Jungkook's pov
Dopo aver passato una giornata intera a piangere arrivò il momento che avrei desiderato di meno.
I miei nuovi "genitori" arrivarono e tutto quello a cui riuscivo a pensare era se un giorno avrei rivisto Jimin, mentre guardavo fuori dal finestrino in silenzio.
Mi sembrava tutto... Sbagliato.
Alla fine io stavo bene lì quindi non avevo bisogno di un'altra famiglia che neanche mi avevano rivolto la parola da quando mi fecero salire su questa macchina nera lussuosa.
Quando la macchina si fermò un brivido mi percorse tutta la schiena. E adesso?
Un maggiordomo mi aprii la portiera inchinandosi.
"Le do il benvenuto Signor Jungkook" disse con una voce modesta e chiara.
Ma che cazzo di posto è questo?
Pensai non appena alzai gli occhi dal maggiordomo. Davanti ai miei occhi avevo una sorta di palazzo a stile parigino con tanto di fiori e ricami.
Restai così tanto a guardare che non mi accorsi che mia "madre" (non sapevo come identificarla) mi chiamò con una voce squillante e fredda da far venire i brividi."Signorino, pensi di venire o stare lì a contare le pecore?"
Molto simpatica e gentile devo dire, iniziamo bene.
Commentai sottovoce per poi seguire la donna dentro la struttura.
Era ancora più bella da come appariva da fuori, mi sentivo in una corte reale.
Ovunque c'erano quadri di dipinti antichi e poltrone con molti ricami che ricordavano le rose, le pareti invece erano di color crema."Signor Jungkook, le mostro la sua stanza, prego mi segua" mi disse il maggiordomo di prima. Era tutto molto strano, i miei genitori adottivi non mi avevano ancora parlato, a parte la mia matrigna, ecco come potrei considerarla.
Arrivai nella mia stanza e rimasi stupito.
Non in modo positivo questa volta.La mia stanza sembrava quasi uno... Sgabuzzino?
Era piccolissima e forse l'unica cosa decente era il balcone.
Mi girai per chiedere informazioni al maggiordomo ma se ne era già andato.Si sarà sbagliato?
Pensai mentre posai le mie valigie sul letto. Ero molto confuso ma d'altronde era solo il primo giorno, avevo ancora tanto tempo per capire.
Passai tutto il pomeriggio a sistemare le valigie nell'armadio e a guardare il paesaggio dal balcone. Era stupendo. L'unica cosa bella della mia stanza.
All'ora di cena fui chiamato e scesi molto nervoso. Come mi sarei dovuto comportare?
Mi ritrovai davanti a una tavolata di cibo, non avevo visto mai così tanto cibo in vita mia.
Mi sedetti nel primo posto che mi capitò e aspettai i miei genitori adottivi.
Quando arrivarono non mi deganrono neanche di uno sguardo e iniziarono a mangiare.Ma si tratta così vostro "figlio" ??
Pensai molto sbalordito e iniziai subito dopo a mangiare. Era tutto molto buono che non mi controllai e iniziai a prendere tutto quello che avevo davanti e mangiare con la bocca aperta.
"Le buone maniere non te le hanno insegnate eh?!" disse la donna mettendo giù le posate e guardandomi con uno sguardo tagliente e severo.
"M-mi scusi tanto signora" dissi con una voce tremante e dispiaciuta.
"Avrà molto da imparare questo ragazzino... Chiamami signora Miller per piacere" sputò riprendendo a mangiare.
L'uomo, invece, si comportava quasi come se io non esistessi, quasi come se niente fosse appena successo adesso.
Quando finì di mangiare una donna delle pulizie ci prese i piatti e sparecchiò le rimanenti cose sul tavolone.
"Ora puoi anche andartene di sopra signorino" mi rivolse per la prima volta la parola il patrigno, che però non tralasciava nessuna emozione.
Quando arrivai in stanza chiusi gli occhi e decisi di non pensare più a niente e terminare quella brutta e strana giornata.
Sentivo la mancanza di casa sempre di più.Jungkook non si sarebbe mai aspettato cosa il giorno dopo gli sarebbe accaduto.
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From my window || taekook [in corso]
Fiksi PenggemarJungkook a soli 4 anni dopo la morte dei suoi genitori, viene portato in un orfanotrofio nel quale ci resta fino a quando una severa famiglia lo adotta. Jungkook verrà maltrattato e usato da loro per anni e questo lo porterà a non provare più nient...