Capitolo 11

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Dicembre 2022

Fu un mese in cui non andai più a scuola per un bel po'.
Presi una polmonite, fatto sta che passai Natale in pronto soccorso per la febbre troppo alta.

Prima di stare male però, ricevetti quel messaggio che aspettavo da tanto.

Micheal mi scrisse per chiedermi come stavo.
Io ovviamente ero arrabbiato, ma come ben sai, lo amavo, ed era più forte di me.
Dopo un po' di giorni ricominciammo a parlare come prima, facemmo anche un uscita con Angelica, ma sentivo che le cose non erano più come prima.

Gennaio 2023

Rientrai a scuola dopo tre settimane di assenza e Fu bello rivedere tutti i miei amici.
Io e Micheal ci sentivamo ogni giorno, tutto era tornato come prima, finché un giorno lui mi raccontò di un'altra cosa che fece, vantandosene di nuovo.
Io non potevo crederci.
Non potevo credere che stava facendo la stessa e identica cosa che aveva fatto ad Ottobre.
Mi arrabbiai di nuovo e gli chiesi che cosa avesse imparato in quei due mesi in cui non ci eravamo più visti e sentiti, ma la risposta la sapevo già. Non aveva imparato niente.
Non dissi ancora nulla ai miei genitori perché sapevo che se avessi detto qualcosa, loro mi avrebbero vietato di vederlo, e io non volevo.

Io e Micheal non ci parlammo più per altre due settimane, ma siccome a me mancava tanto, gli scrissi per chiedergli di uscire.

So che ora tu mi starai dando dello stupido, ma non puoi immaginare quanto io amassi quel ragazzo.

Uscimmo insieme e ci divertimmo.
Poi andammo a sdraiarci in un campetto dietro a un parco, e li cominciammo a parlare.

"Micheal, ti posso fare una domanda?"

"Si"

"Perché fai ancora tutte quelle cose? "

"Non lo so nemmeno io, so che mi prenderai per bugiardo, ma ti giuro che sto cercando di smettere. "

"Stai cercando di smettere facendo cosa? Raccontandomi delle cazzate che fai in giro vantandotene anche? Non credo che questo sia il modo di smettere"

"Lo so, e ti chiedo scusa, ma io te lo sto promettendo"

"Micheal, sai che se i miei genitori dovessero scoprire quello che fai in giro mi vieterebbero di vederti? "

"... "

Rimanemmo entrambi in silenzio dopo quella mia frase, perché entrambi non volevamo che le cose tra noi peggiorassero di nuovo.

"E tu lo faresti? " Mi chiese lui.

"Farei che cosa? "

"Saresti capace di non vedermi mai più? Di porre fine a questa bellissima amicizia? "

"Non lo so Micheal. Sai anche tu che a me dispiacerebbe molto porre fine a questa amicizia, sai quanto tu sia importante per me e sai anche che io non riesco a starti lontano perché ti voglio troppo bene"

Bene... Certo...Quanto avrei voluto baciarlo e avergli detto "perché io ti amo troppo" E non continuare a fingere.

"Tu credi che i tuoi scopriranno tutto?"

"Si... Prima o poi si, ed è per questo che ti sto implorando di smetterla di fare queste cazzate"

Continuammo a parlare per un bel po' di tempo, poi dovetti tornare a casa, perciò decise di accompagnarmi.

"Bhe tutto sommato è stata una bella giornata no? " Mi disse lui.

"Si, le giornate con te sono sempre belle"

Una volta arrivati davanti alla porta di casa mia mi chiese:

"Posso abbracciarti? "

"Ma si, certo che puoi"

Ci abbracciammo.
Fu uno di quei abbracci lunghi, tristi, come se stavamo per dirci addio.

"Beh allora ci sentiamo"

"Si, ciao Micheal"

"Ciao"

Rientrai a casa e andai in camera mia.
Dopo un po' di giorni arrivò quel momento che speravo non sarebbe mai arrivato.
Mia madre scoprì tutto, e come pensavo, mi vietò di vederlo.

Scrissi subito a Micheal riguardo ciò, e dopo un lungo discorso arrivammo ad una conclusione.

"Ale, forse è meglio se ci prendiamo una pausa, così che ognuno si possa schiarire meglio le idee, magari tua mamma un giorno potrà anche cambiare idea"

"Si, forse hai ragione, sarà meglio per tutti e due. "

Dopo questi messaggi non ci sentimmo più per molto tempo.

Quando ci incontravamo per i corridoi a scuola, l'unica parola che usciva dalla nostra bocca era un misero e freddo "ciao"

Cominciai a stare molto male.
Raccontai questa storia ai miei amici perché avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno, ma naturalmente parlai di Micheal come un'amico, e non dissi che ero innamorato di lui e cose del genere.

Apprezzai molto i consigli che i miei amici mi dettero, ma sostanzialmente non servivano a niente, perché il  vero problema era che i miei genitori  non volevano più che avessi nulla a che fare con Micheal.

Ogni sguardo che ci davamo quando ci incontravamo per i corridoi era uno sguardo di tristezza, perché probabilmente sapevamo entrambi che le cose tra noi non si sarebbero più sistemate, che anche se avessimo ricominciato a parlare ci sarebbe stato sempre qualcosa che avrebbe fatto in modo di dividerci.

Non c'è cosa più brutta nel dividersi forzatamente dalla persona che ami.
Tutti i ricordi, i bei momenti e le emozioni devono svanire per forza.

Se si ama una persona, si fa di tutto per riaverla indietro, e infatti è quello che feci io.
Cominciai a scrivergli di nascosto, e sapevo che stavo sbagliando, sapevo che stavo tradendo la fiducia dei miei genitori, e mi sentivo enormemente in colpa per questo.
Ma l'amore che provavo per quel ragazzo era tanto, troppo.
Non riuscivo a stare lontano da lui.

Tu che avresti fatto al mio posto?
Avresti ascoltato i tuoi genitori?
O seguito la persona che ti faceva stare bene veramente?

Il bello della vita è che alcune volte bisogna astenersi dalle regole e dai divieti.

La gente può provare a capire come stiamo o che cosa proviamo, ma solamente noi lo sappiamo.

Solo noi sappiamo tutte le nostre emozioni, solo noi sappiamo tutte le insicurezze che abbiamo, e solo noi sappiamo quello che ci fa stare bene realmente.

Il fatto che Micheal, nonostante tutti i divieti, continuava a tornare nella mia vita era un segno.

Ma la domanda che invadeva la mia testa da giorni era solo una.

Che cosa dovevo fare realmente?

Lasciare Micheal per sempre o continuare a corrergli dietro?

Per uno come me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora