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Il corvino si svegliò alla solita ora e scese al piano di sotto per fare la sua solita colazione inabbondante.

Spalmò la marmellata ai frutti di bosco sulla fetta biscottata integrale, per poi darle un morso e mangiarla tanto per stare in piedi tutta la mattina.

"I vicini di casa mi hanno chiesto se ci fosse qualcuno che faccia il babysitter al loro nipote, e io ho pensato subito a te"
parlò la sua matrigna con una faccia soddisfatta.

"Inizierai fin da stamattina a prenderti cura di questo bambino e non ammetto repliche!" concluse prima di uscire dalla cucina e ritornare a fare le sue solite cose.

Io?! Un babysitter?!

Jungkook li aveva sempre odiati i bambini, non li sopportava per niente.
Urlavano tutto il giorno, piangevano, erano troppo energetici e lui sicuramente non era la persona giusta per gestire un bambino. Ma d'altronde non poteva dire nulla e accettare questa decisione, la quale sembrava quasi peggio di quando se ne stava rinchiuso in uno sgabuzzino.

Aspettò una mezz'oretta e improvvisamente, come già accordato, il campanello suonò.

Jungkook si alzò per accogliere la futura bestia, aprii la porta rivelando il volto di Taehyung e subito dopo un viso più bambino nelle sue braccia.

Taehyung sorrise e porse il bambino nelle braccia di un Jungkook spaesato.

"Ti ringrazio molto per occuparti di questo monello" si rivolse al corvino e poi sorrise al bambino.

"Tornerò tra circa 3 orette, ma cercherò di fare più veloce possibile e tu fai il bravo mh" finii il biondo per poi sorridere un'ultima volta e voltarsi incamminandosi.

Il bambino fece per scendere e raggiungere suo zio ma Jungkook fu rapido a chiudere velocemente la porta d'ingresso.

"Che ne dici di conoscerci un pochino?" gli chiese il maggiore con una voce abbastanza gentile, ma forzata.

"NO! Voglio taetae!!" iniziò a piangere il bambino sbattendo i piedi a terra.

Jungkook non sapeva proprio cosa fare per calmarlo, non di era mai preso la responsabilità di occuparsi di un bambino.

Era immobile.

Quando ad un certo punto sentii dei passi abbastanza pesanti provenienti dalle scale.
Era la sua matrigna la quale non appena entrò in sala prese il bambino in braccio e guardò il corvino con uno sguardo che faceva contorcere gli organi.

"Ti avverto che se non sarai in grado di prenderti cura di un semplice bambino te la vedrai con me" alzò il tono della voce, guardando con severità il corvino, come se da un momento all'altro potesse entrare nella sua anima.

"Non la deluderò signora Miller" cercò di tirare fuori la voce al meglio per poi abbassare lo sguardo.

La matrigna lasciò il bambino a terra e se ne ritornò in cucina.

A Jungkook tremavano le mani, ogni cosa che avrebbe fatto sarebbe stata la conseguenza di una tragedia.

Così iniziò muoversi e ballare su un inesistente musica.

Si diresse verso il bambino e iniziò a muovere anche il culo goffamente, con l'intento di far ridere il bambino.

Quest ultimo confuso, fissò il maggiore muoversi in un modo ambiguo ed intinto  gli scappò una piccola risata.

Jungkook, afferrato il concetto prese a canticchiare una melodia sconosciuta, prendendo per mano il bambino e facendolo salire sulle sue spalle.

"Che bello!" urlò il bambino felice, saltellando su di esse.

Jungkook si sentì molto soddisfatto e per essere la prima volta con un bambino aveva grandi aspettative.

"Se vuole restare ancora sull'aereoplano deve dirmi il suo nome signore" esclamò spiritosamente stupendosi da se stesso.

Era da tanto tempo che non si lasciava andare, anche se leggermente.

"M-mi chiamo Minjung!" replicò entusiasta il piccolo sulle spalle del più grande.

"Afferrato capitano, ora dove desidera dirigersi?" chiese iniziando a divertirsi.

"Verso l'oceano!" urlò con tanta emozione continuando a saltellare.

"D'accordo, si prega di allacciare le cinture di sicurezza e si parte".

Jungkook lo porta verso il bagno e riempe la vasca per far si di creare un "oceano".

"Siamo dispiaciuti ma non potrà farsi un bagno capitano, non vogliamo che si ammali" disse il corvino accorgendosi che il bagno non lo poteva farglielo.

Minjung esitò un po' e fu sul punto di piangere, il maggiore evitando di non farlo piangere gli schizzò un po' di acqua.

"In arrivo tante onde, attenzione agli schizzi" parlò quest' ultimo. cercando in tutti i modi di far divertire il bambino.

Dopo 3 orette abbondanti, il biondo
suonò il campanello e Jungkook finalmente potette stare senza una responsabilità enorme e soprattutto con una bestia di satana.

"Grazie tanto per averlo tenuto con pazienza, domani passerò più o meno alla stessa ora e la mancia la consegnerò verso la fine della settimana".

Tae ringrazia un' ultima volta e sorride al corvino con un sorriso a 32 denti, per poi parlare entusiasmente al nipote.

Però cazzo se è bello quel biondo

Pensò Jungkook prima di osservare i due e chiudere la porta d'ingresso.

Non appena fece due passi, altri stonarono i suoi.

" Non mi sembra che tu abbia fatto una cosa giusta oggi, non è così?" preparò la voce prima di ulrare:

"Ti sembra normale che un babysitter porti un bambino in bagno? Tra così tante cose, proprio il bagno?" urlò addosso al corvino, mentre quest'ultimo cercò di rivedere tutto quello che aveva fatto nelle ore precedenti.

Ma i suoi pensieri vennero interrotti dalla sua matrigna che lo prese per i capelli e si diresse come al solito verso gli sgabuzzini.

Jungkook non capendo, ma ormai più che abituato, supportò tutte le bastonate che gli arrivarono nelle zone più sensibili.

Rimase semplicemente in silenzio e aspettò il momento giusto per chiudere gli occhi.

Anche domani avrebbe dovuto tenere il bambino, e avrebbe rivisto quella faccia solare che gli rovinava l'udito il suo umore.

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From my window || taekook [in corso]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora