"È ora di alzarsi ragazzino!"
Sentii una voce urlarmi nell'orecchio seguita da una mano che mi spinse sul pavimento.
"Oggi le aspettano molte cose da fare" finii di parlare il maggiordomo prima di andarsene dalla stanza.
Ma che modi sono di svegliare la gente?!
Pensai mentre mi misi una tuta comoda.
Cos'è che dovevo così tanto fare, visto che è da quando ero arrivato che me lo facevano notare
Scesi ancora confuso, ma più che altro curioso e vidi una montagna di oggetti per la pulizia.Non dirmi che devo diventare la donna delle pulizie?
"Seguimi e se avrai qualcosa in contrario ne pagherai le conseguenze" sputò la mia matrigna con una voce di ghiaccio.
Così senza dire niente la seguii.
Uscimmo dalla casa e mi portò in una cabina sporchissima, piena di ragnatele, ruggine e polvere.Aspetta ma io sono allergico alla polvere..
"Il compito di oggi è di pulire questa cabina, compreso il wc certamente. Come ho già detto prima, non accetto lamentele altrimenti te la vedrai"
mi disse prima di guardarmi con quello sguardo che riusciva ad attraversarti l'anima e ghiacciartela completamente.Senza dire una parola iniziai a passare la scopa sul pavimento sporco, successivamente passai il mocio e cercai di far sembrare il pavimento più pulito che mai.
Dopo qualche ora passata a lucidare il pavimento, mi misi a pulire gli angoli della cabina. Erano pieni di ragnatele, insetti e polvere. Senza pensarci due volte ammazzai quel ragno che aveva iniziato a correre ovunque.
Feci per prendere la scopa ma dalla paura non mi accorsi di averla presa al contrario e improvvisamente tutto lo sporco e la polvere mi cadde in faccia.
Iniziai a tossire ripetutamente senza fermarmi, mi mancava l'aria.
Avevo bisogno di ossigeno.
Così mi alzai in piedi e provai ad aprire la porta ma era.. CHIUSA?
Mi aveva chiuso dentro?Mi veniva da svenire, la mia mente non riusciva a reagire chiaramente.
Cercai con lo sguardo una finestra e tutto quello che vidi fu una specie buco con delle sbarre. Sembrava di essere in un carcere.
Senza pensarci troppo mi diressi in quella direzione e con tanta fatica riuscii a trovare un po' di aria.
Non riuscivo ancora a respirare bene ma d'altronde cosa avrei dovuto fare? Non sarei neanche riuscito ad uscire da qui.
Cercai di non andare nel panico e dopo una buona mezz'oretta, mi alzai e decisi di continuare a pulire quella fogna.
Volevo solo scappare in quel momento e ritornare da Jimin. Non mi importava se ci avrei messo giorni, la mia famiglia era lui dopotutto.
Invece, sfortunatamente, da quel momento in poi ne avrei avuta un'altra e speravo con tutto il mio cuore che questo fosse solo un giorno delle pulizie.
Senza accorgermene sentii una porta cigolare per poi aprirsi, rivelando una figura rigida.
Avevo perso i sensi.
"Cosa ci fai li per terra signorino? Sono passate 4 ore e non hai fatto niente!"
Mi urlo senza pietà la mia matrigna.
La sua faccia era completamente nera dalla rabbia.Non avevo mai visto nessuno così arrabbiato nei miei interi 16 anni.
Il mio corpo iniziò a tremare tremendamente e non riuscivo nemmeno a muovermi.
La donna vide che non risposi, così con un passo veloce mi raggiungiunse e mi tirò uno schiaffo sulla guancia.
"Nessuno ti ha mai insegnato che le pulizie sono fondamentali se vuoi stare in una famiglia. Dovresti contribuire non credi?" sputò velenosa per poi prendere la scopa che avevo di fianco e iniziare a picchiarmi senza pietà.
Continuò dicendomi delle cattiverie ad ogni colpo di scopa e calci.
"Chi vorrebbe mai un figlio così?
Sei solo inutile a quanto pare." concluse per poi lanciare meschinamente la scopa.Si avviò per uscire dalla porta ma si fermò.
"Resterai qui tutta la notte e domani mattina voglio che sia tutto PULITO."
disse con un tono freddo e distaccato per poi uscire definitivamente.Non riuscivo a capire cosa avevo fatto di male, mi ero impegnato così tanto a pulire il pavimento e ho perso pure i sensi. Sono veramente inutile come ha detto?
Mi misi a piangere dalla stanchezza e confusione, feci per alzarmi ma sentii un dolore allucinante alla schiena.
Me la toccai per vedere se si era rotto qualcosa ma usciva solo sangue.
Anche dal naso me ne usciva tanto e questo non aiutava per niente, in più
la polvere che c'era sulla scopa era volata dappertutto e mi mancava ancora più aria di prima.Non potevo chiudere gli occhi, se non facevo nulla non sarei uscito neanche domani.
Aspettai un momento per riprendermi e poi, con molta fatica mi misi in piedi.
Feci un passo e mi iniziò a girare la testa subito dopo mi cedettero le gambe e caddi a terra in un pianto doloroso.Buio.
Mi svegliai improvvisamente col cuore che mi batteva a mille. Fuori dalla piccola finestra si poteva notare un buio pesto.
Che ore erano?
Decisi di concludere il mio "compito" e con tanto dolore pulii il wc.
Mi sentivo sporco e in delle brutte condizioni ma l'unica cosa che volevo in quel momento era solo uscire da quel piccolo spazio e bere almeno un po' di acqua.
Anche se non aveva cenato ormai gli era passata la fame.
Si rimise a terra e ricadde subito in un sonno profondo.
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From my window || taekook [in corso]
FanfictionJungkook a soli 4 anni dopo la morte dei suoi genitori, viene portato in un orfanotrofio nel quale ci resta fino a quando una severa famiglia lo adotta. Jungkook verrà maltrattato e usato da loro per anni e questo lo porterà a non provare più nient...