Un altro giorno, un altro sforzo di vita da parte di Jungkook.
Oggi avrebbe dovuto curare ancora Minjung ed era a corto di idee, doveva riuscire a non creare danni o poteva reputarsi morto.
Taehyung arrivò dopo qualche oretta. Suonò il campanello seguito dal corvino che gli apre.
Il maggiore senza dire una parola, ma guardandolo intensamente negli occhi, gli porse il piccolo in braccio.
"Dovrei tornare non molto tardi, Min mi raccomando comportati bene" disse il biondo con un tono impassibile per poi dirigersi altrove.
"Vieni dentro, ti ho preparato la merenda e tanti bei giochetti" disse il corvino cercando di essere più gentile possibile con il piccolo Minjung.
La signora Miller era uscita per fare compere e suo marito lavorava come sempre fino a tardi, quindi la casa era piuttosto silenziosa, se non fosse per le urla eccitate del bambino.
"Kookie kookie! Come facevi a sapere che le crepês sono le mie preferite?" disse il piccoletto raggiante con la bocca semipiena.
Kookie...?
Jungkook si bloccò.
Jimin era solito a chiamarlo in quel modo, le parole innocenti di quel bambino gli fecero creare un nodo in pancia e riempirlo di nostalgia immensa.
"Hai detto... Kookie?" chiese quasi in un sussurro.
"Si! Ti chiamerò così mi piace molto come nomignolo!" concluse il minore sorridente, addentando la crêpes.
Jungkook decise di non cadere emotivamente o lasciarsi trascinare dai suoi pensieri visto che stava andando tutto a gonfie vele, così prese il piatto del ragazzo lavandolo accuratamente per poi pulire per bene anche il tavolo.
Nel mentre aveva iniziato a cantare una melodia per tenere a bada il bambino prima che finisse di pulire.
La melodia in questione era l'unica canzone che per lui aveva un significato profondo. Quella che aveva sempre suonato con il piano all' orfanotrofio e che aveva provato a suonare anche a casa di Taehyung.
Il bambino, al contrario di quello che il corvino si sarebbe aspettato, rimase sorpreso dalla voce angelica e surreale del più grande.
Jungkook si girò e notò il più piccolo sbalordito dalla sua voce, così gli scappò una piccola risata genuina e reale.
"Andiamo a lavarci le manine?" chiese il più grande facendo una faccia buffa per convincere il minore per poi prenderlo in braccio e correre goffamente in bagno, provocando un enorme risata da parte del piccolo.
.
.Nel frattempo Taehyung aveva iniziato il suo turno di lavoro a un negozio di vinili, dove era solito lavorare dal momento in cui la musica per lui rappresentava tutto.
Dopo qualche oretta gli iniziò a squillare il telefono. Pensò subito che fosse sua zia, la quale era solita chiamarlo per vedere come stesse, però si sbagliò.
Era invece un numero privato il quale lo aveva già chiamato 3 volte.
Il biondo decise di rispondere anche se gli puzzava questa cosa.
"Pronto signore, la chiamiamo dal centro polizia, abbiamo bisogno di alcune informazioni riguardo alla chiamata di ieri sera"
Cazzo.
E ora che dico?Dalla reazione del corvino Taehyung non sapeva più se segnalare la situazione alla polizia fosse una buona idea... Avrebbe potuto in qualche modo aiutarlo lui senza metterlo nei casini ancora una volta.
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From my window || taekook [in corso]
ФанфикJungkook a soli 4 anni dopo la morte dei suoi genitori, viene portato in un orfanotrofio nel quale ci resta fino a quando una severa famiglia lo adotta. Jungkook verrà maltrattato e usato da loro per anni e questo lo porterà a non provare più nient...