I giorni passavano ed io non facevo altro che pensare ad Alex. Quel "ti amo" aveva acceso in me un qualcosa. Ero più felice nonostante la situazione di merda in cui mi trovassi. Allo stesso tempo però ero abbastanza triste, dopo quel messaggio Alex non mi aveva più scritto. Entrare su WhatsApp sperando in un messaggio era ormai diventata una droga.
Quel messaggio mi aveva mandato in tilt il cervello ed esso non pensava più a nulla se non ad Alex. Volevo solo dirgli che lo amavo anch'io ma ero troppo spaventato da ciò che mi sarebbe potuto accadere dopo. Ero ormai il burattino di Ivan, lui sfogava ogni sua voglia su di me, un poʼ come se fossi la sua piccola Yolandi. Mi sbatteva contro il muro e mi faceva stare zitto con la forza dei suoi schiaffi. Gli dicevo di andare piano e lui andava più forte e appena finito mi lasciava accasciato a terra esanime, col respiro irregolare e i lividi che ricoprivano la maggior parte del mio corpo.
Era un sabato mattina. Ivan entrò nella camera, aveva gli occhi rossi e una macchia di rossetto sulla guancia. Avevo paura volesse farmi qualcosa ma si limitò a stendersi di fianco a me con il telefono tra le mani. Non si degnò di lanciarmi uno sguardo. Cercai di sbirciare il suo telefono ma si voltò verso di me lanciandomi un'occhiataccia.
<<Cazzo fai?>> Mi chiese con una voce strana.
<<Io... Nulla...>> Dissi allontanandomi un poʼ. Mi prese dalla maglietta, mi fece avvicinare a sé e mi baciò. Chiusi gli occhi immaginando Alex. Sperando di trovare lui davanti a me appena avessi riaperto gli occhi, ma appena Ivan si staccò tornai alla realtà.
<<Con... Con chi stavi parlando?>> Chiesi abbastanza impaurito.
<<Giorgio fatti i cazzi tuoi.>> Mi disse con un tono che era un miscuglio tra incazzato e calmo. Ivan era strano, sembrava fatto. Anzi... Lo era.~~~~~~~
angolo autore
scusatemi per il breve capitolo ma prometto di farmi perdonare😭😭🫶🫶