Capitolo 10

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Caro lettore.
Sai cos'è secondo me la cosa più difficile da fare?
Prendere delle decisioni.
Se ti ricordi avevo già parlato di questo argomento qualche capitolo fa...

Il fulcro di questo capitolo sarà infatti una decisione che ho dovuto prendere per il mio bene, anche se in realtà non avrei mai voluto prenderla.

Ottobre 2022

Hai presente quando hai la verità davanti agli occhi ma continui a non accettarla?
Era esattamente quello che stavo provando io.

Venni a scoprire che Micheal faceva delle cose diciamo... Non opportune. Cerca di capirmi...
Quelle cose a me non piacevano, e non piacevano specialmente ai miei genitori, ma a loro inizialmente non dissi niente per non spaventarli o cose del genere.

Beh, cercai di parlare a Micheal in chiamata, ma non dicendogli direttamente che avevo scoperto ciò che faceva. Gli facevo qualche domanda, ma mai niente di diretto.

La cosa che mi fece arrabbiare fu che lui un giorno mi raccontò di una cosa che fece (ovviamente non bella) e se ne vantò.

Decisi di non scrivergli più per qualche giorno.

Raccontai a Nayeli il tutto, e insieme arrivammo ad una conclusione.

Dovevo parlare con Micheal faccia a faccia e senza filtri.

Una sera presi il telefono e gli scrissi.

"Ei"

"Ei"

"Domani ci sei a scuola? "

"Credo di si"

"Bene, dobbiamo parlare"

"D'accordo, ma di cosa? "

"Tu non ti preoccupare, vedrai domani "

Il giorno dopo, finite le lezioni, io e Nayeli ci incontrammo con lui per parlare della situazione.

"Allora? Che cosa devi dirmi? "

"Non so, prova a indovinare"

"Non ne ho idea"

"Diciamo che riguarda te"

"Me? "

"Si... Te"

"E che cosa ho fatto? "

"Ah beh, questo credo che tu lo sappia"

Lui capì che mi stavo riferendo a quello che faceva.
Facemmo una discussione.
Lui disse che la vita era sua e che quindi poteva fare quello che voleva.
Io cercai di farlo ragionare, dicendogli che il suo modo di pensare non era corretto, e che se avesse continuato a pensarla in quel modo, sarebbe andato nei guai seri più avanti.
Lui continuò a ripetermi che la vita era sua, che prima o poi avrebbe smesso ma che doveva terminare ciò che aveva iniziato.

Io non sono voluto entrare nei particolari, quindi gli feci una semplice domanda

"Micheal tu ci tieni a me? "

"Si"

"Bene, e allora dimostralo"

"Facendo cosa "

"Smetti di fare quelle cose"

Lui rimase zitto

"Ti avverto, se continuerai a fare le cose che fai, tu mi hai perso. Sappilo" Gli dissi io.

"Ci devo pensare"

Appena disse quella frase io non volevo crederci.
Davvero quello che era il mio "migliore amico" e che era anche la persona che amavo di più, stava scegliendo una cosa che lo avrebbe rovinato, a me?

"Bene, allora prenditi del tempo per pensare, ma non credere che quando prenderai la tua decisione io ci sia"

Quelle parole uscirono dalla mia bocca di impulso. Non volevo dirle, ma non riuscii a controllarmi.

Ci salutammo e da li, non lo sentii più per molte settimane.

Qualche settimana dopo...

Presi molta più confidenza con i miei amici.
Io e Micheal, non ci sentivamo più da ormai 3 settimane.
Mi presi una cotta per Martina, ma era una di quelle passeggere, perché comunque il mio cuore era sempre e solo indirizzato verso una persona.

Cominciai a raccontare ai miei nuovi amici cose mie molto private, ma non raccontai la storia della mia bisessualità, non ero ancora pronto.
Eppure, io sapevo che di loro potevo fidarmi, ma più che dire a loro di essere bisessuale, dovevo accettarlo io.

Credimi, il processo di accettazione è quello più difficile.
Credi che tutti ce l'abbiano con te,
Hai paura degli sguardi degli altri,
Hai paura anche del tuo comportamento, specialmente in una generazione come la nostra.

Una cosa che ho imparato è che la gente avrà da dire su di te per ogni singolo "difetto" che hai.

Sei omosessuale? Cominceranno a dirti che segui il gregge, che ormai va di moda, e tutti gli insulti che ormai sappiamo.

Non hai vestiti firmati? Cominceranno a dirti che sei un poveraccio, che NON segui la moda.

Non hai ancora perso la verginità a 14/15 anni? Cominceranno a darti la nomina dello "sfigato verginello"

Qualunque cosa farai, la gente riuscirà sempre a trovare qualcosa per insultarti o sminuirti.
Ma la vita non gira intorno a loro.

E ora mi riferisco a te che stai leggendo...

Tu sei libero di amare chi vuoi, di vestirti come vuoi, di comportarti come vuoi.
Devi essere libero di ESSERE TE STESSO.

È assurdo fare questo discorso non trovi?
Ma purtroppo questa è la realtà.

Una realtà che molti di noi non vogliono accettare.
E sai che cosa io non riuscivo proprio ad accettare?
Il fatto che Micheal avesse rimpiazzato me con una cosa che lo stava rovinando.

Ero tanto, tanto arrabbiato, ma mi mancava.

Allontanare la persona che ami è una cosa bruttissima.
L'istinto di prendere il telefono e scrivergli era ogni giorno sempre più alta, ma non lo feci.
Forse per orgoglio? Per paura?
Non lo sapevo nemmeno io.
Ma l'unica cosa che sapevo era che mi mancava.
Mi mancava tanto.

Per uno come me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora