I genitori sono due persone che ti accompagnano durante la tua vita che ti danno consigli e stanno al tuo fianco per supportare le tue scelte, i genitori si congratulano con te quando ti diplomi, i genitori ti insegnano a camminare, ti insegnano a mangiare, ti fanno il bagno, ti puliscono le mutande quando sei piccolo, i genitori sono due persone rappresentate da una donna e da un uomo, due persone che ti hanno dato alla luce, ci sono casi in cui i due si separano, casi in cui ti abbandonano, in cui uno di loro muore,ma indipendentemente dalla causa perché loro non possono magari essere genitori biologici o magari avere due genitori omosessuali o addirittura non avere i propri genitori a volte li odi, ho passato l'intera esistenza a credere che dovessi fare di tutto per soddisfare le scelte dei miei genitori, ogni volta che magari le persone più specificamente i figli magari degli adolescenti che tornano da scuola stanchi e vorrebbero solamente il supporto dei loro genitori non lo ricevono, li guardiamo negli occhi e ci chiediamo "cosa ha fatto di sbagliato?" Riflettiamo giorno e notte cos'è che non non abbiamo fatto? Cosa avremmo potuto fare per migliorare? Che cosa manca per arrivare a una semplice frase "sono fiero di te "indipendentemente dalla tua carriera, dai tuoi studi, dai tuoi voti loro non saranno mai fieri di te.
Quella sensazione, quella orrenda sensazione di quando siamo a casa di un amico, e i loro genitori sono così accoglienti, così gentili, semplicemente fanno un ruolo da genitore, e improvvisamente tutto silenzioso , un silenzio assordante, guardiamo quella donna o quell'uomo abbracciare il figlio dirgli di quanto fossero fieri di lui e noi continuiamo a domandarci che cosa avessimo sbagliato, ci sono volte in cui magari nella libreria della scuola troviamo un libro, un libro scritto da una persona che sa come ci sentiamo, decidiamo di leggerlo, ma ognuno situa situazioni diverse e la maggior parte delle volte non ci capiscono, gli adulti soprattutto in oste genitori, non capiscono che noi siamo delle piccole persone in grado di imparare molto velocemente, se ci dessero la possibilità di magari viaggiare in ogni paese per 10 o 15 anni potremmo imparare molteplici lingue perché la nostra mente è ancora fresca la nostra mente è ancora in grado di imparare e di conoscere, siamo il futuro di questa società, ci stanno distruggendo fin dall'inizio dove credono di arrivare? credono che senso di noi porteremo avanti questa società? Non hanno ancora capito che senza di noi il mondo non andrà avanti che se improvvisamente tutti quanti smettessimo di fare quello che stiamo facendo moriremo, ci danno la colpa ci buttano un mondo addosso ci mettono un insieme di responsabilità, ansia, tristezza, pressione e credono che sia colpa nostra ma sono loro che hanno distrutto con le loro mani questo pianeta facendoci vivere in un mondo di merda, in un mondo che semplicemente l'aria può ucciderci i polmoni, di malattie che non sono state in grado di curare, che per colpa loro se ci venisse un cancro non potremmo mai curarlo, credo che le loro parole ci aiutano a rincuorare il nostro dolore, ma non hanno ancora capito che sono loro collo causano.
Sospirai, mi guardai attorno, ero circondata da una famiglia, un insieme di persone che si amano, che si rispettano, che si supportano , in 17 anni dalla mia esistenza non ho mai provato una quiete simile, la libertà di esprimermi, la libertà di fare quello che mi pare, la libertà di parlare di quello che mi pare, con loro sapevo che potevo andare al college che potevo rincorrere i miei sogni, sorrisi e guardai le persone che mi circondavano felici ognuno di loro vestito con colori diversi, con uno stile diverso, vestiti comprati da loro che hanno scelto loro, Jason mise la mano mano e mi sorride, Dick era diventato ufficialmente mio padre l'ho guardai con ammirazione mentre diede un piccolo bacio sulla fronte a Kory, erano molto carini e speravo vivamente che la loro storia sarebbe durata, una cosa l'ho imparata di sicuro, che se ami ami qualcuno profitta di ogni istante perché non si torna indietro, mia madre è morta amando mio padre più di ogni altra cosa al mondo, è andata contro la sua famiglia, contro i suoi amici, contro i suoi principi e per cosa? Mi ha lasciato nelle mani di un uomo pericoloso un uomo facile da manipolare non lo definirei neanche un uomo, ma lei so che si è goduta ogni istante perché lei sapeva che sarebbe successo, sospirare non era la fine del mondo avevo una famiglia al mio fianco degli amici e uno splendido fidanzato, ci trovavamo in un parco e non un parco qualunque, il famoso Central Park di New York, Dick ci porto lì ci mostro delle università perché voleva darci la possibilità di imparare e affrontare il mondo, non aveva paura per noi perché sapeva che potevamo difenderci, giravamo New York per ore ore mi ero completamente innamorata di quella città, di qui grandi e luminosi palazzi alti che toccavano il cielo, il sole che tramontava rifletteva i suoi raggi rosa sull'immense vetrate di quei grandi grattacieli, ero molto legata a San Francisco e Los Angeles, la California mi aveva accolta dalle prime volte in quelle nuotate nell'oceano, la California era come una terapia per me, ma lo stesso tempo mi ricordava così tanti momenti orribili, mi ricordava i traumi che avevo vissuto e che avevo affrontato, guarda New York da un'altra prospettiva, presi la mano Jason e lo guardai negli occhi dopodiché guardavamo la città quei palazzi sembravano non avere una cima, così alti e così belli, New York era il mio nuovo inizio, la mia nuova storia, la mia nuova vita.
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"Ci chiamavano ragazzini" [Jason X Rader]
FanfictionLaila Garcia è una ragazza di 17 anni che vive a Los Angeles, è una ragazza benestante che vive con il padre e la matrigna, fa la modella, la madre morì quando era piccola e da lì la sua vita non fu semplice. Una sera tempestosa scappò di casa dopo...