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La malinconia è difficile da definire, in molti la definiscono un bene altri un male, non è davvero un sentimento negativo, ci fa capire come stanno le cose e che purtroppo non si torna in dietro.

È ufficialmente iniziato l'anno nuovo, ciò significa che in molti si propongono dei buoni propositi, lo sempre trovata una cosa molto decisa ma difficile da mantenere.

Oggi era un nuovo giorno di allenamento, andai in cucina per mangiare qualcosa prima di svegliare gli altri ma notai che Rachel era già in piedi a cucinare qualcosa.

"Buongiorno Dick" Mi salutò lei.

Le sorrisi gentilmente, era molto presto probabilmente aveva avuto di nuovo quegli incubi terribili.

"Buongiorno, hai avuto ancora problemi a dormire?" Le domandai preoccupato, nel corso di quei ultimi due anni mi ero davvero legato a lei, era diventata importante per me solo perché il mio lavoro quado ero Robin era quello di proteggere le persone, ma poi è cambiato tutto, lei è cresciuta insieme al mio affetto per lei, era come una sorella minore e vederla in quello stato mi preoccupava da morire.

Lei restò in silenzio si guardò intorno poi si alzò leggermente la maglia del pigiama, aveva dei tagli profondi nella pelle, mi alzai di scatto preoccupato e la aiutai a disinfettare tutto son un kit nel cassetto.

Non c'erano parole, sapevo che aveva bisogno di qualcuno che le disse che sarebbe andato tutto bene, ma non sapevo cosa fare, non volevo spaventarla.

"Non avevi detto che aveva smesso?" Le domandai.

"Ha ripreso da ieri" Mi rispose fredda.

La guardai negli occhi, aveva paura, la abbracciai cercando di farla calmare.

"So che pensi che forse e dato dallo scontro di tuo padre, ma ti prometto che studieremo questa cosa insieme non devi reprimerla ma bensì controllarla per usufruirne in futuro."

Mi sorrise e poi ripresimo a mangiare, due dormiglioni ci raggiunsero poco dopo.

"Dov'è Rose?" Domandai.

Ci fu qualche minuto di silenzio.

"Sta ancora male per ieri" Rispose Gar, mentre Jason annuiva mangiando dei cereali.

"Mangiate tra poco inizia l'allenamento cambiatevi quando finite" Ordinai prima di dirigermi verso la camera di Rose.

Mi avvicinai a lei, stava ancora dormendo, ne approfittai per aggiungere degli antidolorifici nella flebo, poi mi sedetti accanto a lei e aprì gli occhi.

"Ti fa tanto male?" Le domandai.

Pochi giorni prima affrontammo suo padre, lei e Rachel ebbero un confronto e da li Rose ha dovuto starsene a letto, mi dispiaceva vederla così sapevo che odiava stare ferma.

"Molto meno rispetto a ieri" Rispose con la voce ancora impastata dal sonno.

"Ti va di unirti a noi oggi, le tue braccia sono ancora deboli ma possiamo allenare le gambe se ti va" Le proposi e lei sorrise.

"Datemi una decina di minuti e vi raggiungo" Ripose.

Raggiunsi gli altri che si trovavano già in palestra, gli spiegai l'allenamento del giorno, poco dopo ci raggiunse Rose e le spiegai il suo allenamento.

"Rachel guardati le spalle quando ti abbassi" Suggerì.

"Jason piano o ammazzerai qualcuno"

Continuai così per un paio di ore poi dissi alla squadra di andare a lavarsi prima di pranzo.

Mentre loro si lavarono io andai a cucinare qualcosa e intanto accesi la televisione, il telegiornale stava annunciando un gusto in una centrale elettrica nella città vicina tre giorni fa poi Jason arrivò e aumentò il volume.

"Ci chiamavano ragazzini" [Jason X Rader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora