Passarono circa due mesi da quando conobbi Ivan, mi faceva star bene. Con lui parlavo di tutto e tutti, mi sentivo al sicuro. Ero veramente felice di averlo come amico, ma allo stesso momento non volevo essere un suo amico. Volevo baciarlo, cazzo se lo volevo baciare. Volevo tenermelo stretto. Volevo che fosse soltanto mio e che io fossi soltanto suo.
Non facevo più video con i wgf, ammetto che mi dispiaceva un poʼ, ma se volevo stare con Ivan dovevo dedicargli tutto il mio tempo, e così facevo.
Arrivarono le vacanze di natale, e ricordo che quel giorno Ivan mi invitò a casa sua. Mi iniziai a preparare due ore prima, volevo essere bello solo per lui. Mi vestii nel modo più carino possibile e poi, arrivato il momento, andai a casa sua. Sulla strada pensai molto e mi decisi a parlare con Ivan dei miei sentimenti. Bussai alla porta e dopo pochi minuti essa si aprì.
<<Oh, Giorgio, ciao come stai?>> Era la madre di Ivan.
<<Salve signora, sto bene grazie... lei come sta?>> Le sorrisi.
<<Benissimo.. Entra pure.>> La signora mi fece entrare, mi fece accomodare sul divano e poi continuò: <<Ivan è in doccia, quindi perderà un poʼ.>>
<<Va bene, non si preoccupi.>> E proprio in quel momento, eccolo lì. Ivan appena uscito dalla doccia con i capelli ancora bagnati e il petto in bella mostra. Arrossii di brutto, lui mi sorrise.
<<Ciao Giorgio, non pensavo fossi già qui.>>
<<Eheh.. invece...>> Il ragazzo prese una felpa che stava appoggiata sul tavolo e poi tornò in bagno. Passarono altri cinque minuti e poi eccolo di nuovo.
<<Vieni Giorgio, andiamo in camera mia.>> Annuii velocemente, poi mi alzai e mi diressi verso camera di Ivan con lui che mi seguiva.
<<Ciao comunque eh.>> gli dissi ridacchiando.
<<Ciao nanetto.>> Mi sorrise e mi fece pat pat sulla testa.
<<Oddio quando la smetterai di chiamarmi nanetto? sono alto 1.65.>> Gli dissi roteando gli occhi.
<<Appunto, io sono alto 1.70, quindi rispetto a me sei un nanetto.>> Mi rispose continuando a sorridermi.
<<Gne gne.. vabbé che vuoi fare? >>
<<Ah boh.. vuoi uscire? o stiamo qua?>>
<<Si.. uhm.. stiamo qui? Boh ci guardiamo un film o giochiamo a qualcosa.>>
<<Guardiamo Heartstopper?>> Continuava a guardarmi sorridendo, quanto amavo quel sorriso. Avrei passato ore a guardarlo sorridere. Non gli risposi, ero troppo impegnato a perdermi nei suoi occhi.
<<Giorgio?>> Mi passò una mano davanti agli occhi.
<<AH? EH? cosa?>>
<<Guardiamo Heartstopper?>> annuii e ci sedemmo sul suo letto.
Guardare Heartstopper con il tipo che ti piace è la cosa più imbarazzante al mondo. Immaginatevi essere gay e dover guardare due gay baciarsi e fare cose carine, mentre si ha accanto il ragazzo che si ama. Fatto sta che mentre guardavo la serie immaginavo di essere al posto di charlie, che nick fosse Ivan, e che insieme facevamo ciò che facevano i protagonisti; e mentre immaginavo non mi accorsì di star pian piano arrossendo, ma Ivan se né accorse.
<<Giorgio? tutt'ok?>
<<mh?>>
<<Sembri un pomodoro.>>
<<AH.. uhm.. È Kit Connor a farmi quest'effetto eheh...>> Gli risposi completamente imbarazzato.
<<Beh ammetto che è un gran figo.>> Mi fermai un attimo a fissarlo. Ivan non mi aveva mai parlato della sua sessualità ed io diedi sempre per scontato fosse etero, ma quella frase mi aprì un mondo. Da un lato pensai che stavo viaggiando troppo con l'immaginazione, cioè neanche gli etero resistono a Kit, ma dall'altro lato si era acceso un barlume di speranza. Da quel che sapevo su di lui, Ivan avrebbe potuto benissimo essere parte della comunità Lgbt... Forse avrebbe anche potuto ricambiare i miei sentimenti.
Stesi ore ed ore a pensarci. Fin quando venne il momento di tornare a casa.
Ivan mi accompagnò alla porta, sul suo viso si stampò quel magnifico sorriso di cui mi ero follemente innamorato, stava per salutarmi ma io presi parola.
<<Ivan prima di andare vorrei dirti una cosa...>> Dissi cercando di non farmi prendere dal panico.
<<Dimmi tutto!>> Mi rispose continuando a sorridere. Quel sorriso che avrebbe dovuto calmarmi mi mise ancora più ansia. Se non mi avesse ricambiato quel sorriso non l'avrei mai più rivisto.
<<Uhm... È complicato...>>
<<Oi Giorgio, tutt'ok?>> Mi domandò, sembrava davvero preoccupato per me.
<<No... Vedi... Ivan.. Io.. cioè.. Tu... Tu mi piaci Ivan.>> Glielo dissi con sguardo basso, avevo paura della sua reazione.
<<Giorgio...>> Mi sollevò il viso e fece un sorriso che mi tranquillizzò da tutte quelle ansie. <<Anche tu mi piaci Giorgio.>> Continuò.