono riportate le coordinate per trovare tua madre...certo che poteva anche scriverlo!". Camminò per la stanza, liberandosi dal cappuccio che gli copriva il viso e tornando al suo aspetto normale, per non sprecare altra magia. Le sue antenne si agitarono all'aria, felici di essere di nuovo libere.
"Aiuta la mia mamma! Salva la mia mamma!" singhiozzò la bambina, triste.
"Ma, sì! Va bene! Andrò nella stanza degli specchi e vedrò dove mi portano queste indicazioni" sbottò il padrone.
"Grazie!" sorrise lei.
L'Alto richiuse il libro e lo affidò a Nosmagiés. L'angelo, con un inchino, andò a riporlo nel salone adibito a biblioteca, una delle stanze più grandi del palazzo. Era immensa e piena di libri, alcuni dei quali appartenuti al maestro del suo Signore, l'antico Equilibrio. Il suo aspetto era rimasto pressoché invariato nei millenni. Gli scaffali erano contro la parete e sfioravano il soffitto, riccamente decorato a motivi geometrici. Fra uno scomparto e l'altro, si aprivano immensi finestroni colorati di cremisi e blu scuro. Al centro della stanza vi era un grande tavolo rotondo, rubino a decori dorati, illuminato dall'incrocio delle luci entranti dalle finestre. Molti e grandissimi lampadari rischiaravano il salone nelle ore notturne, grazie all'uso delle candele e del riverbero dei cristalli in cui erano composti.
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LA CITTA' DEGLI DEI - LA LUCE DEI CELESTI
FantasySeguito de "La città degli Dei". Il tempo è trascorso, i bambini sono cresciuti e molte cose sono cambiate. Una lettera misteriosa viene consegnata alle divinità. Momoia, Madre Divina, convoca a sé gli Dei. Per quale scopo? Un nuovo nemico, un nuovo...